Anche i cani, proprio come gli esseri umani, possono essere sordi dalla nascita o perdere l’udito in seguito ad una grave infezione non curata, una lesione al sistema uditivo o più semplicemente all’invecchiamento. Alcune razze, poi, come il Dalmata, il Beagle, il Bulldog inglese e il Setter inglese, sono maggiormente predisposte alla sordità ereditaria. Come comunicare con un cane sordo? Vediamolo insieme.
Quando la sordità non è temporanea, ovvero legata ad accumuli di cerume nel condotto uditivo, come capita spesso ai Barboncini, ai Cocker spaniel e ai Terrier, bisogna imparare a comunicare con il cane in modo adeguato, non solo per la sua sicurezza ma anche per quella degli altri. Ad esempio, si può addestrare fido a capire i segnali manuali, che si possono vedere facilmente anche da lontano. A tal proposito, qualcuno ricorderà Sparky, un bassotto abbandonato con problemi di udito, che è riuscito ad imparare il linguaggio dei segni così bene da essere utilizzato per la pet therapy con i bambini sordomuti.
Un’altra tecnica per attirare l’attenzione del cane in casa è sfruttare le vibrazioni ottenute battendo forte un piede sul pavimento o utilizzare un pila. Inoltre, è molto importante far capire all’animale quando si entra e si esce dalla stanza in cui si trova, per farlo basta semplicemente toccarlo con delicatezza sul dorso.
I segnali con le mani sono utili anche quando si è fuori di casa, inoltre, è molto utile fissare al collare un campanellino, in modo da individuare la sua posizione nel caso si allontani. Chiaramente avere un cane sordo implica una maggiore attenzione ed è bene non vaghi mai da solo fuori di casa. Non potendo sentire i rumori del traffico, infatti, può diventare facilmente vittima e causa di incidenti. Ultima raccomandazione, quando si esce per una passeggiata, è bene sempre tenerlo al guinzaglio.
Via| Ambulatorio Veterinario Avanzi – Mori; Photo Credit| Thinkstock