Che il gatto fosse un animale territoriale era cosa nota a tutti: i felini infatti rivendicano un proprio spazio e luogo che difendono e proteggono gelosamente, soprattutto i gatti che vivono all’interno delle colonie, operano una vera e propria difesa collettiva territoriale,che si realizza attraverso le ronde attorno alle loro case. I gatti poi, al pari dei loro amici-nemini cani, tendono a demarcare molto bene il territorio nel quale vivono: la marcatura viene ripetuta periodicamente, per avvertire gli altri animali della sua presenza ed evitare scontri.
I gatti poi hanno un loro preciso codice sociale che tutti i felini osservano, in maniera istintiva: quando due gatti si incontrano su un muretto, l’ultimo che è salito dovrà scendere, lasciando il passo al primo. E ancora, il gatto che avanza sulla sua strada principale ha il diritto di precedenza rispetto a quello che arriva da una strada secondaria.
La territorialità felina è così ben rispettata che arrivano a stabilire regole per cui uno ha il diritto di passare al mattino mentre un altro ha il diritto di passaggio alla sera. La stessa suddivisione del tempo la ritroviamo nelle case con più gatti per quanto riguarda l’utilizzo dello spazio comune, a prescindere dalla sua posizione sociale.
Il gatto poi ama marcare anche le persone che ama: è per questo che si strofina copiosamente addosso alle persone che conosce, è un modo per sentire l’odore e per marchiare l’uomo con il suo, lo scambio di odori è molto importante per il gatto e lo fa sentire più a suo agio con i padroni.
Fonte www.libero-news.it