Un piccolo bagno dal quale provenivano dei guati sommessi, e dentro un cagnolino ridotto ad uno scheletro: si pensava che il cane, che secondo la segnalazione giunta all’Oipa di Palermo era rinchiuso da giorni dentro a quel bagno, fosse ormai morto e le guardie erano intervenute per rimuoverne il cadavere. Invece, una volta giunti sul posto, la scoperta. Il cane era vivo e vegeto, una bella notizia che ci fa iniziare la settimana nel migliore dei modi! La scoperta era stata fatta da una ditta di addetti alle pulizie con il compito di ripulire un appartamento non più affittato da tempo e poichè si riteneva che all’interno dell’abitazione vi fosse un animale domestico, era stato richiesto l’intervento di un veterinario. Il medico di turno era la dottoressa Romeo che riferisce:
Fino all’ultimo momento non ho capito cosa dovevo attendermi di trovare. Poi quando siamo riusciti ad aprire la porta di quel minuscolo bagno, tra una sporcizia inimmaginabile, c’era lui, il cagnetto bianco di sette mesi, anemico, denutrito e disidratato. Appena aperta quella porta ha scodinzolato tentando di camminare, e si è accucciato su uno straccio fetido.
La proprietaria dell’abitazione ha riferito di avergli portato del pane circa quindici giorni fa ma di non avere mai provveduto all’acqua fresca e pulita: la stessa avrebbe infatti risposto che a disposizione dell’animale vi sarebbe stata quella dello scarico del water. Il pets non riusciva a camminare correttamente a causa delle condizioni di salute e di deperimento e dell’angusto spazio che gli era stato riservato per lungo tempo, ma appariva sveglio e vivace. E’ stato immediatamente trasportato presso l’ambulatorio dell’Oipa per la visita veterinaria di rito.
Il cane è stato chiamato Salvo dai volontari dell’associaizone e sono state confermate poi in ambulatorio le precarie condizioni di salute: anemia e muscolatura poco sviluppata in primis oltre ad una zampa storta, ma non pare mostri patologie giunte ad uno stadio avanzato. Occorrerà aspettare qualche anno per vedere se non vi sono complicazioni, anche a livello comportamentale, derivante dall’abbandono e dal maltrattamento.
Fonte: Oipa
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