Anche quest’anno la situazione non è migliorata, pure stavolta gli abbandoni ed i maltrattamenti non conoscono ferie estive e, anzi, con la bella stagione, proprio in nome di un relax totale aumentano drammaticamente. Aidaa denuncia la presenza di almeno 700.000 cani di proprietà, su una popolazione totale di circa 10 milioni che si trovano a vivere in spazi angusti, attaccati alla catena o rinchiusi in recinti o balconi sotto un sole molto forte.
I dati sono stati resi noti dall’ultimo studio portato avanti dal tribunale degli animali dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, grazie alle segnalazioni arrivate. Si calcola che in un mese ne siano giunte almeno 50.000 e riguardavano nello specifico possibili reati di maltrattamento e, nell’ottanta per cento dei casi, amici a quattro zampe costretti alla quasi totale immobilità per via di pesanti catene. Aidaa conferma che sono almeno “1,5 milioni di cani che vivono alla catena o rinchiusi in piccoli recinti e di questi poco meno della metà possono tranquillamente essere considerati prigionieri di veri e propri lager domestici”. La gran parte delle telefonate di denuncia arrivano dalle regioni del sud Italia, mentre la presenza di animali da compagnia in balcone riguarda soprattutto città grandi come Milano, Roma, Napoli, Palermo e Torino.
Secondo quanto ha ribadito Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa, quindi: “Sono davvero ancora tanti che non solo abbandonano i propri animali, ma che li fanno vivere davvero male costretti in spazi angusti ed in condizioni igieniche vergognose. E anche se molto spesso è difficile intervenire, anche questi sono reati perseguibili penalmente che rientrano nella categoria dei maltrattamenti”.
Non soltanto cani e gatti comunque soffrono di questa situazione: ogni anno, infatti, sono almeno 200.000 gli altri animali abbandonati e, se si conteggia l’intero anno, si arriva a parlare pure di mezzo milione. I Pesci d’acquario in particolare vengono riversati a migliaia nei fiumi e nei canali, sopratutto al nord e in Lombardia.