Lo scorso dicembre, nel giardino della sede di Acea di Torre Spaccata a Roma, sono stati abbandonati una trentina di conigli, che sono quasi tutti morti, nonostante l’Ufficio per la tutela degli animali del Comune avesse garantito la propria disponibilità ad occuparsi di loro. Purtroppo, per questi coniglietti non c’è stato molto da fare.
Molti sono finiti investiti dalle automobili, e gli ultimi superstiti sono stati sterminati dal freddo e dal gelo di questi giorni. Solo in 2 sono scampati alla morte certa, e al momento sono in terapia contro la rogna. La disattenzione da parte del Comune fa ancora più rabbia sapendo che erano proprio i dipendenti dello stabilimento Acea a prendersi cura di loro, dandogli il mangime, costruendo un riparo e contattando la Asl e le associazioni di protezione animali.
EARTH, AmiCOniglio, Guardie zoofile OIPA e CODICI, si erano subito attivate, dando il via ad una rete di solidarietà per risolvere al meglio la questione contattando l’ufficio Tutela Benessere Animale di Roma e trovando anche una sistemazione definitiva a Valle Vegan, la fondazione che possiede 11 ettari di terreno ad un’ora da Roma.
Come ha spiegato Valentina Coppola presidente di Earth:
Il supporto da parte del Comune è mancato totalmente. I conigli si sono ammalati ed è toccato ai volontari di Earth, AmiCOniglio e OipaA catturarne il più possibile per assicurargli le cure veterinarie. La maggior parte di loro tuttavia ha trovato la morte per malattia, investiti dalle automobili nelle strade contigue, ed il freddo degli ultimi giorni ha fatto il resto. Solo due coniglietti sui circa 30 che le associazioni stavano monitorando sono in salvo e in attesa di adozione. Earth annuncia quindi l’invio di una istanza di accesso agli atti all’Utba per conoscere i motivi di una tale inerzia che ha comportato un così disastroso risultato.
I conigli, come più volte hanno denunciato le associazioni, sono animali di serie B, e lo stesso discorso vale anche per i criceti, le cavie, animali particolarmente delicati e che spesso vengono venduti senza alcuna precauzione dai negozianti, e abbandonati al primo segnale di insofferenza. Purtroppo per loro, non hanno la stessa empatia di un cane o di un gatto e non godono del frastuono mediatico come accade per l’abbandono degli animali esotici, ma sono esseri viventi e vanno rispettati.
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