Visite gratis dal veterinario per cani e gatti, a marzo torna la Stagione della Prevenzione

Veterinaio

Quando si parla di salute e qualità della vita dei tuttozampe, è bene sottolineare quanto la prevenzione sia importante anche per i nostri animali domestici, sia per aumentare le possibilità di guarigione dalle malattie, diagnosticate tempestivamente e quindi più curabili, sia per risparmiare su spese veterinarie impreviste ed evitare di ritrovarsi a convivere con cani e gatti malati cronici che devono assumere farmaci per tutta la durata della vita.

La crisi economica spesso porta a risparmiare sulle visite di controllo di Fido e Micio. Proprio per sopperire in parte a questa grave mancanza dei proprietari in difficoltà con le finanze riparte, anche quest’anno, e da oggi 1° Marzo, la Stagione della Prevenzione, giunta alla sua sesta edizione e sempre di grande successo.

A promuoverla la Hill’s Pet Nutrition in collaborazione con l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) e con il patrocinio della Federazione Nazionale Ordini Veterinari (FNOVI).

Fiori di Bach per animali, come sceglierli

Quando ci si comincia ad interessare ai rimedi naturali forse più famosi come i Fiori di Bach, la prima impressione è che siano tutti indispensabili sia per gli uomini che ancora di più per gli animali. Gli amici a quattro zampe, infatti, non potendo parlare spesso hanno difficoltà a comunicarci i loro stati d’animo e i sintomi più comuni, anche se un bravo padrone sa capire al volo quando c’è qualcosa che non va.

I criteri di scelta dei Fiori di Bach la cui efficacia è stata più volte confermata anche dai veterinari, dovrebbe basarsi certamente sulla priorità personale, ma tenere conto del “qui e ora” come fa ogni buon pet e, quindi, del problema del momento e di una cronologia temporale che risalga a ritroso al comportamento o alla situazione che possa aver interferito in modo così importante con il cane, il gatto o con qualunque altro fedele amico dell’uomo.

Animali e antibiotici

Per gli esseri umani e per gli animali, in linea di massima, moltissime  medicine e rimedi naturali sono uguali, perchè in un gran numero di casi si ammalano delle medesime patologie. Per cui le terapie di intervento, nel corso degli anni, sono diventate sempre più simili e con uno scopo ben preciso: combattere il disturbo nel più breve tempo possibile.

Questo perchè è una esperienza davvero poco sopportabile per tutti quella di sentire dolore e, inevitabilmente, quello che all’inizio è solo un sintomo, se non curato porta a sofferenze ben più grandi. Per non parlare degli aspetti psicosomatici, aumentati dallo stress, che possono moltiplicare i fastidi proprio dove, invece, non ci sarebbe nulla di così grave. Per tutto questo da tempo ci sono i medicinali, ma siamo sicuri che qualche volta non se ne possa fare a meno?

Rimedi naturali animali: Fiori Himalayani Enhancers

Cani, gatti e amici a quattro zampe: tutti gli animali domestici possono essere curati grazie ai rimedi naturali che, anzi, oggi vanno assai di moda perchè in molti si sono resi conto della necessità di aiutare il proprio pet senza riempirlo per forza di pesanti farmaci. In più di un caso è persino il veterinario a consigliarli, ma è chiaro che devono essere somministrati per qualche giorno in più prima di fare effetto, sempre seguendo i consigli di esperti del settore.

Qualcuno si affida, ad esempio, ai Fiori Himalayani Enhancers che sono stati scoperti nel 1990, da un naturalista e ricercatore australiano. Quest’ultimo si trovava per alcuni mesi proprio nei pressi dell’Himalaya ed era con un amico alla scoperta delle valli sacre e magiche dell’area quando ha compiuto una fondamentale scoperta. Cercava una spinta spirituale ed, invece, ha trovato il modo di aiutare gli altri con i Fiori Himalayani, tanto che abbandonò per questo l’idea di trasferirsi in India.

Cani, corretta guarigione di una ferita dopo un intervento chirurgico

Dopo aver subito un intervento chirurgico il cane solitamente torna a casa ed ha inizio la convalescenza, un periodo delicato in cui la funzione di noi proprietari è a dir poco di vitale importanza. Occorre somministrare i farmaci prescritti, monitorare lo stato di salute generale del nostro amico a quattro zampe, l’appetito, badare a che non faccia sforzi o si riapra la ferita, per questo è utile il collare di Elisabetta.

