Incontinenza urinaria nel gatto: da cosa dipende? Iniziamo con lo specificare che si tratta di un disturbo che rende il micio incapace di gestire l’espletamento delle sue esigenze fisiologiche. In pratica il gatto non ha più il controllo volontario della minzione. In condizioni normali riesce a padroneggiare i nervi ed i muscoli della vescica ma quando diventa incontinente perde questa facoltà, con gli incidenti di percorso che potete facilmente immaginare. Dobbiamo però distinguere tra la minzione inappropriata e l’incontinenza. Nel primo caso il micio potrebbe trattenersi ma non lo fa, si tratta dunque di un disturbo comportamentale, delle cui cause abbiamo parlato spesso sulle pagine di Tuttozampe suggerendovi anche come intervenire in base alla differente motivazione che spinge l’animale a fare i bisognini fuori dalla lettiera.
Salute Gatti
Gatti, d’estate attenti alle candele alla citronella ed ai repellenti antizanzare
La salute dei nostri gatti è prioritaria in ogni stagione dell’anno ma ci sono alcuni periodi che andrebbero cerchiati in rosso sul calendario per quanto riguarda il numero di incidenti domestici e non che si registrano a spese dell’incolumità dei nostri a-mici. Pensiamo ad Halloween, ad esempio: tra scherzetti, anche di cattivo gusto legati alla superstizione sui gatti neri, e dolcetti al cioccolato, tossici per via della teobromina, bisogna tenere gli occhi ben aperti, pur senza scadere in un ingiustificato allarmismo. In generale tutte le festività ed i periodi di vacanza, con un via vai di estranei per casa, porte sempre aperte, sono mal tollerate dai nostri tuttozampe. D’estate, per quanto riguarda la sicurezza dei nostri felini domestici, sia in giardino che sul terrazzo piuttosto che in casa, bisogna prestare particolare attenzione ad ospiti indesiderati come pulci, zecche, zanzare oltre che ai malori dovuti al caldo.
Gatti: più a rischio incidenti?
Ci sono molti racconti intorno ai gatti e tra leggenda e realtà di sicuro si tratta di esseri viventi piuttosto distratti, per cui spesso inclini ad incidenti a loro danno. Per fortuna come si dice hanno molte vite e cadono sempre in piedi. Il mondo, da sempre, è pieno di racconti curiosi che sanno di miracoloso, in merito alla loro sopravvivenza anche dopo essere caduti da altezze notevoli o aver rischiato seriamente la vita.
Il gatto: quali sono le malattie che lo colpiscono?
Come avviene anche per gli esseri umani, pure gli animali e soprattutto gli amici a quattro zampe, spesso non vengono risparmiati dalle malattie e vivendo sempre più a contatto con l’uomo, è bene riconoscerne i sintomi in anticipo e portarli dal veterinario se necessario. Quasi tutti i disturbi del gatto, in particolare, sono molto noti e in buona parte dei casi curati con successo.
Caldo, come prevenire la disidratazione nel gatto
Il caldo improvviso di questi giorni ci ha colto un po’ impreparati, stringendoci improvvisamente in una morsa di afa ed aria torrida. L’aumento delle temperature così repentino porta con sé alcuni rischi specie per anziani, bambini, malati cronici, soggetti sensibili.
E i nostri amici animali? Sono in pericolo con l’arrivo delle calde, a volte troppo, giornate estive? Non se prendiamo le dovute precauzioni. Ieri abbiamo parlato di come evitare colpi di calore nei conigli. E spesso abbiamo ricordato come evitare i disagi del caldo ai cani.
Oggi parliamo invece del gatto, un tuttozampe particolarmente sveglio al punto che riesce da sé a trovarsi i punti più freschi della casa in cui riposare e ad evitare di fare troppa attività fisica nelle ore più torride. Un animale saggio, non c’è che dire.
Gruppi sanguigni nei cani
In veterianria è ormai sempre più frequente l’uso di trasfusioni sanguigne tra cani in caso di necessità: ma come si distinguono i gruppi tra i cani? Il sangue di un esemplare canino si differenzia dall’altro per la presenza, sulla superficie della piastrine, di una specifica proteina nota con la siglia di DEA (Dog Erythrocite Antigen). Il profilo Dea indica pertanto il gruppo sanguigno che differenzia cane con cane, e può essere stabilito con un semplice test eseguibile in qualunque ambulatorio veterinario.
I Dea individuati fino ad ora sono tredici e tutti differenti tra di loro, anche se i più importanti sono sei: ovviamente come accade per gli esseri umani, anche per i cani ci possono essere delle reazioni in caso di trasfuzioni tra Dea differenti. Ma esiste tra i nostri amici a quattro zampe la figura del donatore universale? In un certo senso possiamo dire di si: anzi, in alcune specie i donatori universali sono frequenti. Pare ad esempio che si tratti di una figura piuttosto usuale tra i levrieri.
Ma tutti i cani possono donare il proprio sangue per i loro simili? In tal caso la risposta è negativa, sono state individuate alcune caratteristiche che devono essere rispettate: ad esempio occorre una perfetta compatibilità immunologica tra donante e ricevente, inoltre il donatore non deve mai avere subito a sua volta delle trasfusioni e deve trattarsi di un animale in ottima salute.
I gatti e la strada: un rapporto non sempre felice
Si prova un brivido solo a parlarne, eppure quanti gatti muoiono ogni giorno per strada. Attenti, misteriosi e furbi in ogni occasione, non riescono proprio a fare attenzione alle auto in corsa e se la velocità è troppo sostenuta e chi si trova al volante non riesce a frenare in tempo, il felino difficilmente riuscirà a salvarsi. Si calcola che oggi ne muoiano di più a causa del traffico che per malattie serie e incurabili, anche perchè una buona parte di essi comunque viene allevata da padroni scrupolosi nei controlli dal veterinario.
