All’Ateneo La Sapienza di Roma i gatti occupano ormai da molto tempo un posto d’onore e sono un po’ le mascottes della rinomata università. Da circa dieci anni, infatti, una colonia di felini è ospitata alla Sapienza, grazie all’idea di un professore di statistica, Alighiero Erba.
E’ proprio lui ad essersi sempre preso cura dei gatti, avvalendosi del prezioso aiuto di un’altra professoressa gattara, Francesca Balboni.
Questa colonia ha rappresentato molto per i gatti della capitale. In tanti, abbandonati nei pressi della colonia, sono stati curati, sterilizzati, sottratti alle grinfie dei cani dei punkabbestia e soprattutto amati. Decine e decine hanno trovato una casa, adottati dagli studenti, dai professori o semplicemente da amanti degli animali. La colonia, però, è oggi a rischio. I due professori che se ne occupano sono infatti andati entrambi in pensione quest’estate.
I circa settanta gatti che si radunano nei giardinetti della facoltà di fisica, geologia e medicina sono ufficialmente sprovvisti di un custode. Chi si occuperà d’ora in avanti dei gatti della Sapienza? Il professor Alighiero Erba afferma che i gatti stanno già scomparendo dalla facoltà e lancia un appello al rettore Luigi Frati:
Temo che così i nostri felini siano condannati a morire di fame e temo che prima o poi, se nessuno si prenderà cura di loro, se ne vadano dalla colonia. Infatti l’ultima volta che sono passato in facoltà ne ho visti molti meno e lo scorso fine settimana un’amica è andata a portargli il cibo e ne ha trovati pochissimi. Ed è ovvio che il dispiacere per un bel progetto andato in fumo, solo perché non si è trovato un altro amante dei gatti disposto a nutrirli, sarebbe troppo. Vorrei mandare un appello al rettore, Luigi Frati perché continui ad occuparsi della colonia felina della Sapienza.
Il rettore assicura che i fondi per croccantini e scatolette e per le cure ai mici continueranno ad essere stanziati, come da tempo viene fatto, e che presto verrà indetto un concorso per una borsa di studio tra gli studenti per eleggere i nuovi gattari ufficiali della Sapienza, una soluzione concordata con l’ufficio diritti degli animali del comune di Roma.
Ce lo auguriamo anche noi, che la colonia della Sapienza resti un vivo punto di riferimento per i gatti in cerca di una casa, per quelli maltrattati, per quelli in pericolo o anche soltanto per gli esemplari che lì ci vivono ormai da una vita e si sentono al sicuro, a casa. Per saperne di più, per segnalare atti di vandalismo contro i gatti e per adottare un micio della Sapienza, sul sito dell’università è presente una sezione dedicata alla Colonia felina protetta.
[Fonte: Corriere.it]