D’estate cani e gatti possono soffrire molto per il caldo intenso che sentono maggiormente nelle ore comprese tra le 11 del mattino e le 16: in questi orari infatti l’afa si fa sentire maggiormente e i nostri amici pelosini appaiono apatici e stanchi. I cani e gatti, non va dimenticato, soffrono il caldo a causa di pelo e sottopelo, in più non avendo ghiandole sudoripare su tutto il corpo non possono disperdere il calore attraverso la sudorazione, ma possono solo servirsi della lingue per regolare la propria temperatura corporea.
Salute Cani
Cane con l’alitosi? Ecco lo spray per combatterla!
Problemi con l’alito del proprio cane? Non riuscite neppure a stargli vicino quando sbadiglia? Avete provato a cambiare alimentazione ma non funziona? Beh sappiate che in commercio esiste Dentalpet spray, uno spray contro l’alitosi del cane. Si tratta di una novità made in USA, un colluttorio, specifico per cani e gatti, che va spruzzato direttamente sui denti e le gengive del vostro amico a quattro zampe: dopo averlo trattato con questo spray il vostro amico peloso dovrebbe avere un alito a prova di bacio!
Il cane e il tartaro: prevenzione e rimedi
Qual è uno dei problemi gengivali che assillano moltissimo gli uomini e anche gli animali? Ovviamente il tartaro, che per le persone si può combattere con l’estrema pulizia e visite ravvicinate dal dentista, anche perchè a lungo andare può causare danni ai denti pure ben più gravi, addirittura provocarne la caduta. Lo stesso vale per gli amici a quattro zampe, soprattutto per i cani. Vediamo nello specifico come agire e come prevenire tale disturbo:
Fare il bagno al cane
Il bagnetto al proprio cane è un gesto che, soprattutto in estate, assicura pulizia, igiene e toglie l’odore tipico dei quattro zampe, che hanno conservato durante tutto l’inverno: inoltre lavare il cane assicura freschezza allo stesso e permette di lavare via un pò del pelo che in questi mesi si è rinnovato. Non esistono regole precise per la frequenza con cui lavare l’animale ma se l’animale vive in casa e se è di razze con una forte produzione di sebo è opportuno che lo si faccia all’incirca ogni due mesi. Ma come fare per lavare correttamente il nostro amico a quattro zampe?
Cani: no ai puntatori laser
Continuano ad aumentare le segnalazioni ad AIDAA (sigla dell’Associazione italiana difesa Animali ed Ambiente) in relazione a cani torturati durante la notte con i puntatori laser. Dall’ultima segnalazione del mese di marzo scorso, in cui le denunce si aggiravano all’incirca su 235 casi, oggi le segnalazioni sono circa 600: praticamente più che raddoppiate.
Il puntatore laser viene utilizzato dalle persone di notte, contro cani che abbaiano o disturbano il sonno altrui: le segnalazioni che giugnono ad Aidaa sono quelle relative a cani irrequieti che continuano ad abbaiare di notte all’interno di vicinati o condomini. Le persone usando il laser per infastidire o spaventare il cane durante la notte: tuttavia il laser non tranquillizza afffatto o spaventa il cane, m al contrario lo innervosisce e lo induce ad abbaiare di più.
Gran parte delle segnalazioni proviene dal centro nord: 77 casi a Venezia, 68 a Milano e 43 a Roma. Nella maggior parte dei casi i responsabili sono i vicini adulti che cercano di risolvere da soli i problemi con i cani dei vicini. Purtroppo il dato preoccupante è che anche i ragazzi stanno prendendo questa brutta abitudine: utilizzano il puntatore per infastidire i cani, per divertirsi a modo loro, in danno ai poveri quattro zampe.
La protezione solare per gli animali
L’estate è sinonimo di sole: mare, passeggiate, vacanze. Tuttavia un’eccessiva esposizione ai raggi solari può avere effetti dannosi sulla cute, non solo degli uomini ma anche degli animali, cani e gatti in primis. Quando ci si espone troppo a lungo, soprattutto senza una protezione adeguata, si possono verificare eritemi, scottature, danni agli occhi, tumori cutanei e invecchiamento cutaneo. Ma cosa accade ai nostri amici a quattro zampe?
