Giornata da ricordare quella del 28 luglio scorso, in quanto, in Catalogna è stata abolita la corrida; dopo tante polemiche e l’opinione pubblica divisa in due, il Parlamento regionale della Catalogna ha approvato la proposta di legge che vieta lo svolgersi della corrida all’interno della regione; la proposta di legge è passata grazie a 68 voti a favore, anche se sono da segnalare i tanti voti contrari, ben 55, più 9 astensioni.
Tuttavia, la legge entrerà in vigore nel gennaio 2010 e fino ad allora potranno essere comunque programmate le corride. La Catalogna è così diventata la seconda regione spagnola ad aver abolito la corrida; le isole Canarie sono state le prime a mettere al bando il sanguinoso spettacolo dei tori già nel 1991.
Con questa decisione del Parlamento regionale non sono comunque finite le polemiche, che ogni giorno assumono sempre di più connotati politici, soprattutto perché la Catalogna è una delle regioni a statuto speciale e i sostenitori della corrida temono una pesante ripercussione a livello economico.
Esultano, invece, gli animalisti che hanno atteso trepidanti il risultato fuori dal Parlamento; il portavoce della piattaforma animalista “Prou!”, associazione che il 5 luglio scorso aveva presentato ben 180.000 firme a sostegno della proposta per l’abolizione della corrida, ha dichiarato:
Quello di oggi è un successo che mostra il buono stato di salute della società catalana e che mette fine a cinque secoli di crudeltà.