Malattie cani, fattori di rischio la razza, l’età e la taglia

Ne parliamo spesso su Tuttozampe, di come la volontà di cercare una bellezza malata e di creare cani con determinate caratteristiche a gusto e consumo umano, abbia condotto molte razze a sviluppare malattie genetiche, problemi specifici legati alla particolare conformazione fisica e così via discorrendo.

Ogni razza di cane, anche volendo tralasciare la polemica sull’intervento dell’uomo, ha comunque delle patologie cui risulta più esposta e a rischio. Oltre che, ovviamente, disturbi cui va più soggetto l’animale in base alla taglia, all’età e ad altri fattori.

Un recente studio sulle malattie dei cani, pubblicato dalla rivista specializzata Journal of Veterinary Internal Medicine, ha analizzato i dati sulla causa della morte dei quattrozampe, raccolti nel registro del National Cancer Institute, un database contenente ben 74mila decessi registrati negli USA tra il 1984 ed il 2004.

Istoplasmosi nei gatti e nei cani

L’istoplasmosi è un’infezione che colpisce sia l’uomo che i cani e i gatti, così come gli altri animali domestici e gli animali selvatici. A provocare la malattia, che non è contagiosa, è un fungo.

Gli animali rimangono infettati a causa dell’inalazione di un fungo denominato Histoplasma capsulatum che si può trovare annidato nella polvere in ambienti chiusi come le grotte e che può causare un’infezione polmonare.

Nel caso specifico dell’istoplasmosi che colpisce i cani e i gatti, la ricerca veterinaria non ha ancora individuato in maniera chiara i fattori che predispongono alla malattia. Probabilmente, tra le cause principali che espongono maggiormente all’infezione, figura l’incapacità di un sistema immunitario ancora troppo immaturo per fronteggiare gli agenti infettivi nei gatti di giovane età oltre che un’esposizione eccessiva a grandi quantità di organismi patogeni.

Intossicazione da piante velenose nei cani

Se ne parla pochissimo, eppure è un problema che riguarda molti esemplari che possono essere aiutati o, meglio tenuti lontani dal pericolo, soprattutto se non sono selvatici ed hanno un padrone. Moltissimi cani da caccia, ogni anno, presentano delle intossizazioni da piante velenose e non sempre si risale al motivo del disturbo in brevissimo tempo.

Un buon cacciatore che si allontana lungo sentieri poco battuti con il proprio amico a quattro zampe, deve conoscere i vegetali spontanei e coltivati più pericolosi. Non è semplice dare la giusta rilevanza a tale eventualità, ma i dati parlano chiaro ed evidenziano una diffusione di eventi del genere molto più frequentemente di quanto ci si aspetterebbe. E’ inutile lasciarsi prendere dal panico e provare timore in ogni occasione, ma certo l’informazione in merito può davvero fare la differenza. Ancora, diventa fondamentale conoscere le abitudini del proprio cane e le caratteristiche di tutte quelle piante che possono risultare tossiche o pericolose per gli animali. Questo vale per quelle da appartamento, selvatiche, spontanee e da giardino.

Farmaci da umani agli animali? Assolutamente no

Medicine cani

Chiunque possiede un pet conosce l‘ansia che viene quando lo vediamo star male, molte famiglie prese dell’agitazione volendo far star bene l’animaletto di casa il prima possibile si dirigono nel cassetto dei medicinali in bagno e decidono di usare i medicinali familiari facendo un errore gravissimo, vediamo perché.

Avvelenamento cani, consigli per la prevenzione I

leishmaniosi

Con la bella stagione è bello portare i nostri cani a passeggio, e lasciarli correre nelle campagne assolate: ma il rischio di avvelenamento è sempre alla porta, sono troppi coloro che ancora nascondo bocconi avvelenati, celati sotto forma di salsiccia o polpettine. Come fare per evitare che i nostri animali li ingeriscano?

Il cane è un curioso e vorace assaggiatore, molte sostanze lo attirano, soprattutto se si tratta di un cucciolo: il gatto, pur essendo un animale molto più diffidente, è di difficile controllo, soprattutto se si tratta di gatti che vivono all’interno di colonie feline. Se possedete un cucciolo sin dall’inizio dovrete educarlo a mangiare solo quello che siete voi ad offrirgli: insegnategli a sedersi prima di mangiare e a non cominciare il pasto se non dietro ad un ordine preciso.