Gli animali maggiormente a rischio sono quelli a pelo corto e di colore chiaro, con cute rosa: ma anche gli altri cani con caratteristiche differenti devono essere protetti, in quanto hanno zone prive di pelo che necessitano di attenzioni, come il tartufo, la bocca, l’addome e le oecchie. Ricordiamo infatti che la pelle dei cani e gatti è più sottile di quella umana, pertanto le radiazioni solari raggiungono più facilmente gli strati del derma.
L’esposizione prolungata può provocare da un lato scottature, dermatiti solari (sul naso, le orecchie, con pelle arrossata e recca, oppure nei casi più gravi possono verificarsi ulcere e croste), tumori cutanei (esattamente come accade agli uomini), sistema immunitario alterato (a causa delle radiazioni USB).
Salute e igiene orale del cane
Gli studi di settore indicano che l’80% dei cani ed il 74% dei gati sopra i tre anni di età ha problemi di bocca e denti: gli animali,proprio come acade per noi umani, soffrono sempre più spesso di problemi dentali, soprattutto i cani di piccola taglia e i toy. Peccato che spesso dedichiamo poca attenzione all’igiene orale dei nostri amici a quattro zampe: solo un terzo degli animali affetti da problemi dentari riceve le adguate cure.
Bisogna educare i cani all’igiene orale fin da piccoli, soprattutto quando spuntano i denti definitivi: nel cucciolo i denti chimati da ltte spuntano dalla terza alla sesta settimana e sono circa ventotto. A partire dal terzo mese spuntano invece i quarantadue denti definitivi, prima gli incisivi poi i molari. Occorre abituare il cane da un lato ad usare spazzolino e prodotti specifici per loro, dall’altra a tollerare il veterinario.
Infatti per contrastare tartaro e malattie gengivali, meglio pulire i denti periodicamente, con detartrasi e lucidature e quotidianamente con spazzolini loro dedicati e dentifrici: proteggere le gengive dei nostri amici co gel specifici è importante, in quanto proprio i batteri della placca potrebbero dare vita a gengiviti, che potrebbero causare complicazioni ulteriori.
Cani in vacanza, occhio alle allergie alimentari
Cani in vacanza, con l’arrivo dell’estate: quali i rischi? Passeremo in rassegna, nel nostro speciale, i principali pericoli in agguato per il nostro tuttozampe durante i mesi estivi, quando ci si sposta nei luoghi di villeggiatura, in montagna piuttosto che al mare, e si praticano più attività all’aria aperta in compagnia di Fido.
Innanzitutto non bisogna mai farsi prendere dall’ansia. I rischi ci sono ma alcune situazioni potrebbero anche non verificarsi mai. Meglio rilassarsi senza aspettarsi il peggio ma essere comunque consapevoli di saperlo affrontare. Abbiamo già parlato di disidratazione e colpo di calore nel cane, di come prevenirli e di come intervenire nel caso sia troppo tardi, al fine di arginare i danni e gli effetti collaterali sull’organismo.
Oggi trattiamo di allergie alimentari, reazioni scatenate da intolleranze ad alcuni cibi, evenienze più probabili nel periodo estivo, ed in generale in vacanza, e vedremo perché.
Cani: attenzione ai colpi di calore
L’estate pare proprio essere arrivata, seppur con un pò di anticipo rispetto al calendario: le temperature sono superiori alla media e il solleone pare proprio non diminuire. Soprattutto nella tarda mattinata e ore pomeridiane, occorre fare attenzione ai nostri amici a quattro zampe, che, come noi, possono soffrire per questo caldo improvviso.
In particolare fate attenzione ai così detti colpi di calore: i cani non sono in grado di espellere il calore eccessivo con la traspirazione del corpo (come accede invece a noi umani sudando) e cercano di mantenere la giusta temperatura aumentando la frequenza respiratoria e utilizzando la lingua per raffreddare il corpo. Per tale ragione occorre evitare di lasciare il cane in una macchina chiusa e parcheggiata al sole (anche se con il finestrino aperto, l’aria che circola sarebbe comunque insufficiente) o sottoporlo a sforzi fisici prolungati nelle ore centrali della giornata: tali comportamenti sono molto dannosi, e potrebbero anche rivelarsi letali per il vostro pelosino.
Come riconoscere un colpo di calore? Se notate nel cane affanno respiratorio, letargia, instabilità motoria, intervenite per riportare gradualmente la temperatura corporea a livelli normali. Come fare? Bagnate un panno con acqua fredda e posatelo sul corpo del cane, in tale modo l’acqua dovrebbe evaporare sottraendo calore al cane (evitate ghiaccio o sostanze troppo fredde che potrebbero causare reazioni contrarie).
