Gatti, gli errori da non commettere

gattoQuali sono gli errori più comuni che noi proprietari di gatti commettiamo con i nostri piccoli amici? Secondo i dati forniti a Petplace.com da alcuni veterinari interpellati sull’argomento, le imprudenze più diffuse tra i gattofili, dovute a disattenzioni o a false credenze, sarebbero in tutto cinque.

Le cinque trappole da evitare per non causare rischi per la salute del gatto e per la prevenzione delle malattie. Ma anche per non incorrere in brutte sorprese qualora il gatto si smarrisse. Ma vediamole nel dettaglio, dopo il salto, queste brutte abitudini di noi proprietari di gatti.

Sordità nel gatto

sordità nel gattoLa sordità è l’incapacità di udire e può essere causata nel gatto da anomalie neurologiche o trasmissive.
La sordità conduttiva è causata da anomalie del padiglione auricolare (orecchio esterno), del condotto uditivo, della membrana timpanica (timpano), degli ossicini o dell’orecchio medio. Detriti che occludono il condotto uditivo, la membrana timpanica, e le infezioni dell’orecchio gravi sono tutti esempi di malattie che causano sordità di conduzione.

La sordità neurosensoriale è causata da anomalie dell’orecchio interno, del nervo acustico o nel cervello stesso. La sordità ereditaria, reazioni alla tossicità di alcuni farmaci e la sordità legata all’età sono tutte malattie che causano sordità neurosensoriale.
La sordità può essere unilaterale (che colpisce un solo orecchio) o bilaterale (che interessa entrambe le orecchie). La sordità monolaterale è difficile da riconoscere senza attrezzature specializzate. A causa del costo delle attrezzature, l’esame è generalmente limitato ad ospedali veterinari, specialisti e cliniche universitarie.
I gatti dal pelo bianco con gli occhi azzurri hanno una maggiore incidenza di sordità rispetto alla popolazione felina in generale.

Gattini orfani e trovatelli, come comportarsi (fotogallery)

gattino trovatello foto ottoMolte donne credono sia difficile trovare un uomo propenso alla vita familiare, e nel resto delle specie viventi non va poi tanto meglio, tutt’altro: pensate che in oltre il 95 per cento delle specie di mammiferi, il maschio non ha alcun ruolo nella crescita dei cuccioli e delega l’intero compito alla madre. Così, quando un micio di poche settimane si ritrova senza la sua mamma, è effettivamente privo di ogni attenzione dei genitori e rimane solo al mondo.

Un gattino riceve un sacco di attenzioni, cure e istruzione da mamma gatta. E’ chiaramente nel migliore interesse del gatto stesso riuscire a sganciarsi dalla dipendenza genitoriale il prima possibile e imparare a cavarsela da solo. Lo scenario peggiore che si può prospettare è che il gatto sia lasciato senza alcuna risorsa, insieme al resto della cucciolata, affamato e indifeso. Dal punto di vista del danno psicologico, c’è da dire però che un gattino orfano che goda ancora della compagnia dei suoi fratellini, non subisce conseguenze poi così gravi. L’unione fa la forza.

Disturbi urinari nel gatto

lettiera a forma di mobileI disturbi urinari nel gatto possono essere causati da diversi fattori scatenanti, tra i quali calcoli nella vescica, infezioni, ostruzioni uretrali e da una condizione patologica chiamata cistite idiopatica felina (FIC, Feline idiopathic cystitis), un’infiammazione della vescica urinaria nel gatto di origine sconosciuta. Malattia conosciuta anche come patologia delle basse vie urinarie (FLUTD, lower urinary tract disease) o sindrome urologica felina (FUS, feline urologic syndrome). La cistite idiopatica felina colpisce, secondo le stime, l’1% della popolazione di gatti.

