Anche se dal tempo non si direbbe l’estate è vicina e così anche i week end in cui ci si sposta verso località di mare o montagna. L’occasione buona per passare una giornata all’aperto con i propri amici a quattro zampe, i cani e perché no? Anche con i più casalinghi gattoni. Noi di Tutto Zampe abbiamo più volte affrontato il discorso della guida sicura con cani, gatti ed altri animali a bordo, ma non ci stancheremo mai di tornare a rilevarne certi aspetti fondamentali. Cogliamo così l’occasione suggerendovi il decalogo del buon automobilista che ha a che fare con micio e fido a bordo o incontrati feriti sulla strada (aspetto questo purtroppo non infrequente).
La stesura del documento è ad opera dell’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) che si è avvalsa della consulenza del suo servizio legale e veterinario.
- Occorre tenere Fido sempre nello spazio posteriore dell’autovettura secondo le norme prescritte dal codice della strada (con rete divisoria ad esempio).
- Importante fermarsi più volte lungo il percorso per permettere all‘animale di passeggiare e fare i suoi bisognini, oltre che rifocillarsi e bere se fa molto caldo (almeno ogni due ore). Chiaramente è importante fornirsi precedentemente di tutto il necessaire, dai sacchetti e guanti per la raccolta delle deiezioni alla ciotola per l’acqua e qualche biscottino, oltre che del guinzaglio.
- Il rispetto delle regole stradali è fondamentale in viaggio, ma se si ha un animale a bordo è particolarmente importante guidare con prudenza, evitando di superare i limiti di velocità e fare frenate brusche, che potrebbero agitare il cane (o altro pet) o farlo ferire.
- Quando a bordo c’è un gatto invece è necessario mantenerlo nel suo apposito trasportino, dietro i passeggeri nello spazio posteriori o al fianco di questi sul sedile.
- Anche per i gatti è importante il necessaire: lettiera in primis se il viaggio è lungo, ma anche crocchette ed acqua da bere.
- Se per sventura invece si investe un animale durante il tragitto in auto o lo si rinviene ferito ai bordi della strada, è importante come prima cosa fermarsi per assicurarsi delle sue condizioni effettive.
- In seconda battuta se l’animale ferito non si può muovere da solo, va contattata la polizia stradale se ci si trova sull’autostrada, mentre se si sta percorrendo una strada comunale o altro va contattata la asl locale e/o i carabinieri. Questa è la fase più complessa: non è detto che qualcuno vi risponda al telefono (alle asl), ma soprattutto è probabile che non venga confermato l’intervento. L’AIDAA in questi casi suggerisce di chiamare il 118 e farsi passare il veterinario di turno alla ASL ed in caso di non intervento di minacciare una denuncia per omissione di atti di ufficio. Un animale ferito va curato, è un dovere civile, ma se questo non bastasse, va ricordato che gli animali liberi sulle strade sono un pericolo per gli automobilisti: se sono zoppicanti o storditi o indeboliti da un trauma, lo sono ancora di più.
- Se nonostante le minacce ed i tentativi non arriva nessuno è importante portare l’animale dal veterinario più vicino. Le spese vanno anticipate, per poi farsi fatturare e presentare il conto al comune o alla ASL per il rimborso, allegando alla documentazione di richiesta una lettera in cui si descrive l’accaduto.
- Non è vero che chi trova un animale ferito ne diventa automaticamente il custode e quindi è soggetto al pagamento delle spesa: ne è solo custode temporaneo, ma i responsabili dei randagi o animali vaganti sono i comuni (nella figura dei sindaci).
- La responsabilità della pubblica amministrazione si estende anche ai danni provocati dall’animale vagante (ad esempio sull’autovettura incidentata) a patto che non si identifichi il proprietario di questo.
Cari amici di Tutto Zampe, siamo consapevoli che il punto 8 ed il punto 9 sono molto ostici: nel senso che seppure le leggi esistono le stesse amministrazioni locali tendono a non applicarle o a non farlo con la dovuta celerità e semplicità burocratica, ma essere un buon automobilista e rispettare gli animali significa anche questo, combattere per un po di civiltà in più dando il buon esempio. Che dite?
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Foto: Thinkstock
Fonte AIDAA