È arrivata la conferma dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: gli animali da compagnia non causano contagio da Coronavirus: fido, micio e tutti gli altri animali che di solito si ospitano in casa come piccoli roditori, uccellini e pesci non rappresentano un pericolo.
Animali da compagnia non sono mezzo di contagio
Quando ci si trova in situazione come quella attuale, dove l’incertezza e la paura la fanno da padrona, è importante che l’informazione sia chiara e semplice, sia per il bene dei nostri amici, sia per quello degli umani. L’epidemia da Coronavirus attualmente in atto in Cina e con focolai attivi nel nord Italia sta creando paura e allarmismo nelle persone. La mancanza d’informazioni finora avuto al riguardo ha portato le persone più sensibili a chiedersi se cani e gatti, ma anche altri animali che si usa avere in casa potessero essere fonte di contagio.
Disinfettanti come l’Amuchina sono in questi giorni andati a ruba e molte persone hanno temuto di doversi separare dai propri amici a 4 zampe (e non solo): la scienza, fortunatamente, ha messo nell’immediato fine a quella che sarebbe potuta essere una “epidemia di abbandoni“. A sottolineare il messaggio dell’OMS ci ha pensato l’Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani di Roma, insieme a ministero della Salute e l’Istituto superiore di Sanità.
Quanti animali ci sono in Italia
All’interno dei vademecum distribuiti dalle strutture sopracitate viene infatti specificato che “gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus”. La paura del contagio tra animali e uomo è partita dal fatto che la prima trasmissione del virus sarebbe partita dal mercato di Wuhan in Cina dove a essere portatore della malattia sembra essere stato una specie specifica di pipistrello. Su questo tema l’Oms si era già espresso nelle settimane scorse sottolineando come non “esistono prove della possibilità che il nuovo coronavirus possa diffondersi contagiando animali domestici come cani e gatti, o essere loro strumento di contagio“.
È importante specificare che gli animali domestici non portino né favoriscano il contagio da Coronavirus, soprattutto in un momento come questo dove l’incertezza e la paura regnano sovrani e disinformazione e fake news vengono diffuse da sciacalli che vogliono lucrare sull’epidemia in atto e sui focolai presenti in Italia. Nel nostro paese ci sono, dati alla mano, circa 1,3 milioni di rettili, 1,8 di piccoli mammiferi come criceti e conigli, 7,5 milioni di gatti e 7 di cani, ai quali bisogna aggiungere 13 milioni di uccelli circa e 1,6 milioni di pesci: numeri che lasciano immaginare quali sarebbero le conseguenze di un’isteria collettiva a riguardo.