Sport con cani: il flyball

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Il Flyball è uno sport cinofilo di squadra tra il cane ed il proprio padrone, nato in California negli anni settanta da Herbert Wagner: in Italia non è ancora particolarmente sviluppato. Si tratta di una vera e propria gara a staffetta dove quattro cani per squadra corrono effettuanto un percorso e seguendo una pallina.

Il flyball consiste in una successione di quattro salti che devono essere eseguiti dal cane fino ad arrivare ad una macchina che, tramite la pressione delle zampe del cane sulla pedana, lancia una pallina grande come quelle utilizzate per il tennis: il cane deve ripetere i quattro ostacoli nel senso opposto e portare la palla al padrone. Appena giunto a destinazione parte il secondo cane che deve ripetere il percorso allo stesso modo e così via per il terzo e il quarto cane.

Il percorso è formato da quattro salti posizionati a 3 m l’uno dall’altro, i salti devono essere alti 10 cm per i cani di taglia piccola, non meno di 22,6 cm per i cani di taglia media e 40,5 cm per i cani di grossa taglia. Il padrone dei cani in tutto questo percorso ha un ruolo rilevante in quanto deve incitare il proprio cane ad effettuare correttamente e velocemente il percorso: la tentazione per il cane di scappare o di rilassarsi una volta raggiunta la palla potrebbe essere forte, proprio per questo il flyball richiede una grandissima concentrazione.

Sport con cani: lo sleddog

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Oggi ci occupiamo di uno sport che è possibile svolgere con il proprio amico a quattro zampe: lo Sleddog. Il termine sleddog è di origine americana e deriva dalla fusione dei termini sled, slitta e dog, cane. In sostanza si tratta di una slitta trainata da una muta di cani con un conduttore, chiamato musher. Lo sleddog tempo fa, prima che vi fosse la diffusione delle motoslitte, era l’unico mezzo di locomozione per popolazioni dell’Europa Nordica come Eschimesi, Indiani Atabàskan e Nord America.

Oggi lo sleddog non è più un mezzo di trasporto ma uno sport dove si utilizzano soprattutto cani di razza Alaskan Husky, Siberian Husky o Groellandesi o Samoiedi, cani particolarmente robusti, capaci di percorrere anche duecento chilometri al giorno e che non temono il freddo pungente del Nord.

Le gare con le slitte trainate da cani risalgono agli inizi di questo secolo: la più famosa si chiama Iditarod e si svolge ogni anno a marzo un percorso di 1000 miglia in Alaska da Anchorage a Nome, con temperature che arrivano anche a -40°. Questa corsa è legata ad una gloriosa impresa compiuta negli anni venti dal cane Balto, ricordato come un eroe e del quale abbiamo parlato tempo fa.

Cani da valanga

I cani da valanga e da soccorso sono indispensabili per chi si trova coinvolto in

Un cimitero per ricordare gli animali

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Un piccolo amico a quattro zampe, vissuto con noi, nella nostra famiglia, con cui abbiamo condiviso gioie e dolori per molti anni, alla sua morte lascia certamente sofferenza ed un senso di vuoto che può apparire incolmabile: solitamente i padroni degli animali deceduti, dopo averne dato tempestiva notizia all’anagrafe canina, potevano o seppellire le carcasse in un luogo idoneo e predestinato (anche il giardino di casa) oppure decide di farli portare via dalle autorità ambientali locali. Ma ora i proprietari degli animali che lo desiderano possono seppellire i loro fedeli compagni in un luogo loro destinato: una sorta di cimitero per animali.

L’esperimento è partito dalla provincia di Cremona, in Lombardia, dove è sorto il primo cimitero comunale, per cani e gatti: la struttura è in fase di realizzazione e verrà completata e resa operativa già nel 2011. Qui sarà possibile portare e seppellire i propri animali, ma anche decidere di cremarli in un apposito forno, con prezzi assolutamente popolari ed accessibili a chiunque, rispetto a quanto richiesto oggi da ditte private, che già da anni offrono questo tipo di servizio.

Nel cimitero previsto a Cremona, sarà possibile altresì avere una lapide per il cane o il gatto, in cui mettere una fotografia, fiori e piccoli ricordi legati alla vita trascorsa insieme all’amico a quattro zampe. Il progetto prevede un prato all’inglese con piccole lapidi tutte uguali di marmo, e sarà altresì possibile seppellire anche altri animali diversi da cani e gatti.

