L’accattonaggio con gli animali è una verità scottante, presente da molto tempo ed in qualsiasi stagione dell’anno; tuttavia è d’estate che il problema si fa sentire maggiormente e, quindi, va affrontato con la massima urgenza per tentare di fermare quello che rappresenta in tutto e per tutto una forma di maltrattamento e una mancanza di rispetto per la dignità animale. Sono i cani a soffrire quasi sempre di tale situazione, secondo quanto denuncia Aidaa.
L’Associazione animalista conferma: “la vicenda è sempre la stessa, gli accattoni sono nel 90 per cento dei casi rom di nazionalità rumena che accompagnati da cuccioli di cane piccolissimi, stazionano fuori dai supermercati o dagli ospedali o dalle stazioni ferroviarie per chiedere l’elemosina e in alcuni casi vendono anche i cuccioli a persone che si impietosiscono”. Una situazione al limite che i cittadini continuano a denunciare, chiamando in massa ai numeri dell’associazione: ”Da inizio agosto ad oggi al servizio ‘io lo segnalo’ un sms contro i maltrattamenti di Aidaa (3487611439) sono giunte oltre 1200 segnalazioni di accattonaggio con animali. Il maggior numero da Roma, Milano, Firenze, Torino e Palermo. Come sempre in questi casi molto spesso gli accattoni sono accompagnati oltre che dai cani anche dai bambini con lo scopo ovvio di fare impietosire la gente’‘.
Per concludere i dati raccolti da Aidaa parlano di: “Un giro di accattonaggio che ‘produce ogni anno un flusso di denaro di almeno 25 milioni di euro, soldi freschi per la malavita organizzata. Purtroppo come sempre accade pochissimi sono i casi di intervento concreto da parte delle forze dell’ordine a tutela degli animali, infatti molto spesso i tutori dell’ordine chiamati dai cittadini si limitano a controllare i documenti dei mendicanti ed a sanzionarli con una multa di 300 euro mentre difficilmente si provvede al sequestro dei cani nonostante si tratti molto spesso di animali sedati, in giovanissima eta’ e costretti anche per dieci ore sotto il sole mentre il loro accompagnatore raccoglie le elemosine. Soprattutto nel caso di Milano, Torino e Roma si ha la certezza che questi accattoni molto spesso sono costretti a loro volta a raccogliere l’elemosina inviati dai loro aguzzini che fanno capo a organizzazioni criminali le cui basi sono in Romania.”’.
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