L’Oipa, alla luce dei recenti sviluppi dell’inchiesta su Green Hill, ha depositato una seconda istanza di chiusura rivolta al Sindaco di Montichiari Elena Zanola, affinché l’autorizzazione all’allevamento sia definitivamente revocata. La richiesta dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali arriva in concomitanza dell’ennesima protesta da parte di militanti e animalisti, che sono tornati a far sentire la loro voce assediando il municipio di Montichiari.
L’Oipa aveva presentato la prima istanza già lo scorso anno (30 ottobre 2011), venne però rigettate sulla base di motivazioni pretestuose, quali le possibili modifiche alla situazione interna dell’allevamento che sarebbero potute intercorrere tra l’ispezione delle guardie zoofile dell’OIPA (30 settembre 2011) e la presentazione della richiesta.
Alla luce di quanto emerso dalle ultime indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Brescia a seguito del controllo del Corpo Forestale dello Stato, e del sequestro preventivo dei Beagle affidati, l’Oipa chiede che il sindaco Zanola di prendere una posizione netta al riguardo, tenendo conto delle gravi irregolarità riscontrate nell’allevamento lager di Green Hill. O dentro o fuori.
Come ha sottolineato Massimo Comparotto, Presidente dell’OIPA Italia:
Crediamo che sia giunto il momento per Elena Zanola di assumere la responsabilità che il ruolo che ricopre le conferisce. Se l’avesse fatto a tempo debito, migliaia di beagle si sarebbero salvati dalla vivisezione. La storia ci ha dato ragione e ora non accetteremo più risposte incuranti della realtà dei fatti.
Dello stesso parere gli attivisti scesi in piazza ieri con l’obiettivo di sempre: chiudere Green Hill. L’appello di revocare la licenza all’allevamento di Green Hill è stata scandita a chiare lettere su un maxi striscione. Inutile dire che il confronto con il sindaco Zanola non c’è stato. La protesta, nel pomeriggio, ha preso la forma di una lunga catena umana che ha letteralmente cinto il piazzale del Municipio sino al primo buio. Ma non finisce qui, il comitato Fermare Green Hill non è disposto a gettare la spugna tanto facilmente.
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