I furetti non amano il caldo, anzi, lo possiamo definire un vero e proprio problema per la loro salute: in natura vivono in climi freddi. Questo accade perché non hanno le ghiandole sudoripare adeguatamente sviluppate e quindi non sono in grado di frnire all’organismo la giusta termoregolazione attraverso il sudore. Per questo è particolarmente importante in estate, o comunque in periodi ed aree geografiche calde, prestare attenzione e cercare di prevenire il colpo di calore nel furetto, evento che sappiamo essere grave ed anche letale, per tutte le specie animali, uomo compreso, se non si interviene precocemente. Fondamentale è quindi riconoscere i sintomi iniziali e capire cosa fare:
I sintomi del colpo di calore nel furetto
Un furetto che ansima ed ha difficoltà respiratorie è sicuramente in uno stato di eccessiva sofferenza al caldo. In più è possibile notare letargia, febbre, problemi di salivazione, difficoltà a camminare, muco dal naso e dalla bocca, orecchie rosse e gengive più scure del solito. Si tratta dei primi sintomi del colpo di calore. Quando le gengive invece si fanno bianche vuol dire che il pet è già prossimo ad uno stato di shock. Lo stesso se ha convulsioni. I sintomi più avanzati sono quelli del collasso e del successivo stato di coma. Dunque che fare?
Cosa fare se si sospetta un colpo di calore nel furetto?
Se si sospetta un colpo di calore in un furetto occorre intervenire per abbassare la temperatura corporea … rapidamente ma con gradualità! Va portato in un ambiente più fresco, invitato a bere e reidratarsi (anche con l’ausilio di una siringa), ma solo se non ha perso conoscenza. Avvolgetelo in un panno umido ed iniziate spugnature con acqua fresca (non ghiacciata) sulle zampe, l’inguine, il collo, la coda. Nel frattempo valutate i sintomi, le reazioni e chiamate il veterinario: una volta abbassata la temperatura o comunque minimizzata la sintomatologia, va visitato: i furetti infatti possono avere uno shock elettrolitico anche a distanza di molte ore da uno stress di calore, d’improvviso. E questo è ancora più pericoloso. Spesso necessitano di una reidratazione forzata con flebo.
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