Sono 40.000 in tutto, sparsi fra dieci Stati americani, e continuano a correre verso la libertà, sovrastati da elicotteri che li inseguono per intrappolarli, tarpando quelle criniere al vento, ultime reduci di un passato tormentato.
Stiamo parlando dei branchi di cavalli ancora liberi presenti sul suolo americano. La loro è una storia che affonda le sue radici al XVI secolo quando gli Spagnoli importarono i primi mustang in Messico che formarono branchi liberi.
La storia dell’evoluzione della caccia per impossessarsi della libertà del cavallo è lunga e burrascosa. Dai cowboys con il lazo del Far West agli elicotteri che oggi, nel deserto californiano, cercano di spingere i cavalli verso trappole tecnologiche, utilizzando un cavallo-giuda che guida il branco verso una trappola ad imbuto. La corsa verso la libertà si trasforma così in una corsa senza senso, di chilometri e chilometri, incontro alla prigionia.
Ne parla il New York Times e la notizia viene ripresa in Italia da Lazampa, che ricorda il Wild Free-Roaming and Burro Act, una legge federale che risale al 1971, volta a proteggere i cavalli liberi da razzie messe in atto per sport o fini di lucro.
Da una parte il Bureau of Land Manager che sostiene le operazioni di cattura siano innocue per gli animali quanto necessarie per limitare la popolazione di mustang, che cresce a dismisura.
Dall’altra gli animalisti, come Simone Netherlands, che afferma in queste operazioni di cattura muoiano numerosi esemplari.
Deniz Bolbol, portavoce del gruppo In Defence of Animals, spiega
Cacciano i cavalli selvaggi dai terreni demaniali in modo che il bestiame dei privati possa pascolare e il mandano nei ranch privati del Midwest dove, per mantenerli, si pagano dei mandriani privati.
Una volta catturati, infatti, i cavalli sono a disposizione di chi voglia adottarli, ma visto i costi alti di mantenimento molti restano privi di una sistemazione e vengono spediti in ranch privati, dove concludono la loro vita in cattività. Pensate che durante l’ultima razzia sono stati catturati più di 1.200 cavalli fra i 120 presenti in New Mexico e i 17.000 del Nevada.
[Fonte: La Zampa]
[Foto: NYT]