Il cane tira al guinzaglio? Cosa fare? Quante volte avrete visto i cani portare a spasso i loro proprietari? Si, avete letto proprio bene, perché quando i nostri amici a 4 zampe iniziano a tirare al guinzaglio sono praticamente loro a guidare la passeggiata, ed è un vero disastro. Si tratta di un vizio piuttosto comune, e non c’è da prendersela di certo con Fido . E’ compito del proprietario, infatti, abituare il cane al guinzaglio, sin da quando è cucciolo, a camminare più piano, ma non è mai troppo tardi per farlo.
E’ possibile far smettere di tirare il cane al guinzaglio anche da adulto, col dovuto addestramento. E’ naturale che vadano più veloci di noi, non per niente hanno 4 zampe! E anche che fiutino e vadano beatamente da una parte all’altra, tuttavia esistono molti metodi e rimedi per insegnare al cane a non tirare al guinzaglio. Personalmente disapprovo l’uso dei collari a strangolo, elettrici o con le punte interne, soprattutto perché esistono tecniche più valide e meno coercitive.
Partiamo dall’A B C, vale a dire dal guinzaglio, che deve essere lungo 3 metri, preferibilmente leggero, come ad esempio i quelli di nylon, e naturalmente resistente. Quando però ci si trova in luoghi più affollati, è necessario accorciarlo, anche perché per legge il guinzaglio non può superare la misura di 1 metro e mezzo. L’altro strumento essenziale per una passeggiata tranquilla è la pettorina, che lascia libera la zona del collo e non comunica sensazioni negative: non fa male e non è contronatura.
Detto questo, perché il nostro cane impari a non tirare al guinzaglio, è importante prima di tutto dedicare il momento della passeggiata interamente a lui. Va subito detto che il cane ha la necessità di uscire almeno 3 volte, e chiaramente tutti i giorni della settimana, compresa la domenica. Per rendere più tranquilla la passeggiata, è importante che il cane possa essere libero di esplorare il mondo circostante, con il guinzaglio lento e senza strattoni o punizioni. Il cane, infatti, può stare anche davanti a noi, e non perché crede di essere il capobranco come molti sostengono, l’importante è che non tiri.
E’ un errore pensare che il guinzaglio abbia la funzione di manovrare il cane, è più che altro una misura di sicurezza, ma niente di più. La comunicazione, infatti, passa attraverso i gesti, oltre che verbalmente, e questo atteggiamento permette al cane di avere un comportamento tranquillo anche quando non ha il guinzaglio, anche perché tra l’avere un guinzaglio lento e non averlo al cane cambia poco.
Un metodo molto efficace per insegnare al cane a non tirare, che suggerisce Angelo Vaira, un educatore davvero competente, è fermarsi e aspettare che il guinzaglio diventi lento per azione del cane, che indietreggia o torna verso di noi. Solo a quel punto si ricomincia a camminare. Un’altra tecnica utile è quella dell’inversione di marcia. Se il cane inizia a tirare, infatti, bisogna fermarsi e fare immediatamente un’inversione, avviandosi nella direzione opposta. Se ricomincia a tirare, si ripete la stessa operazione fino a quando il cane rimane al proprio fianco. A quel punto si merita un bel premio!
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