Il nome di questa simpaticissima razza canina viene fuori dalla penna di uno scrittore e la storia di come questo piccolo Terrier è diventato famoso in tutto il mondo è la dimostrazione di come spesso, è la vita vera che copia il mondo della fantasia e della letteratura, e non l’arte dello scrivere che si ispira alla vita reale.
Indipendentemente dal fatto che il Dandie Dinmont Terrier si sia fatto valere per la caccia alla volpe, al tasso, alla donnola e alla lontra, in tutta Europa, il piccolino deve la sua fama allo scrittore, inventore tra l’altro del romanzo storico, Sir Walter Scott, che nel 1815 scrisse un libro intitolato Guy Mannering. Il protagonista era un certo Dandie Dinmont, che possedeva sei pepati Terrier, di dedizione e valore sorprendente: Vecchio Pepe, Vecchia Senape, Giovane Pepe, Giovane Senape, Piccolo Pepe e Piccola Senape! Erano ben tre generazioni di cani da caccia, come si può intuire dai loro nomi, flagello di “pantegane, ermellini, donnole, volpi e tassi”.
Il romanzo divenne mito, e i Dandie Dinmont moda. Se ne vedevano molti nei caffè, inglesi e non solo, tutti li desideravano e tutti leggevano e rileggevano il libro di Scott. Quello che colpisce del libro è lo stile, romantico in modo eccellente, e il modo in cui lo scrittore riesce a inserire i sei cani nello scenario scozzese, senza esaltarne la razza, ma rendendoli parte del magnifico paesaggio, e forse è questo il motivo che li ha resi così popolari; non la sublimazione di una razza canina, ma il modo in cui un cane, e questo cane in particolare, può essere parte di un tutto naturale in modo perfetto.
Il Dandie Dinmont Terrier ha il corpo lungo come quello di un Bassotto, un ciuffo di peli morbidi a ornamento del capo, una cespugliosa barbetta, le zampe anteriori visibilmente più corte di quelle posteriori e la coda lasciata giù con indifferenza. E’ un miscuglio simpatico e disinvolto di molte caratteristiche canine. Sembra che la razza derivi dall’incrocio tra lo Scottish Terrier, lo Skye Terrier e anche il Basset Hound. Fino al XVIII secolo cacciava i ratti nelle zone di confine tra Inghilterra e Scozia, la terra in cui è nato.
L’altezza del Dandie Dinmont Terrier va dai 20 ai 28 centimetri e il peso dai 6 ai 1o chilogrammi. La testa è grande e solida; gli occhi sono brillanti e vivaci, non sporgenti; le orecchie pendule; il corpo lungo e flessibile. Gli arti sono brevi, ma con cosce ben sviluppate e muscolatura solida. Il pelo è lungo circa 5 centimetri, la pelliccia è ispida e doppia, non sempre morbida ma netta al tatto. I colori sono quelli della senape e del pepe (come potevamo dedurre dai nomi dei piccoli sei cagnolini di Guy Mannering) e vanno dalle colorazioni dell’ocra scuro al color panna, e dal grigio azzurro all’argento.
Questo cagnolino è un gradevolissimo compagno dallo sguardo grottesco. E’ giocherellone e affettuso, coraggioso, infatti di lui si dice che non ha paura “di nessuna cosa che abbia un manto peloso”! Adora i bambini, ama la vita di campagna ma si adatta alla perfezione a quella di appartamento ed è anche un ottimo cane da guardia.
Una simpatica canaglia che riuscirà a portare un buon umore costante nella vostra vita.
[Photo Credits: lyndabr]