Tra le altre indicazioni fornite dal veterinario, c’è solitamente il monitoraggio della ferita. Ma come sapere se l’incisione sta guarendo normalmente o se ci sono segni sospetti di una qualche anomalia che vanno segnalati al medico?

Inizialmente, la pelle intorno alle lesione si gonfia e si arrossa e può anche mostrare segni di ammaccature. Nel corso del tempo, si forma una cicatrice e la ferita si rimargina. Le incisioni non infette in genere guariscono in 10-14 giorni e si forma una cicatrice permanente in circa 14-21 giorni.

Amici a quattro zampe e naturopatia

E’ vero, la cura di esseri umani e animali con rimedi naturali ultimamente si è molto diffusa e va “di moda”, ma è altrettanto sicuro che evitare pesanti farmaci e ritornare a prodotti erboristici con i medesimi effetti, anche se qualche volta più a lungo termine, non può che apportare benefici all’organismo. In questo senso, si comincia anche a  parlare di naturopatia, termine con il quale all’inizio si intendeva una guarigione senza ricorrere ai medicinali ed è indicata sia per il proprio pet che per le persone.

La naturopatia è, fondamentalmente, basata solo sull’uso degli elementi della Terra, come sole, acqua, luce, calore e così via dicendo.

Cani e malattie infettive

Tutti i cani, indipendentemente dalla razza, possono ammalarsi praticamente degli stessi disturbi che interessano l’uomo. Alcune malattie, però, sono specificatamente di tipo animale, ma ciò non toglie che possano pure essere trasmesse all’uomo proprio per lo stretto contatto che esiste tra le due specie. I primi segni sono piuttosto visibili anche a chi non è proprio esperto di animali. Si nota, infatti, immediatamente, la perdita di lucentezza del pelo, le orecchie perennemente cascanti, il rifiuto del cibo, problemi allo stomaco e, a volte, febbre alta.

La prima cosa da fare, ovviamente, è portarlo dal veterinario, in modo che possa fare una attenta verifica e, dopo una diagnosi accurata, prescrivere un giusto rimedio.

Fobie degli animali e ambiente

Un cucciolo di cane, gatto o di qualunque altra creatura che riesca ad interagire perfettamente con gli esseri umani, come un bambino, vive delle fasi importantissime per il suo sviluppo nei primi mesi di vita. Questo soprattutto dal punto di vista psicologico e psicosomatico.

Se una cattiva alimentazione può causare delle alterazioni anche profonde del suo comportamento e della crescita, una esistenza infelice e in condizioni non adatte può dare vita e vere e proprie fobie. Quante volte avete visto gatti che scappano terrorizzati o cani che tremano terribilmente alla vista di qualcuno? Questi sono solo degli esempi, ma i casi sono davvero molteplici.

Animali che vivono in città: vantaggi e pericoli

Cani e gatti sono più in pericolo perchè molto spesso si trovano a contatto con spazi aperti dove smog e inquinamento talvolta superano i limiti: tuttavia gli animali che vivono in città sono tutti a rischio salute se non possono contare su di un padrone previdente. Chi abita in campagna o comunque nelle periferie, lontano da automobili e traffico, invece, può contare  su una maggiore quantità di parchi e aree adatte alla quotidiana passeggiata degli amici a quattro zampe e, ancora, i ritmi di ogni giorno sono meno serrati e incalzanti.

Restando a contatto con un nucleo familiare assente per molte ore e stressato quando ci si riunisce, anche questa piccole creature da compagnia ne soffriranno, quindi attenzione al loro benessere dovunque sia la vostra residenza.

Dieta di primavera e consigli per i cani a pelo lungo

La primavera è un periodo di rinascita per la natura in generale e tra trionfo di fiori e alberi, anche gli uomini e gli animali cominciano a sentirsi meglio fisicamente e pure a livello interiore. I cani, in particolare, in tale stagione sono soggetti a cambiamenti che li rendono più adatti a sopportare i cicli stagionali. Quello più visibile è la “muta” , attraverso la quale si assiste ad una perdita di buona parte del pelo superfluo indispensabile invece in inverno per riscaldarli. Chi tiene questo fedele amico in un appartamento, sa quanto lavoro in più porterà la perdita continua di interi ciuffi di mantello che si spargono ovunque.

