I gatti non smettono mai di stupirci. Capita nella vita di noi proprietari gattofili di rimanere sbalorditi da comportamenti insoliti, o che noi reputiamo strambi, da parte dei nostri piccoli grandi amici a quattro zampe. Chissà quante ne avrete da raccontarci ed aspettiamo le vostre storie nei commenti o sulla nostra fan page. Intanto vi racconto quali sono state le situazioni in cui mi hanno più stupito i miei gatti, inclusi comportamenti ed abitudini che non reputavo propriamente da gatti o atteggiamenti all’apparenza inspiegabili che solo con l’esperienza, tanta (e aiuta anche chiedere al veterinario spiegazioni a dire il vero) appaiono più comprensibili ai nostri occhi.
Sono rimasta allibita la prima volta che uno dei miei mici, dopo un intervento chirurgico, riportato a casa, ha suscitato l’ira funesta dell’altro rimasto ad aspettarci. Non lo riconosceva, ringhiava, soffiava e lo aggrediva, arruffando il pelo e la coda. Una furia mai vista se non… se non la prima volta che ho fatto le presentazioni tra i due. Il motivo è l’odore del disinfettante (e della paura) che copre quegli odori tipici di ogni micio e che sono anche la carta d’identità con cui si presentano agli altri esemplari. Mi spaventai al pensiero di dover ripercorrere dall’inizio la fase delle zuffe dovute alla presenza in casa di un gatto estraneo ma per fortuna dopo pochi giorni tutto è tornato alla normalità e si abbracciavano di nuovi da grandi amici.
Uno dei miei gatti mi ha sorpreso quando ha iniziato a riportare indietro la pallina in bocca proprio come fa il cane per vedersela lanciare. Ha una passione per il gioco da riporto che credevo tipica solo di Fido. Idem per le passeggiate. Ordinati, in fila indiana, ci siamo io, il cane, e i due gatti a seguire. Amano andarsene in giro al seguito del proprietario, a differenza di quella natura autonoma che vorrebbe, ma sono solo stereotipi, che il gatto non segua mai, se non gli conviene, il padrone.