Home » News » Dall’Atlantico arrivano nuove specie “mostruose” di pesci

Dall’Atlantico arrivano nuove specie “mostruose” di pesci

tropical-coral

Avete presente i pesci tropicali, coloratissimi e aggraziati, che nuotano nell’acqua confermando alla vista la bellezza della natura? Dimenticateli. Nell’Oceano Atlantico, nel corso della spedizione Mareco nell’ambito dell’operazione internazionale Census of Marine Life, sono stati avvistati degli animali piuttosto “mostruosi”. Alcuni sono senza testa e altri appaiono senza occhi e i loro movimenti sono strani e scoordinati. Lo studio in questione va avanti da tempo e ha lo scopo di censire tutte le creature mai conosciute dall’uomo, ritrovate praticamente in continuazione. Questa nuova campagna di ricerca, in particolare, ha portato all’individuazione di dieci nuove specie che sarebbero di fondamentale importanza a livello scientifico. E’ stata condotta con la nave oceanografica RRS James Cook e ha confermato che tali esseri viventi, costituirebbero un anello di congiunzione tra vertebrati e invertebrati.

Gli scienziati si sono serviti pure di un veicolo robotizzato Rov per individuare i pesci più nascosti e quest’ultimo era teleguidato dalla nave. Per trecento ore è rimasto immerso ed è riuscito a scandagliare nelle profondità marine da 700 metri a 3.600 metri. In particolare, tre delle nuove specie presentano dei colori incredibili che vanno dal rosa, al viola e fino al bianco e sono state catturate dalle braccia meccaniche dello strumento ad altissima tecnologia e portate in superficie. In tal modo verranno studiate ed esaminate in laboratorio.

Monty Priede, direttore dell’Oceanlab dell’Univeristà di Aberdeen, ha riferito: “Alcune creature, sono impressionanti perchè non hanno apparati di visione come gli occhi, sono apparentemente privi di tradizionali organi di senso e del cervello anche se alla loro estremità, sembra esserci qualcosa che assomiglia ad una testa. Il corpo ha forme primitive e il comportamento natatorio appare rudimentale. Questa spedizione, ha rivoluzionato il nostro pensiero sulla vita nelle profondità marine dell’Atlantico. E’ evidente che non possiamo continuare a studiare solo le specie distribuite alle estremità oceaniche lungo le coste, ignorando quella vasta schiera di animali nascosti nelle vallate e nelle montagne sommerse. Ora la tecnologia robotica consente di compiere questo passo”.

Lascia un commento