Il mantello del gatto, soprattutto se si tratta di un esemplare a pelo lungo, ha bisogno di molte cure, e oltre alle quotidiane spazzolature, è necessario lavarlo ad intervalli regolari; il bagno serve ad eliminare il pelo morto, lo sporco che il micio ha raccolto in giro e i vari parassiti. Il bagno non è un’attività particolarmente gradita dal gatto, ma se lo abituerete fin da piccolo, sarà un momento poco traumatico, sia per lui che per voi.
Un gatto a pelo lungo deve essere lavato ogni due o tre settimane, mentre uno a pelo corto ogni due mesi, oppure può essere lavato a secco senza bisogno di immergerlo nell’acqua. Il gatto può essere tranquillamente lavato all’interno di un catino di plastica, e per fare questa operazione è necessario munirsi di uno shampoo per gatti, un paio di asciugamani, un recipiente di plastica morbido e una spazzola; prima di bagnarlo spazzolate il mantello con cura, perché i nodi del pelo una volta bagnati sono difficili da sciogliere.
Stendete uno dei due asciugamani sul fondo del catino in modo da non far scivolare il gatto, e riempitelo con acqua calda (ma non bollente) e mettete dentro il micio facendo attenzione a non immergerlo completamente per non farlo spaventare; con il recipiente di plastica, bagnate l’animale con un po’ di shampoo unito ad acqua calda. Massaggiate il pelo dolcemente per far penetrare lo shampoo, facendo attenzione a non farlo entrare negli occhi e nelle orecchie; durante questa operazione rassicurate il vostro gatto, parlandoci in modo affettuoso.
A questo punto sciacquate con abbondante acqua calda, dopodiché togliete il gatto dal catino, avvolgetelo nell’asciugamano e frizionate; la zona vicina agli occhi, il naso e le orecchie vanno asciugate con il panno morbido. Per l’asciugatura completa, ci sono due possibilità: se il micio non ha paura potete asciugarlo con il phon, tenendo il getto lontano dal muso, altrimenti lasciatelo libero di asciugarsi all’aria in un ambiente riscaldato.