Il diabete mellito nel gatto è una patologia abbastanza complessa da affrontare perché necessita di un approccio su più fronti e di molte amorevoli cure ed attenzioni. Non per questo bisogna allarmarsi. Con un pochino di pazienza è possibile gestire al meglio i punti focali della terapia in modo da permettere al micio una vita normale. Ma come? Il tutto si basa su una corretta alimentazione e sulla somministrazione quotidiana di farmaci orali e/o insulina. Vediamo nel dettaglio.
Il principale obiettivo, laddove possibile, è quello di eliminare o tenere sotto controllo quei fattori che possono aver provocato il diabete felino, o averlo accentuato, tra cui l’assunzione di alcuni medicinali, e soprattutto l’obesità. Se però queste cause non sono state rilevate o il diabete nel gatto persiste a prescindere occorre attivarsi in una specifica terapia.
Farmaci orali e diabete nel gatto
In alcuni casi di diabete in forma lieve o resistenti all’insulina possono bastare medicinali orali che tendono ad abbassare i livelli di glucosio nel sangue (ipoglicemizzanti, esempio: il glipizide). Ma non sempre sono di facile gestione. Il glipizide ad esempio ha tra gli effetti collaterali il vomito, che può inibire l’assorbimento stesso del medicinale. Per il resto, va somministrata insulina.
Diabete nel gatto ed insulina
La quantità necessaria di insulina da somministrare ogni giorno, non si calcola come per altri farmaci sul peso dell’animale, bensì attraverso altri fattori. Spesso è necessario un ricovero in una struttura veterinaria per valutare i dosaggi corretti o comunque effettuare una serie di test preliminari che valutino con attenzione la curva glicemica con prelievi di sangue periodici. All’inizio della terapia bisognerà valutare la risposta fisiologica al trattamento, per poi stabilizzarsi sui dosaggi di insulina individuati: una o al massimo due iniezioni al giorno. Gli aghi utilizzati sono molto sottili ed in genere i mici tollerano con estrema tranquillità queste ed altre iniezioni sottocutanee. Ed i controlli successivi? Dal veterinario si potranno continuare a fare con regolarità i test ematici, mentre in casa si potrà optare per delle strisce per controllare il glucosio nelle urine o altri meccanismi similari ( la Purina ha ad esempio messo a punto un additivo da mettere nella lettiera del gatto, che cambia colore se nelle urine c’è troppo glucosio). Altresì si possono utilizzare strumenti per la rilevazione domestica della glicemia come quelli per umani, pungendo l’orecchio del micio.
Alimentazione gatto con diabete
Poiché il fabbisogno quotidiano dell’insulina nel gatto varia molto in base all’alimentazione, è opportuno mantenere un regime dietetico specifico e non dimenticare mai un minimo di attività motoria. Nel caso di diabete in gatti obesi, il micio andrà letteralmente “messo a dieta”. In molti casi la malattia scompare col ritorno al peso ottimale. In commercio esistono anche alimenti specifici per gatti diabetici a basso contenuto di carboidrati, che si dimostrano efficaci nel migliorare il quadro generale della malattia.
Foto: Getty Images
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