Richiesta di consulto veterinario su dermatite atopica nel cane
Salve, vi contatto per avere gentilmente un consiglio. Ho una cucciola di staffordshire bull terrier di quasi 5 mesi, a cui è stata diagnosticata una dermatite atopica. La veterinaria a cui mi sono affidata mi ha prescritto un antistaminico, vetsolone compresse 5mg, (1/2 compressa x 5 giorni, poi 1/4 compressa per altri 5 giorni), e un bagno a settimana con shampoo Redoderm. La veterinaria mi consigliava pure di cambiare crocchette (Eukanuba puppy medium, con le quali è stata svezzata). ……
…...Ho seguito alla lettera i consigli della veterinaria. Ho fatto i lavaggi, dato le compresse, e cambiato crocchette, scegliendo in alternativa ACANA puppy medium (ho scelto queste su una lista fatta dalla veterinaria). Volevo specificare, rispetto all’alimentazione, che quando siamo a tavola, le capita di ricevere pane o grissini, a volte mangia mezza mela, altre volte sporco le crocche con tonno al naturale, o olio e grana, o poco ragù. Ogni giorno mangia qualche biscotto premio. Yoda sembrava praticamente guarita, almeno nei 10 giorni di terapia con antistaminico. Ho terminato le somministrazioni e pochi giorni dopo la reazione è riapparsa. Ho chiesto informazioni anche all’allevatrice, e lei mi ha detto che anche la mamma è un pochino delicata di pelle, e che probabilmente l’alimentazione non c’entra, ma la reazione è dovuta alle graminacee, e al contatto con qualcosa a cui è allergica (piante o erba). Vivendo in campagna, per tenerla lontana dovrei segregarla in casa, cosa praticamente impossibile. Ora mi trovo in bilico tra la possibilità che Yoda fosse intollerante ad eukanuba ma lo sia anche ad acana. E la possibilità che la sua sia un’allergia da contatto, e nel caso sarebbe un problema di difficile soluzione. Sarei felicissima di ricevere un vostro consiglio, sono davvero in difficoltà… Grazie di cuore!
Tipo di consulto Veterinario Generale
Tipo di problema Dermatite atopica cucciolo di cane
Risponde il dottor Fabio Maria Aleandri, Medico Veterinario e direttore sanitario del Centro Veterinario Aleandri, con sede in Roma. Per contatti diretti mail [email protected] www.ambvetaleandri.eu
Gentile Sig.ra
L’atopia è una malattia piuttosto diffusa tra i cani (tra il 10 e il 35% dei cani ne soffre), Si tratta di una predisposizione ereditaria allo sviluppo di una risposta immunitaria abnorme in seguito a ripetuta esposizione a particolari sostanze (allergeni), solitamente innocue per soggetti non allergici. In poche parole i cani atopici tendono a diventare allergici nel tempo a svariate sostanze (alimentari, ambientali ecc…) La malattia insorge la prima volta ad una età compresa tra i 6 mesi ai 7 anni , ma nel 70% dei casi interessa la prima volta soggetti di 1-3 anni. I sintomi sono vari, cutanei e gastro intestinali. Il più importante è il prurito (si tratta della seconda causa più comune di prurito nel cane) Al prurito fa seguito lo sviluppo di infiammazione della pelle, lesioni da grattamento e il tutto tende a complicarsi con infezioni batteriche e da lieviti (malassezia) Tuttavia le stesse lesioni possono dipendere da tante altre cause. per questo prima di tutto vanno escluse tutte le altre possibili forme di dermatite (parassiti della pelle , rogna , demodicosi, piodermiti, micosi ecc…). Solo se non si trovano altre possibili cause si può procedere all’esecuzione dei test allergici, in maniera da confermare o escludere l’atopia e , contestualmente , cercare di capire i possibili allergeni. Dal momento che una possibile causa possono essere gli alimenti e che i test allergici per gli allergeni alimentari sono poco precisi, una volta escluse altre cause ,si procede a cercare di capire se la patologia possa avere una origine alimentare. Per far questo ci basiamo su un presupposto, cioè che il cane sia allergico a qualcosa che sta mangiando da un po’ di tempo. Quindi si individuano alimenti che non ha mai mangiato e si utilizzano quelli. La scelta però non verte su mangimi generici di marche diverse, in quanto all’interno dei normali mangimi sono presenti tante diverse fonti di proteine, spesso simili. Si ricorre invece a diete mono proteiche, cioè composte solo da una fonte di proteine e da una di carboidrati diverse da quelle contenute nel mangime utilizzato correntemente. Per es. esistono mangimi a base di cavallo, maiale, coniglio, anatra ecc.. cioè cose che , normalmente, non sono presenti nei mangimi . Una alternativa sono le c.d. diete idrolisate. In questo caso la proteina di origine è meno importante, ma quello che conta è il fatto chela stessa sia stata trattata in maniera da non essere più allergizzante (cioè è stata “frantumata” in molecole più piccole non in grado di funzionare da allergeni). In alcuni casi si può ricorrere anche ad una dieta casalinga, sempre usando fonti proteiche “alternative” Una cosa fondamentale è eliminare qualunque extra. Infatti non è detto che il cane sia allergica al mangime, ma potrebbe esserlo ai vari “bocconcini” che rimedia durante la giornata (che per altro li extra andrebbero evitati anche nei cani senza particolari problemi).
Nel suo caso mi lascia un po’ pensieroso l’età di insorgenza del problema. Per cui le consiglierei , se già non è stato fatto, di procedere con raschiati cutanei e colture batteriche e micotiche, in maniera da eliminare rogne , piodermiti ecc…. Se non viene furi nulla di significativo proverei con le diete mono proteiche e infine con i test allergici. Un consiglio è di evitare i cortisonici (uno dei farmaci consigliai e prednisolone , cortisone) e anche gli antistaminici (nel cane funzionano poco). Come antipruriginosi oggi abbiamo prodotti molto più efficienti e con meno effetti collaterali ( oclacitinib maleato)Cordiali saluti
Dott. Fabio Maria Aleandri Medico Veterinario
Leggi anche:
Dermatite atopica cane: sintomi e come curare
Dermatite atopica nel cane che non passa
Se avete altre domande da porre ai ns veterinari potete visitare la pagina dedicata e riempire il form:
Il nostro “Veterinario online, consulti e consigli su comportamento e salute dei pets” non fornisce diagnosi online e neppure la prescrizione di farmaci. Si tratta di un servizio di informazioni ed orientamento che mai potrà essere considerato sostitutivo di una visita specialistica diretta con il medico veterinario. L’invio della domanda corrisponderà all’accettazione di questa condizione di utilizzo.
Per le emergenze rivolgersi al servizio veterinario più vicino.
Foto: Thinkstock