Sintomi comuni sono l’urinare al di fuori della lettiera, un evidente sforzo nell’urinare o ancora sangue nelle urine.
Nonostante i molti anni di ricerca veterinaria, la causa della FIC rimane sconosciuta. I fattori che possono giocare un ruolo nello sviluppo della FIC includono virus, il tipo di alimentazione (diete a base di cibo secco con alto contenuto di minerali), lo stress, la costrizione in un ambiente troppo al chiuso, e fattori genetici (i gatti a pelo lungo, ad esempio, sembrano essere più comunemente interessati).
Per studiare la malattia sono stati compiuti diversi studi e ricerche.

Stipsi nel gatto

stipsi nel gattoLa costipazione nel gatto (stipsi) può indicare la scarsa frequenza, l’incompletezza o la difficoltà nella defecazione con passaggio di feci dure o secche. La costipazione è talvolta usata come sinonimo di stitichezza ostinata, che è la stipsi intrattabile quando la defecazione diventa impossibile. Può causare grande sofferenza e dolore.

Cause.

  • Fattori alimentari
  • Fattori ambientali
  • Farmaci
  • Defecazione dolorosa
  • Ostruzione meccanica
  • Malattie neurologiche
  • Malattie metaboliche ed endocrine

Polidipsia, ovvero quando il gatto beve eccessivamente

gatto che beve dal rubinettoIl termine polidipsia si riferisce ad una sete eccessiva manifestata da eccessiva assunzione di acqua, che a sua volta di solito porta a poliuria, che è la formazione e l’escrezione di un grande volume di urina. Polidipsia e poliuria sono i primi sintomi di numerose patologie nel gatto, tra cui:

  • Insufficienza renale
  • Diabete mellito
  • Iperattività della ghiandola tiroidea
  • Infezione uterina (piometra)
  • Malattie epatiche
  • Alti livelli di calcio nel sangue
  • Anomalie della ghiandola pituitaria
  • Incapacità dei tubuli del rene di riassorbire l’acqua correttamente (diabete insipido nefrogenico)

I gatti normalmente bevono circa 20-40 millilitri di acqua per chilo di peso corporeo al giorno. Ad esempio, un gatto che pesa 4 kg e mezzo berrà di norma circa due tazze e mezza al giorno. Questa quantità include l’acqua che viene assunta quando si mangia cibo umido. In condizioni ambientali normali, sforare da queste dosi seppur minimamente è già considerato polidipsia.

Guida ai sintomi da non ignorare nel gatto, parte due

sintomi gattoContinuiamo con la lista dei sintomi da non ignorare nel nostro gatto.

  1. Febbre. La febbre è definita come una temperatura corporea eccessivamente alta in seguito ad una risposta immunitaria dell’organismo. Si ritiene che la febbre sia un modo per combattere l’infezione. L’organismo ripristina l’area di controllo della temperatura del cervello per aumentare la temperatura corporea, probabilmente in risposta all’invasione di corpi estranei come batteri o virus. La temperatura normale dei gatti è 100,5-102,5 gradi Fahrenheit. Se il vostro gatto ha la temperatura più alta, chiamate il veterinario.

Guida ai sintomi da non ignorare nel gatto, parte uno

gatto dal veterinarioCi sono sintomi gravi che non dovrebbero mai essere ignorati nel gatto. Un sintomo è definito come un “qualsiasi eventuale problema che può indicare una malattia di base” e può essere il primo indizio per la presenza di una patologia che mette in pericolo di vita l’animale. Ecco una lista dei sintomi che non dovrebbero mai essere trascurati nei nostri amici a quattro zampe.

  1. Il gatto mangia meno o ha perso completamente l’appetito. L’anoressia è un termine usato per descrivere la situazione in cui un animale non vuole o non riesce a mangiare. Ci sono molte cause per la perdita di appetito ed essa è spesso il primo indizio di una malattia. Indipendentemente dalla causa, la perdita di appetito può avere gravi ripercussioni sulla salute di un animale se dura 24 ore o più. Gli animali giovani con meno di 6 mesi di età sono particolarmente esposti ai problemi causati dalla perdita di appetito. Esso è spesso uno dei primi sintomi di malattia nei gatti e può essere il primo indizio di un problema sottostante più grave.