Se il vostro cane è già adulto l’educazione può risultare più difficile ma il cane può imparare cose nuove e fare proprie nuove abitudini. La prevenzione dall’avvelenamento è praticabile unicamente con l’adozione della museruola: può però rivelarsi l’unica salvezza per il vostro amico a quattro zampe, soprattutto quando scorrazza libero per campi o zone poco conosciute.

Primavera: zanzare in agguato

Con la bella stagione tornano le passeggiate nei parchi con i nostri amici a quattro zampe e le giornate all’aperto, e purtroppo tornano anche le zanzare, vettori di una delle malattie piu’ temute da cani e gatti: la filariosi. Dei piccoli accorgimento possono tuttavia salvare i nostri amici a quattro zampe e consentirci di godere in tutta tranquillità delle prime giornate di sole. Il professor Claudio Genchi, ordinario di Malattie parassitarie, Facolta’ di Medicina Veterinaria, Universita’ degli Studi di Milano, spiega:

La prevenzione della filariosi non si basa sull’impiego di vaccini, come di norma avviene nel caso di malattie infettive, ma sull’utilizzo di farmaci efficaci contro le forme giovanili del parassita trasmesse dalle zanzare. La somministrazione del farmaco è diretta a uccidere le larve trasmesse nei trenta-quaranta giorni antecedenti il trattamento e che non hanno ancora iniziato la migrazione dal punto dove sono state depositate dal vettore infetto verso il polmone e il cuore.

Si tratta quindi di un trattamento retroattivo, da ripetere ogni 30 giorni per tutta la durata del periodo a rischio di trasmissione, in modo da inibire lo sviluppo ad adulto delle larve.

Randagi: condizioni di vita difficili

Forse mai come adesso per i cani randagi la vita è stata così complessa. In realtà non sono soltanto agenti esterni come il freddo, la fame e le malattie a gravare sulla tranquilla esistenza degli amici a quattro zampe ma, soprattutto, neanche a dirsi, gli esseri umani. Quegli stessi individui che chiedono coccole e affetto incondizionato, senza poi essere in grado di ricambiare.A cominciare dalla Spagna dove ci sono ancora le “perreras”, cioè “canili”, si fa per dire, dove cani e gatti vengono sistemati in attesa di essere soppressi in un vero e proprio inferno sulla terra.
La detenzione dura circa dieci giorni se sono gli stessi proprietari a richiederne un simile intervento, altrimenti non è raro che possano morire di fame in condizioni incredibili. Accatastati l’uno sull’altro, sembrano indistinguibili rifiuti gettati in strada e non meravigliose creature che meriterebbero ben altro dalla loro esistenza.

Amici a quattro zampe: attenzione ai primi caldi

Se i vostri amici a quattro zampe vi sembrano forti e robusti, oltrer che in buona salute continuate a fare in modo che restino in questo modo il più a lungo possibile. In questo senso, non pensate che possano resistere ai repentini cambi di stagione o ai cambiamenti improvvisi senza nessuna conseguenza, perchè in fondo, soprattutto alcune razze sono tanto delicate e vanno protette.

L’ondata di caldo che è arrivata nei giorni scorsi e che comunque ha portato la primavera, ci fa pensare che la bella staigone è in arrivo e bisogna quindi fare attenzione in maniera maggiore agli animali da compagnia, affinchè possano vivere al meglio, amati e coccolati da una famiglia che li vuole bene.

Cani e gatti a dieta

Gli amici a quattro zampe, con qualche piccola differenza, in pratica, mostrano gli stessi problemi degli esseri umani e non vengono risparmiati, oltre che dalle malattie, pure dai problemi di linea. A tutte le età e in ogni condizione, è il caso di tenere sotto controllo il peso sia nei cani che nei gatti. Se, poi, l’età è piuttosto avanzata è ancora più necessario controllare la dieta e verificare che sia tutto a posto.

Il sovrappeso, si sa, può favorire tutta una serie di patologie anche gravi, come la comparsa di problemi cardiaci e malattie cardiovascolari, come il colesterolo e il diabete. Se, ancora, il pet ha problemi di artrosi da sempre, un peso nella norma può favorire la buona salute perchè non va a gravare sulle articolazioni. Insomma forma fisica perfetta e prospettive di vita diverse, coincidono perfettamente.

Esami di routine: importanti per cani e gatti

Per gli animali è molto importante fare degli esami di routine periodici, proprio come per gli esseri umani. Il padrone, quindi, parlandone anche con il veterinario deve scegliere il momento migliore, magari ogni anno e controllare che tutto sia a posto e che  il cucciolo sia in piena salute. E’ piuttosto importante prendersi cura dei propri amici a quattro zampe anche in questo modo, in particolare dopo che hanno superato il primo anno di vita e non bisogna risparmiare su questo aspetto che può essere in grado di aumentare sensibilmente le sue aspettative di vita.