Tuttavia, il micio è un essere indipendente che cerca sempre di essere libero per poi tornare a casa e durante le sue passeggiate o battute di caccia il pericolo è costantemente dietro l’angolo.
Le piante ed i veleni naturali, il Centro antiveleni di Milano lancia l’allarme
La natura ha pensato proprio a tutto, ci sono delle erbe curative che si trovano in natura ed altre che sono terribilmente dannose, a volte mortali, per i nostri amici quattro zampe. Dal Centro antiveleni di Milano arriva un serio allarme, ricevendo da tutto lo stivale “all’incirca un migliaio di richieste di consulenza telefonica” per sospetta intossicazione da veleni “verdi”, le piante velenose.
Cane tosato: il gatto non lo riconosce più
Chi di voi abita con un cane ed un gatto, sa bene quali sono le difficoltà della coabitazione: si tratta di due animali dalle abitudini differenti e dal diverso modo di vivere. Possono essere grandi amici e perfetti coinquilini, fino a quando non accadono eventi o modifiche tali da incrinare il loro rapporto. Prendo spunto da una vicenda persona per trattare un argomento di attualità: cosa succede quando cane e gatto non si riconoscono più?
Ad esempio uno dei due animali è stato fuori casa per diverso tempo, o ha assunto dei medicinali tali da modificare il suo odore, o ancora, il cane è stato sottoposto al taglio drastico del pelo ed ora il micio di casa è confuso. In tutti questi casi, e molti altri ancora, può accadere che uno dei due inquilini non riconosca più l’altro, a causa del cambio di odore o degli ormoni emanati.
Se accade una situazione di questo tipo occorre avere tanto pazienza: i due animali devono riabituarsi l’uno all’altra e non è detto che ci vogliano pochi giorni. Nei primi tempi il gatto può soffiare, aggredire, o anche solo ignorare il cane, fino a quando questi non torna al suo odore o al suo aspetto e l’amicizia trionfa nuovamente. Ovviamente analoga situazione si può verificare anche tra due gatti, sia che si tratti di fratelli o coinquilini da molto tempo.
Il gatto e l’aggressività
Quando avete avuto la gioia di incontrare per la prima volta il vostro amato gatto, lo avete preferito agli altri perchè era dolcissimo, bisognoso di coccole e particolarmente affezionato a voi, anche se non vi aveva mai incontrato in passato. Adesso pare che stia accadendo tutto il contrario. Si mostra totalmente distaccato e, addirittura, la sera quando rientrate non viene più semplicemente ad accogliervi felice, salutandovi. Quasi sempre, quindi, resta indifferente nella sua cuccia, quasi sordo ai richiami del padrone e, non di rado, sembra far di tutto per indispettirvi. Avete, persino notato che tende a nascondersi, come se volesse proprio evitare ogni contatto con il mondo esterno.
Dopo aver creduto, all’inizio che vi stavate sbagliando, adesso pensate proprio che c’è qualcosa che non va, ma cosa? E’ davvero il caso di preoccuparsi? Andiamo a valutare insieme quali potrebbero essere i motivi reali che lo hanno portato ad assumere tale atteggiamento perchè, del resto, gli animali lanciano spesso dei segnali che non sono casuali, ma non di rado non riescono ad essere percepiti.
Istoplasmosi nei gatti e nei cani
L’istoplasmosi è un’infezione che colpisce sia l’uomo che i cani e i gatti, così come gli altri animali domestici e gli animali selvatici. A provocare la malattia, che non è contagiosa, è un fungo.
Gli animali rimangono infettati a causa dell’inalazione di un fungo denominato Histoplasma capsulatum che si può trovare annidato nella polvere in ambienti chiusi come le grotte e che può causare un’infezione polmonare.
Nel caso specifico dell’istoplasmosi che colpisce i cani e i gatti, la ricerca veterinaria non ha ancora individuato in maniera chiara i fattori che predispongono alla malattia. Probabilmente, tra le cause principali che espongono maggiormente all’infezione, figura l’incapacità di un sistema immunitario ancora troppo immaturo per fronteggiare gli agenti infettivi nei gatti di giovane età oltre che un’esposizione eccessiva a grandi quantità di organismi patogeni.
Farmaci da umani agli animali? Assolutamente no
Chiunque possiede un pet conosce l‘ansia che viene quando lo vediamo star male, molte famiglie prese dell’agitazione volendo far star bene l’animaletto di casa il prima possibile si dirigono nel cassetto dei medicinali in bagno e decidono di usare i medicinali familiari facendo un errore gravissimo, vediamo perché.
Randagi: condizioni di vita difficili
Amici a quattro zampe: attenzione ai primi caldi
Se i vostri amici a quattro zampe vi sembrano forti e robusti, oltrer che in buona salute continuate a fare in modo che restino in questo modo il più a lungo possibile. In questo senso, non pensate che possano resistere ai repentini cambi di stagione o ai cambiamenti improvvisi senza nessuna conseguenza, perchè in fondo, soprattutto alcune razze sono tanto delicate e vanno protette.
L’ondata di caldo che è arrivata nei giorni scorsi e che comunque ha portato la primavera, ci fa pensare che la bella staigone è in arrivo e bisogna quindi fare attenzione in maniera maggiore agli animali da compagnia, affinchè possano vivere al meglio, amati e coccolati da una famiglia che li vuole bene.