Il pappagallo Cacatua è originario dell’Australia e delle isole vicine, e se ne contano 21 specie. La caratteristica principale è la particolare cresta erettile sulla testa. Il piumaggio, invece, è bianco o prevalentemente bianco. Si tratta di un uccello da compagnia molto popolare e affettuoso, tuttavia, richiede una grande cura.
Uccelli
Diamante di Gould, alimentazione e prezzo
Il Diamante di Gould è un piccolo uccello originario dell’Australia tra i più belli esistenti grazie ai suoi splendidi colori, talmente intensi, da sembrare quasi artificiali. Il suo arrivo si deve al naturalista inglese John Gould, che dal 1838 al 1840 visse in Australia.
Uccelli diamantini, allevamento e costo
I diamantini sono simpatici uccelli dal carattere vivace e docile, e di facile allevamento. Sono originari dell’Australia e amano vivere in gruppi numerosi. Adorano bagnarsi e per questo in cattività è opportuno mettergli a disposizione una vaschetta per il bagnetto.
Pappagallo cenerino, alimentazione e prezzo
Il pappagallo cenerino è originario dell’Africa e deve il suo nome al caratteristico colore grigio cenere del piumaggio, con punte di bianco e la coda rossa o marrone. Personalmente, tra gli uccelli, i pappagalli sono quelli che maggiormente m’ispirano più simpatia. Questa varietà, in particolare, ha un carattere forte e deciso.
Pulcini: ecco perché è meglio non regalarli a Pasqua
La festa di Pasqua si avvicina e con essa, oltre le tradizionali uova di cioccolato, anche l’abitudine di regalare adorabili pulcini come animali da compagnia. Sono effettivamente simpatici e carini molto affascinanti per i bambini, ma ci sono molte ragioni per cui questo dono sarebbe meglio evitarlo, sia a Pasqua che in altre occasioni. Quali? Tracciamone insieme una breve lista.
Falchi pellegrini: Aria e Vento tornano a casa, il video in diretta web della deposizione del primo uovo
Sono la coppia più bella del mondo: Aria e Vento, due falchi pellegrini che con estrema regolarità ogni anno tornano a casa per riprodursi. E così è stato anche stavolta, Aria ha già deposto il primo uovo in diretta video sul web e nei prossimi giorni ne seguiranno altri due o tre. L’evento è quanto mai naturale ed al contempo speciale. Perché? Perché la casa, o meglio il nido, dei due uccelli, è da sempre sulla terrazza della Facoltà di Economia della Sapienza di Roma, per l’appunto monitorato 24 ore su 24 da una webcam ed una “eggcam” in full HD dell’associazione scientifica Ornis Italica e di Terna.
Cardellino accecato con chiodi roventi per far da richiamo
Su Tuttozampe ci occupiamo raramente di canarini e cardellini, anche se si tratta di animali che si trovano in molte case, allevati ed accuditi come domestici. Personalmente non amo le gabbie, per quanto dorate ed ampie siano, e togliere la libertà di volare ad un uccello è sicuramente, per quanto siano buone le intenzioni di chi lo adotta, un gesto che va soppesato, valutando i pro ed i contro per l’animale e capendo che spesso questi esemplari provengono da un mercato illegale e sono stati catturati con metodi a dir poco barbari. Oggi parliamo proprio di uccelli, nello specifico di un cardellino, per raccontare di una privazione ancora più crudele di quella della libertà: una violenza fisica atroce commessa a San Valentino Torio (SA) da un uccellatore che ha accecato il povero animale con i chiodi roventi.
Uccelli domestici: i più diffusi
Se per gli italiani possedere un amico a quattro zampe, che sia un cane o un gatto, è quasi d’obbligo seppure piacevole, non solo poche le famiglie che allevano pure degli uccellini domestici. In particolare, sembrano essere i bambini i più appassionati del genere, con queste creature cinguettanti e allegre, con il becco giallo e un pumaggio tutto da accarezzare. Ne esistono moltissimi esemplari e tipi che si possono tenere in gabbia, anche se farli vivere in natura sarebbe sempre l’ideale, vediamo insieme quali sono quelli che più facilmente troverete nell’abitazione di un amico o un parente:
Pappagalli: perchè scegliere la cocorita
E’ probabilmente il pappagallino più comune, quello stesso che lascia perplessi tutti coloro che non sono esperti del genere di volatile e pone il punto di domanda se possa parlare o meno. In ogni caso, non è affatto raro vedere una Cocorita in casa di un amico, un esemplare che appartiene alla famiglia degli Psittacidi. Si calcola che oggi sia uno degli animali domestici più diffusi. Da dove arrivano le cocorite e come si allevano? Scopriamolo insieme:
Uccelli: quello che non sapevate sui pappagalli
Quando si sceglie un animale da allevare in casa, qualunque sia la sua specie, soprattutto se si è alle prime armi, bisognerebbe informarsi non solo sulla sua sussistenza ma in generale su tutte le variabili che possono garantire il suo benessere. Lo stesso vale per gli uccelli, in particolare per i pappagalli, sconosciuti e amati, ancora un pò rari in casa tranne le cocorite e divertenti. Tenerli in gabbia, in effetti, non è il massimo soprattutto se le dimensioni sono notevoli e, come se non bastasse non è del tutto conosciuta e studiata la loro estrema intelligenza e sensibilità.