Le piante ed i veleni naturali, il Centro antiveleni di Milano lancia l’allarme
La natura ha pensato proprio a tutto, ci sono delle erbe curative che si trovano in natura ed altre che sono terribilmente dannose, a volte mortali, per i nostri amici quattro zampe. Dal Centro antiveleni di Milano arriva un serio allarme, ricevendo da tutto lo stivale “all’incirca un migliaio di richieste di consulenza telefonica” per sospetta intossicazione da veleni “verdi”, le piante velenose.
Cane muore di caldo: Enpa parte civile al processo
No, non si può morire così per incuria e distrazione di un padrone che tra l’altro dovrebbe amare il proprio esemplare e mettere i suoi bisogni al pari di quelli dei figli. Una donna, invece, ha lasciato morire di caldo il suo amico a quattro zampe qualche tempo fa. Un errore davvero imperdonabile, visto che lo ha lasciato chiuso al sole dentro l’auto.
Diciamo che è un classico, peccato che come avviene anche per gli esseri umani restare imbottigliato con moltissimi gradi all’ora più calda può essere fatale per tutti gli esseri viventi. Ora scende in campo anche l’Enpa.
Cani: kit pronto soccorso da portare in caso di necessità
Se è vero che quando si alleva un animale, l’ansia non serve e anzi è solo in grado di mettere in agitazione il proprio amico a quattro zampe, è altrettanto sicuro che, se organizzate dei viaggi fuori porta, conservare in una borsa a parte un piccolo kit di pronto soccorso per il vostro pet non può che rendervi un padrone previdente. Lo lascerete a portata di mano e lo userete solo in caso di bisogno per il vostro cucciolo o per quello di qualcun altro essere vivente in difficoltà.
Tuttavia, è lecito chiedersi: quando si parte con questo simpatico componente della famiglia, cosa è davvero il caso di portare per non apparire veramente esagerati? Niente paura vi consigliamo noi cosa mettere da parte per essere sempre pronti per il vostro amico più fedele in ogni momento:
Cane tosato: il gatto non lo riconosce più
Chi di voi abita con un cane ed un gatto, sa bene quali sono le difficoltà della coabitazione: si tratta di due animali dalle abitudini differenti e dal diverso modo di vivere. Possono essere grandi amici e perfetti coinquilini, fino a quando non accadono eventi o modifiche tali da incrinare il loro rapporto. Prendo spunto da una vicenda persona per trattare un argomento di attualità: cosa succede quando cane e gatto non si riconoscono più?
Ad esempio uno dei due animali è stato fuori casa per diverso tempo, o ha assunto dei medicinali tali da modificare il suo odore, o ancora, il cane è stato sottoposto al taglio drastico del pelo ed ora il micio di casa è confuso. In tutti questi casi, e molti altri ancora, può accadere che uno dei due inquilini non riconosca più l’altro, a causa del cambio di odore o degli ormoni emanati.
Se accade una situazione di questo tipo occorre avere tanto pazienza: i due animali devono riabituarsi l’uno all’altra e non è detto che ci vogliano pochi giorni. Nei primi tempi il gatto può soffiare, aggredire, o anche solo ignorare il cane, fino a quando questi non torna al suo odore o al suo aspetto e l’amicizia trionfa nuovamente. Ovviamente analoga situazione si può verificare anche tra due gatti, sia che si tratti di fratelli o coinquilini da molto tempo.
Disturbi urinari nel cane, quando preoccuparsi
Cari amici di Tuttozampe che avete consacrato il vostro cuore a Fido, oggi trattiamo di un disturbo molto diffuso tra i cani: le infezioni, le malattie ed in generale tutte le disfunzioni, più o meno gravi, che affliggono le vie urinarie del nostro cucciolo.
La vescica del cane, essendo un punto nevralgico e molto delicato, è purtroppo soggetta a diverse patologie. Dalle infezioni alla cistite ai calcoli a problemi infinitamente più seri come il cancro. Spesso, però, questi disturbi non vengono trattati in modo corretto, tenendo conto della gravità deilla malattia, del trattamento più appropriato a risolverlo e così via discorrendo.
Ecco perché è importante imparare a distinguere i sintomi spia dei diversi problemi, riconoscere le anomalie nel corretto funzionamento della vescica ed intervenire con i rimedi più indicati, che variano, in base alla natura del disturbo, da semplici prodotti naturali a terapie più aggressive.