La prima volta è meglio cominciare in inverno ad interessarsi a tale aspetto con un prelievo di sangue che possa escludere la leshmania, trasmessa dalla puntura di flebotomi, un tipo di zanzara infetta. Lo stesso vale per la ehlichia che è causata dalle zecche.

Orecchie amici a quattro zampe: come tenerle pulite

L’igiene di routine di un amico a quattro zampe che vive tra le quattro pareti domestiche è estremamente importante ed è compito di un buon padrone prendersene cura. Tuttavia non sono pochi coloro che si rivolgono al veterinario, per paura di sbagliare qualcosa. Se non vi sentite sicuri fate anche bene, ma sarà lui stesso a consigliarvi come controllare questa parte tanto delicata nei cuccioli ma anche negli adulti che riguarda le orecchie.

Tenuto conto del fatto che vanno spesso tenute sotto osservazione, ricordate che le orecchie sane di un cane o di un gatto si vedono subito. Avranno, infatti, un bel colore rosa, grigio-rosa e non emaneranno, ovviamente, cattivi odori come capita se qualcosa non va. Se questo quadro non corrisponde al vostro pet, non allarmatevi potrebbe trattarsi di una semplice infiammazione che un esperto del settore animale qualificato potrà curare in breve tempo. L’importante è accorgersene.

Cosa fare se il cane respira male

Cane osserva

Di sindrome del cane brachicefalo abbiamo già parlato sulle pagine di Tuttozampe. Torniamo sull’argomento perché è intervenuta, a fare chiarezza, la dottoressa Daniela Mignacca, direttore della Clinica veterinaria Romasud, in un’intervista rilasciata all’Adnkronos, riportata da Il Tempo.

Il problema del respiro ansimante, simile al russare degli umani, colpisce in particolar modo alcune razze a muso schiacciato, come i Bulldog, i Carlini, i Pechinesi, i Boxer e gli Shih-tzu.

Questi animali con le prime vie respiratorie ed il palato deformati, il cranio corto, spiega la Mignacca, sono costretti a vivere con un filo d’aria. I proprietari non devono sottovalutare questo disturbo, considerandolo un difetto buffo, ma essere consapevoli che si può intervenire per migliorare la qualità della vita dell’animale, prevenendo disturbi respiratori e digestivi e rischi più seri come la sincope nelle giornate più torride.

Animali: come raccogliere le urine da analizzare

Se il vostro amico a quattro zampe, magari di taglia medio-piccola vi sembra non sia in perfetta salute e comunque volete effettuare per lui dei controlli stagionali, dovrete raccogliere le sue urine. Operazione non facile nella maggior parte dei casi e magari siete già pronti a rincorrerlo ovunque, a seguirlo aspettando che decida di soddisfare i suoi bisogni fisiologici e a prendere qualche eventuale morso o graffio. Eppure potreste anche riuscire nell’impresa senza tutte queste conseguenze spiacevoli e senza ricorrere alla fine, all’aiuto del veterinario.

Se ci pensate bene, in effetti, in campo animale non si sono fatti passi avanti in questo senso e, diversamente di quanto avviene per l’uomo, non esiste un sistema apposito in commercio. Bisognerebbe tra l’altro pensare ad un metodo semplice per l’acquisizione di tale elemento indispensabile ad una corretta diagnosi di eventuali disturbi del pet. Forse, però, la soluzione alternativa, ultimamente è arrivata, almeno per il gatto e potete sfruttarla: acquistate il kit che dovreste trovare con facilità, ma lo stesso non vale per il cane.

Proteggere gli occhi che lacrimano troppo negli animali

Un animale e, ancora di più un amico a quattro zampe, potrebbe presentare il problema della lacrimazione eccessiva. Il buon padrone deve tenere d’occhio questo fenomeno e dare una controllatina spesso a tale parte del corpo del proprio cucciolo o esemplare adulto. A volte a mostrare sofferenza maggiore è solo uno dei due lati, in altri casi entrambi, peggio ancora gli occhi possono arrossarsi sempre di più e, in tal caso, è meglio rivolgersi prima possibile ad un veterinario.

Certo, non è il caso di lasciarsi prendere dal panico, ma nemmeno di trascurare una situazione che a lungo andare potrebbe nascondere o provocare una patologia ben più seria.