I cieli italiani sono molto trafficati in questo periodo primaverile e non solo per il passaggio di aerei che trasportano turisti da un capo all’altro della Penisola, ma soprattutto per l’arrivo di grandi migratori che attraversano adesso questa parte di mondo. Proprio le settimane a seguire, infatti, riguarderanno lo spostamento soprattutto delle specie “trans-sahariane”, le quali dopo aver trascorso l’inverno nell’Africa meridionale, alla ricerca di temperature più miti, adesso si spostano a tornano a cercare rigugio sicuro nello Stivale. Alcuni gruppi, poi, si fermano soltanto nel Belpaese per un meritato riposo, un pò come se effettuassero uno scalo, facendo con l’occasione scorta di cibo prima di riprendere il volo.
Tuttavia le giornate incerte e il fresco misto al caldo, hanno ritardato di qualche tempo gli arrivi degli uccelli più precoci, ma adesso è certo che le migrazioni siano in corso e interesseranno proprio il cielo sopra di noi. Due specie simbolo che non mancano mai e che hanno fatto dell’Italia la loro terra di passaggio e di sopravvivenza, sono gli usignoli con il loro melodioso canto e i rondoni.
Fernando Spina, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Ispra, ha commentato a tal proposito: “Questo è il momento di picco per i rondoni, un caso incredibile di veri figli dell’aria che, dall’anno scorso, non si sono mai posati, perchè dormono e mangiano in volo durante la loro migrazione”. Per quanto riguarda, invece, gli usignoli che da noi non è difficile vedere, svernano nelle zone della foresta dell’Africa Equatoriale. Secondo gli esperti sono già nell’aria e chi li conosce può sentirne il canto dei maschi, in quanto sono più veloci delle femmine nell’arrivare. Lo stesso Spina, ha continuato dicendo che ” secondo alcuni studi con rilevamenti gps, tanti usignoli da un anno all’altro tornano esattamente nello stesso luogo di nidificazione, quindi rientrano veramente a casa“.
foto di: partecipiamo
