I cuccioli di cane, piccole e tenere meraviglie della natura, nascono con gli occhi chiusi, per aprirli solo intorno ai 10-14 giorni di vita. Una malattia degli occhi incombe però su di loro in questa fase cruciale: è la cosiddetta congiuntivite neonatale che si può verificare sia prima che immediatamente dopo l’apertura delle palpebre. Questa forma di congiuntivite nel cane è provocata da batteri che si insinuano nell’occhio al momento della nascita o poco dopo. C’è una condizione oftalmica chiamata ankyloblepharonin caratterizzzata dal fatto che le palpebre non si aprono adeguatamente come dovrebbero e che predispone il cagnolino a congiuntivite neonatale. La congiuntivite neonatale può colpire anche più piccoli di una medesima cucciolata.
I sintomi della congiuntivite neonatale nei cuccioli di cane
I sintomi che devono farci insospettire sono causati da un anomalo gonfiore o rigonfiamento delle palpebre chiuse: è sinonimo di una secrezione interna che comincerà a fuoriuscire non appena il cucciolo comincerà ad aprire gli occhi. Impresa non troppo semplice, visto che le palpebre verranno incollate dallo stesso pus. Per questo sarà importante un quotidiano e costante impegno nell’igiene degli occhi del cucciolo da concordare per le modalità ed i mezzi con il veterinario, soprattutto se è la prima volta che avete a che fare con un cane.
La cura per la congiuntivite neonatale dei cuccioli di cane
E’ comunque sempre fondamentale, laddove si sia in presenza di una sospetta congiuntivite neonatale, avvisare il veterinario: un ritardo nella cura può causare infatti danni alla cornea del cagnolino e dunque cecità. Solo una visita potrà stabilire l’effettiva necessità di una terapia antibiotica (in genere una pomata oculare per l’applicazione topica), ma egli stesso, laddove gli occhietti del cucciolo siano ancora chiusi, provvederà ad aprirli delicatamente per pulire con cura le palpebre dal materiale infettivo. Nel giro di pochi giorni il cucciolo provvederà poi a guarire e a giocare con voi.
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