I cavalli sono animali eccezionali e da sempre affascinano l’uomo per la loro maestosa bellezza. Un gruppo di ricercatori dell’Università del Sussex, in Gran Bretagna, ha deciso di indagare le loro abilità socio-cognitive e la capacità di relazionarsi con gli altri animali e con il mondo circostante. I risultati sono da poco stati pubblicati sulla rivista Current Biology.
Come hanno spiegato gli esperti, le ricerche precedenti si erano focalizzate sui movimenti della testa e degli occhi, senza però tenere conto che anche le orecchie potessero avere un ruolo significativo nella comunicazione per i cavalli. La professoressa Wathan, che ha coordinato lo studio, ha dichiarato:
Siamo un mondo antropocentrico e non abbiamo mai pensato che queste orecchie così mobili avessero un ruolo fondamentale nella comunicazione animale.
Secondo le conclusioni dei ricercatori britannici, dunque, i cavalli comunicherebbero grazie ad una combinazione di orientamento della testa ed espressioni facciali che coinvolgono sia gli occhi che le orecchie. Forse per qualche fortunato proprietario di cavalli, questa non è una grande novità, ma è notevole che sia arrivata una conferma anche da parte della scienza.
Quella dei cavalli è perciò una comunicazione silenziosa, basata su piccoli movimenti a noi quasi impercettibili, a differenza di animali domestici come cani e gatti, che invece hanno un modo di entrare in relazione con i loro simili e gli esseri umani più “leggibile”, anche se questo è vero fino a un certo punto. Ogni peloso, infatti, possiede un suo linguaggio ben preciso e non potendo parlare, per ovvi motivi, comunica attraverso tutte le parti del corpo e non sempre la comprensione è così scontata.
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