Pappagalli: come sceglierne uno
Da sempre amate i pappagalli di ogni genere e adesso è arrivato per voi il momento di allevarne uno, ma non sapete da dove cominciare con la scelta? Vi fiderete del vostro istinto d’accordo e magari vi lascerete guidare pure dalle disponibilità economiche, però di sicuro è sempre meglio avere qualche informazione dettagliata in merito. Innanzitutto dovreste preferirne si uno giovane ma svezzato e dato che lo terrete sicuramente in gabbia, meglio se nato in cattività.
Le Cocorite: conosciamo questi pappagallini
Tra i pappagalli da compagnia, i più diffusi nelle nostre case sono senza dubbio le cocorite, conosciute anche come pappagallini ondulati, dei deliziosi volatili dalle soffici piume colorate, dal carattere vivace e dalla capacità di apprendere dei suoni.
Le cocorite sono state scoperte nei primi anni del 1800 in Australia, e già dal XIX secolo sono state importate in Inghilterra e poi diffuse nel resto dell’Europa. Questi pappagallini, però, non sempre riuscivano a sopportare lo stress dei viaggi all’interno delle gabbie, e così, dalla semplice cattura si passò agli allevamenti, anche di carattere commerciale. Proprio in seguito agli allevamenti si sono diffuse diverse varietà di pappagallini ondulati, anche se tre sono i tipi più diffusi: gli australiani, i brasiliani e gli inglesi, un incrocio dalle dimensioni più grandi.
Il colore originario delle cocorite è il verde, ma, sempre a causa degli incroci che hanno provocato delle mutazioni nel piumaggio, si sono diffusi pappagallini con le piume di colore giallo e blu. Anche la taglia delle cocorite ha subito dei cambiamenti a causa dell’allevamento: dagli originari 18 centimetri delle specie selvatiche siamo giunti ai 22-24 centimetri delle cocorite allevate in cattività. Se curate e tenute bene, le cocorite possono vivere all’incirca 10 anni.
Sintomi da non trascurare negli uccellini
Se in casa avete uno o più pennuti e volete sapere se stanno bene, è importante imparare a riconoscere alcuni segnali anomali. A primo impatto può sembrare più difficile che per un cane piuttosto che per un gatto, ma le regole, tutto sommato, sono più o meno le stesse ed obbediscono ad un principio comune: registrare la norma e valutare ogni scarto dalla norma come un campanello di allarme di qualcosa che non va e della necessità, pertanto, di ricorrere alle prestazioni del veterinario, richiedendo un consulto.
Stando al parere degli esperti in materia spesso, quando un volatile si ammala, ce ne accorgiamo quando è ormai in uno stadio grave, perché gli uccellini nascondono bene i sintomi della malattia.
Sindrome di autodeplumazione negli uccelli: cos’è e come curarla
La sindrome di autodeplumazione è il comportamento per cui gli uccelli, in genere i pappagalli, tendono a strapparsi le piume, danneggiandone il normale sviluppo; in alcuni soggetti, l’audeplumazione può degenerare in manifestazioni automutilatorie, dovute alla lacerazione della cute e dei tessuti da parte del becco.
Le cause che portano all’audeplumazione sono diverse, in quanto non esiste un solo fattore che la determina. Generalmente, tra le cause più frequenti di questo fenomeno ci sono la presenza di parassiti esterni che costringono il volatile a grattarsi e a beccarsi, oppure dermatiti cutanee in corso di origine sia batterica che virale, malattie interne come le diverse patologie epatiche; anche i fattori psicologici possono spingere il pappagallo ad autodeplumarsi, come lo stress causato da gabbie troppo strette o un cambiamento delle loro abitudini.
Non da meno sono da considerare eventuali disturbi del comportamento sessuale che li portano a strapparsi le penne, o l’impossibilità di accoppiarsi perché sono soli. Infine, anche le carenze alimentari possono causare fenomeni di autodeplimazione, come l’insufficienza di vitamina A causa una serie di problemi che inducono il prurito.