Il pelo del coniglio durante la muta: le cure

I coniglietti sono ormai animali domestici molto diffusi nelle famiglie italiane: sono teneri batuffoli di pelo, che però, vivendo in casa, necessitano di alcuni accorgimenti per mantenere il loro pelo pulito e profumato, e migliorare quindi la convivenza casalinga. Per prima cosa ricordiamo che il pelo del coniglio deve essere spazzolato proprio come quello di cani e gatti: questi deliziosi animali infatti perdono il pelo ogni tre mesi circa, facendo quella che viene comunemente definita muta. Spazzolarlo permetterà sia di eliminare il pelo caduco in eccesso, e sia eviterà che il coniglio ingerisca tale pelo pulendosi.

Infatti i gatti ed i conigli sono animali che tengono molto alla loro pulizia e si leccano continuamente il pelo: contrariamente a quanto accade per i gatti però, che vomitano le palle di pelo, i conigli non riescono a fare ciò. La presenza di pelo nello stomaco potrebbe provocare gravi problemi di salute, come occlusioni intestinali che condurrebbero il pet alla morte se non diagnosticata in tempo. Una bella spazzolata circa una volta la settimana, più intensa nei giorni della muta che perdura per sei sette giorni, farà si che al vostro amato coniglietto non si creino palle o grovigli di pelo, pericolosi.

Soprattutto nei conigli a pelo lungo occorre prestare attenzione: nei periodi della muta una bella spazzolata quotidiana farà anche si che il pelo ricresca più omogeneo. Spesso infatti si possono creare delle zone in cui il pelo sparisce completamente: nessun allarmismo, si tratta di un fenomeno assolutamente normale che sparirà autonomamente nel giro di un paio di giorni. Altro accorgimento per tenere pulito ed in ordine il pelo, è il taglio dei ciuffi in eccesso: potete utilizzare un paio di forcibi comuni, facendo attenzione a spuntare solo il pelo in eccesso, vicino alle orecchie o sugli occhi. Se temete di fare del male al vostro amico a quattro zampe non esitate a contattare il veterinario, che saprà consigliarvi la modalità migliore di intervento.

Foto credits: Thinkstock