Cani e gatti in cura dopo il trauma provocato dal terremoto a l’Aquila

canegatto

Un terremoto molto forte che, a distanza di un anno, ha lasciato ferite profonde in una regione intera, nel cuore degli abitanti e anche negli animali domestici che, alla fine di tutto, a causa della loro profonda sensibilità, hanno vissuto dei veri e propri momenti di panico, per i quali è stato necessario l’aiuto di esperti. Si, perchè quando accade qualche evento catastrofico, di loro non si parla mai, dando la precedenza agli uomini e dimenticandosi che sono delle creature indifese, dotate di forti sentimenti al pari, o forse di più, degli esseri umani. Come riportato nel sito dell’Ansa, forse i giorni peggiori sono stati i dieci successivi al sisma soprattutto per cani e gatti che, oltre, agli attimi di terrore, hanno scoperto cosa significa vivere in un luogo diverso dalla casa in cui erano abituati a stare, cambiare alimentazione e, nei casi più gravi, non rivedere mai più i loro padroni.Per fortuna un team di medici specializzato, è subito riuscito ad intervenire aiutandoli piano piano a riprendersi, con un percorso durato fino a maggio del 2009, ma con un occhio attento anche adesso.

Rogna sarcoptica nel gatto

scabbia gattoLa rogna sarcoptica (nota anche come scabbia) è una malattia altamente contagiosa causata da un microscopico acaro parassita denominato Sarcoptes scabiei, che colpisce sia gli animali che le persone. Questi acari invadono la pelle dei gatti adulti sani e dei gattini e creano una serie di problemi dermatologici. Gli esseri umani che sono esposti al contatto con gatti infestati possono esserne infettati a loro volta.
Ad esserne colpiti sono gatti di tutte le età, anche se la rogna sarcoptica è più comune negli animali giovani. Anche i gatti che vivono a stretto contatto con cani affetti possono sviluppare la malattia. L’acaro preferisce vivere tutta la vita sulla superficie della pelle, e non sopravvive a lungo al di fuori dell’organismo ospite.

Il sintomo distintivo della malattia è un prurito intenso che non risponde al trattamento sintomatico, il gatto si graffia e si morde. Ci possono essere anche papule ai margini delle orecchie, delle caviglie, alle ginocchia, al torace e all’addome. Queste lesioni possono essere generalizzate.
Altri sintomi possono includere perdita a chiazze di pelo, piaghe e croste.
I sintomi si pensa siano il risultato di una grave reazione allergica agli acari. Solo pochi acari possono provocare un prurito grave e generalizzato, che persiste a volte dopo la terapia a causa della componente allergica di questa malattia. Il periodo di incubazione (il tempo che trascorre fino quando si manifestano i primi sintomi clinici) può arrivare fino a 3 settimane dopo l’esposizione.
Se non trattate, le lesioni cutanee croniche sviluppano anche un aumento della pigmentazione, rughe e ispessimento della pelle, ulcerazioni. Infezioni batteriche secondarie sono comuni a causa dell’auto-trauma che si infligge il gatto mordendosi e graffiandosi la pelle.
Prurito e papule rosse sono comuni anche agli umani colpiti e si vedono su braccia, collo e giro vita. L’acaro della rogna sarcoptica dei gatti non si può riprodurre sulla cute umana, e le lesioni sugli esseri umani regrediscono spontaneamente nel giro di 12-14 giorni.

Infestazione di anchilostomatidi nel gatto

Infestazione di anchilostomatidi nel gatto fotoL’infestazione provocata dagli anchilostomatidi nel gatto è l’invasione (e la moltiplicazione) del piccolo intestino da parte di un parassita succhia-sangue (infestazione più comunemente conosciuta come vermi intestinali). L’Ancylostoma caninum è l’anchilostomatide più importante e diffuso. Esistono altre specie meno comuni.

