Chi non vorrebbe sapere cosa fanno e dove vanno i propri gatti quando escono di casa? Ora è possibile grazie ad una piccola telecamera da applicare sul collare del micio domestico: la kitty cam. Lo strumento, piccolo e maneggevole è stato utile ai ricercatori dell’Università della Georgia e della National Geographic Society negli Stati Uniti per comprendere se effettivamente i gatti fossero responsabili di danni all’ecosistema. Non c’è da meravigliarsi, ma uno dei motivi per cui si suggerisce di non far uscire di casa i suddetti felini è quello che con il loro istinto da predatori, seppur non troppo allenato, possono uccidere piccoli animali selvatici.
Così gli studiosi hanno provveduto a piazzare delle kitty cam su ben 60 gatti domestici. Interessante ciò che è emerso dalle registrazioni: anche se sazi, i micioni vanno effettivamente a caccia un pò per gioco, molto per istinto innato. Le prede preferite sono state confermate: topolini di campagna e lucertole, in seconda battuta invertebrati ed uccelli, mentre si è registrata una sola cattura per il topo comune. Smentita inoltre la convinzione che i gatti riportino a casa ogni bottino di caccia: lo ha fatto solo il 23%, il 49% le ha abbandonate sul posto e circa il 28 % le ha mangiate subito.
Ma la kitty cam può essere anche un modo, come la dogcam per controllare i percorsi del felino, e verificare che non finisca nei guai (incidenti stradali, lotta con suoi simili e ferite di vario tipo, più o meno gravi, ma anche assunzione di sostanze velenose, ecc). Dunque uno strumento come questo potrebbe essere un’utile per evitare di tenere il gatto sempre in casa per preservarlo da rischi concreti. Soprattutto se è anche wireless come quello dei cani poliziotto, che permetterebbe di verificarne direttamente gli spostamenti. Certo non li preserva dal contrarre malattie infettive, ma l’idea non ci dispiace, che ne dite? Immagini e video sul sito dedicato.
Foto: Thinkstock
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