Ci sono ancora molti cani di Green Hill da prendere in affidamento. E così a partire da domani 23 agosto, l’iter riprenderà e si concluderà solo dopo aver trovato casa all’ultimo cucciolo. La pausa era iniziata il 9 agosto per decisione dei Medici Veterinari Ausiliari di Polizia Giudiziaria per il Corpo Forestale dello Stato, che si stanno occupando della valutazione delle condizioni di salute degli animali oltre che degli altri controlli di prassi come la determinazione dell’età ed il controllo del microchip.
L’appuntamento è ancora in quella che è stata chiamata “Piazza della Libertà” a Montichiari di Brescia, presso il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato insieme ai suddetti veterinari e alle associazioni LAV e Legambiente, custodi giudiziari degli animali sotto sequestro. Finora ne sono stati affidati 2115, secondo procedure ben precise finalizzate al benessere dei cani stessi. Presto avranno tutti una nuova vita, sicuramente più lunga e vera, con le zampine tra la terra e l’erba e non in una gabbia alla sola luce artificiale o peggio sul bancone di un laboratorio. Una volta completata la fase dell’affido proseguiranno le attività di controllo di tutti gli animali affidati e dell’allevamento stesso.
Molti cani si trovano in condizioni psicofisiche piuttosto complesse e non sarà facile portarli alla normalità. Cari amici di Tutto Zampe, potete ancora esprimere il vostro desiderio di accogliere uno o più cani di Green Hill, compilando gli appositi form online sui siti delle associazioni animaliste coinvolte nell’operazione SOS Green Hill. Ci sono ancora 59 fattrici incinte che daranno a breve alla luce tanti cuccioli liberi, sin dalla nascita.
Il caso andrà avanti, tra polemiche e non, ma i 2400 beagle non saranno più cani da esperimenti ma animali domestici. Nel frattempo si è aggravata la posizione dei responsabili di Green Hill, ai quali la Procura di Brescia ha contestato un nuovo reato, quello di “animalicidio”, ovvero l’uccisone di animali. L’iscrizione agli atti è ora ufficiale: riguarda quei beagle trovati morti nelle celle frigorifere probabilmente: 18 cuccioli secondo le indagini sarebbero stati soppressi perché affetti da dermatite e dunque perché non idonei alle sperimentazioni. Una crudeltà inutile visto che sarebbe stato possibile curarli. Maggiori informazioni sul sito di Legambiente.
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