Siete certi di saper accarezzare il vostro gatto? Magari lo presumete, ma non è detto lo sappiate fare. C’è un modo giusto e uno sbagliato di accarezzare il gatto: lo dice uno studio scientifico pubblicato sulla rivista britannica Applied Animal Behaviour Science. Certo è che se il vostro gatto sembra non riesca a star fermo mentre lo toccate, forse è perché lo state ‘lisciando’ male e non gradisce!
La premessa dei ricercatori dell’università britannica di Lincoln nel loro studio è che come ogni animale domestico, i gatti debbono non solo tollerare, ma voler essere toccati e sviluppare gioia e benessere. Quindi, innanzitutto, verificate se davvero sono gradite le vostre attenzioni. Per determinare come si dovrebbe farlo in maniera ottimale, hanno fatto due esperimenti, concentrati sulla familiarità di chi tocca il gatto con le varie regioni del corpo dell’animale, e sull’ordine in base al quale siano state toccate.
Dal risultato emerge che va lasciata stare la coda. Quella regione ‘caudale’ ha fornito i punteggi più negativi a prescindere da quanto familiare fosse la carezza. Perché è una sorta di zona erogena del gatto, e se toccata può essere stimolarla eccessivamente. Invece accarezzare il gatto nella regione temporale, tra gli occhi e le orecchie, è preferibile.
Per quanto riguarda da dove iniziare, orecchie o schiena, lo studio ha mostrato che non ha importanza. Una scoperta strana che necessita di ulteriori indagini, per i ricercatori: le risposte negative sono state più alte quando erano i proprietari, accarezzavano i gatti. I ricercatori hanno anche scoperto che i gatti che non amano essere accarezzati, ma permettono ai loro proprietari di farlo, possono essere stressati. Perciò è bene non dar nulla per scontato e soprattutto sincerarsi che il nostro piacere corrisponda a quello del gatto.
Fonte: foxnews.com
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