L’infezione può essere acquisita prima della nascita o durante l’allattamento da parte di una gatta infetta. L’ingestione delle larve può a sua volta causare l’infezione. La larva può anche migrare attraverso la pelle.
L’infestazione di anchilostomatidi viene riscontrata più frequentemente nei gattini e nei gatti in età geriatrica o ancora in quelli affetti da patologie croniche. Non vi è predilizione di razza o sesso, anche se si diagnostica abbastanza comunemente nelle colonie feline o nei gattili.

Urolitiasi nel gatto

calcoli gattoL’urolitiasi si riferisce alla formazione di calcoli (uroliti) nelle vie urinarie. I calcoli si possono trovare in qualsiasi parte del tratto urinario, nei reni, nell’uretere o nella vescica, ma sono più comuni nella vescica.
I calcoli si formano a causa della sovrasaturazione delle urine con alcuni minerali. Diversi fattori possono contribuire a questa sovrasaturazione compreso un aumento delle concentrazioni di minerali specifici nelle urine, alterazioni del pH (acidità o alcalinità), l’urina altamente concentrata, presenza o assenza di stimolatori e inibitori della formazione di cristalli.

Diversi fattori possono contribuire allo sviluppo di urolitiasi. Questi includono:

  • Fattori genetici, come il metabolismo dell’urea alterato
  • Differenze nella composizione della dieta e nel consumo di acqua
  • Malattie metaboliche come l’alta concentrazione di calcio nel sangue derivante dall’iperattività delle ghiandole paratiroidali
  • Problemi congeniti come lo smistamento anormale del sangue dei vasi sanguigni intorno al fegato, che contribuisce alla formazione di calcoli urati
  • Infezioni batteriche delle vie urinarie (formazione di calcoli di struvite)

Immunodeficienza felina

fiv gattiIl virus dell’immunodeficienza felina (FIV) è un’infezione virale che attacca il sistema immunitario dei gatti. E’ anche conosciuta come sindrome da immunodeficienza acquisita felina (AIDS del gatto). L’immunodeficienza causata dal virus può scatenare una varietà di sintomi e patologie conseguenti, tra cui:

  • infezioni causate dal mal funzionamento del sistema immunitario
  • anemia
  • infezioni delle gengive e della bocca
  • cancro
  • malattie neurologiche

L’FIV è un retrovirus simile al virus dell’immunodeficienza umana (HIV noto come AIDS). L’FIV non è contagioso per le persone, tuttavia si ha una diffusione della malattia infettiva da gatto a gatto, soprattutto se ci si morde e graffia le ferite. L’FIV è stata identificata nel latte materno e può essere trasmessa dalla madre al cucciolo.
I gatti di sesso maschile che vivono all’aperto sembrano particolarmente predisposti a sviluppare la malattia.

L’asma bronchiale nel gatto

asma nei gattiL’asma è una malattia polmonare associata ad ostruzione delle vie respiratorie causata da improvviso restringimento dei bronchi. Nei gatti, l’asma può anche essere conosciuta come asma felina di origine allergica o bronchite allergica o ancora bronchite eosinofila.
I sintomi tipici sono difficoltà nella respirazione (dispnea) e tosse. Questi sintomi sono causati dalla costrizione spasmodica dei bronchi e da un aumento della produzione di secrezioni nei bronchi.

La causa dell’asma nei gatti non è ancora completamente nota. Generalmente viene attribuita ad una reazione di ipersensibilità verso alcuni allergeni. I sintomi possono variare di frequenza da sporadici a ricorrenti a costanti. In alcuni gatti la malattia sembra essere soltanto stagionale, mentre in altri gli attacchi sono ricorrenti e la progressione della malattia è inesorabile.
Alcuni gatti possono avere attacchi asintomatici che provocano l’ostruzione delle vie respiratorie, mentre altri gatti possono avere una tosse persistente tutti i giorni.