Per prima cosa, ovviamente, munitevi di una spazzola per cercare di limitare questo fastidioso ma indispensabile processo che interessa il vostro pet. Ripetete l’operazione frequentemente, almeno tre o quattro volte al giorno e ricordate che in tali settimane, bisogna prestare grande attenzione pure all’alimentazione.

Cani e gatti: aumentano le intolleranze alimentari

L’interazione degli uomini con gli animali domestici, decennio dopo decennio sempre più frequente, ha portato ad entrambi grandi benefici, ma anche qualche svantaggio. Se le persone vivono meglio e più felici con un pet che sa coccolarli e quest’ultimo riceve tutte le cure necessarie e cibo in quantità, è pur vero che non sempre i due mondi riescono a fondersi.

In particolare gli alimenti somministrati a cani e gatti, sempre più spesso di natura industriale e nemmeno lontanamente genuini e freschi, hanno causato un aumento incontrollato di allergie alimentari, verificate anche da una serie di studi e ricerche di valenta scientifica.

La dieta degli animali, infatti, è diventata scarsa, squilibrata e poco nutriente, senza contare pericolosi miscugli di croccantini e altri cibi che non di rado hanno degli insospettabili effetti tossici. Ovviamente si tratta di casi limite e questo non deve spaventare un buon padrone, ma controlli periodici e la scelta di seguire i consigli del veterinario in merito, si potrebbero rivelare vincenti.

Ansia del padrone negativa per gli animali

Un animale domestico, che sia un cane, un gatto, un cavallo, un coniglio e così via dicendo, come tutti gli esseri viventi, tende ad ammalarsi e richiede cure costanti e coccole continue.

Allevarlo, però, è un piacere e non un dovere e, soprattutto, non deve diventare fonte di ansia per il padrone, anche per evitare delle negative ripercussioni sul rapporto fra i due e per non rischiare che il cucciolo possa più facilmente contrarre delle malattie. E’ stato, infatti, ampiamente dimostrato che anche per un amico a quattro zampe, vivere in un ambiente sereno è fondamentale se si vogliono aumentare le sue aspettative di vita.

Animali da compagnia: attenzione al fumo passivo

C’è stato un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui non esisteva una corretta regolamentazione in merito alla tanto amata-odiata sigaretta che ancora è insostituibile per una larga fetta di italiani, giovani e non. Oggi, in tutti i locali pubblici è vietato accenderne una nel rispetto di chi ha perso o non ha mai avuto il “vizio” e non sono rari gli spazi appositi per fumatori. Nel delirio collettivo che porta spesso a notizie bomba, come vietare questo passatempo anche nella propria automobile se si portano in giro estranei, una cosa è certa: il fumo passivo non fa male soltanto agli uomini ma anche agli animali.

Se davanti ai più piccoli si intima agli amici e ai parenti invitati, di recarsi fuori, pure con la temperatura sotto zero, per evitare il rischio malattie per cani, gatti, conigli e così via dicendo le regole devono essere le stesse.

Crescita eccessiva delle gengive nel cane

Parliamo di salute dei cani, nello specifico delle gengive. Può capitare che il nostro amico a quattro zampe sviluppi a dismisura il tessuto gengivale. Si tratta di un disturbo noto sotto il nome di iperplasia gengivale che è caratterizzato dalla crescita eccessiva delle gengive che a sua volta comporta gonfiori abbastanza fastidiosi e dolore.
A volte può essere indicata anche come iperplasia parodontale fibromiostica.

L’iperplasia gengivale è più comune nei cani di taglia grande e negli esemplari di stazza gigante. L’ereditarietà è registrata soprattuto nel Boxer, nell’Alano, nel Collie, nel Doberman Pinscher e nel Dalmata.

Cause

  • Ereditarietà
  • Somministrazione cronica di farmaci, più comunemente difenilidantoina, nitrendipine, nifedipina e ciclosporina