Cani troppo belli con problemi di salute

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Cani troppo belli e soggetti a numerose malattie, in Inghilterra scatta l’allarme. Gli allevatori dovrebbero smettere di incrociare i cani che provengono dalle stesse famiglie, perchè questo crea gravi problemi nei cuccioli, innanzi tutto malformazioni (ad organi interni così come ben visibili esternamente), ma anche la probabilità di essere soggetti a determinate malattie, anche proprio quelle caratteristiche delle razze, probabilità che potrebbero essere evitate, o molto diminuite almeno, se si smettesse di lasciar accoppiare giovani cani consanguinei, alla ricerca del cane perfetto.

Gli scienziati britannici, giudati dal biologo Patrick Bateson hanno lanciato l’allarme e si sono rivolti a chi di dovere, in modo che le regolamentazioni degli standard possano impedire questa feroce ricerca del cane sempre più bello e sempre più perfetto esteticamente, questo per far sì che gli allevatori non cerchino in ogni modo di non perdere caratteristiche “rilevanti” di una certa famiglia canina cercando di riprodurle accoppiando i cani in ogni modo possibile (fratelli con sorelle, ma anche i cani genitori con la loro prole).

Strage di lupi in Svezia

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Negli ultimi anni i paesi europei più industrializzati hanno fatto moltissimi passi avanti per la tutela, il rispetto e la salvezza dei diritti degli animali: ma evidentemente tutto questo non è ancora sufficiente, anni di progressi sono spesso cancellati da politiche sbagliate che legittimano stragi ed azioni contrarie al buon senso.

La caccia di molte specie protette ed in via di estinzione è vietata in moltissimi paese europei, come ad esempio in Italia dove è bandita la caccia al lupo: tale animale, erroneo simbolo di violenza, solitario abitante di boschi montani, in Svezia invece purtroppo è cacciato. La Svezia, infatti dopo decide di anni di protezione delle specie, ha riaperto la caccia al lupo.

È palese come tale decisione sia in contrasto e violazione con le norme comunitarie che regolano la normativa della caccia e la tutela delle specie protette: il paese scandinavo ha fatto sapere che tale decisione di cacciare i lupi è dettata da ragioni di eccessività delle colonie di lupi, in quanto vi sarebbero troppi animali che popolano la penisola, costituendo un pericolo per la popolazione e le culture agricole.

Siete più cane o più gatto?

cani e gattiLo ammetto, sono gattofila, malgrado io abbia sempre avuto in casa sia cani che gatti, il fascino del misterioso felino dagli occhi verdi mi ha stregato sin da bambina. Non so resistere alla vista di un gattino. La propensione per i cani piuttosto che per i gatti ci dice qualcosa anche sulla nostra personalità. Da questa preferenza, infatti, un team di ricercatori guidato dallo psicologo Sam Gosling dell’Università del Texas ad Austin, ha ottenuto dei profili psicologici per gli amanti dei pets.

Gli studiosi hanno inviato un questionario online come parte di un più ampio studio sulla personalità denominato Gosling-Potter Personality Internet Project.
I circa 4.500 partecipanti hanno risposto alle domande che hanno misurato le loro inclinazioni di personalità in cinque settori: l’apertura mentale, la coscienziosità, l’estroversione, la gradevolezza, le nevrosi. Queste cinque dimensioni sono state esposte in precedenti ricerche per comprendere i tratti più salienti della personalità di ognuno. Essi hanno inoltre dovuto indicare la predilizione maggiore per i cani o per i gatti.

Un aiuto ai piccoli amici

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I mesi invernali sono difficili per i piccoli animali che non vanno in letargo, a causa del freddo e del cibo che scarseggia: un balcone o una terrazza possono diventare un ottimo punto di riferimento per tutti gli uccellini, i porcospini, gli scoiattoli in cerca di cibo e di un riparo. Questo permetterà inoltre di poter osservare da vicino i piccoli amici, le loro abitudini, senza che loro magari se ne accorgano.

Per aiutare questi animaletti basta davvero poco: ad esempio un po’ di pane spezzettato, qualche manciata di semi, granaglie o composti di insetti e bacche, frutta e verdura in generale sono molto graditi. L’importante è mettere il cibo in un luogo riparato dalla pioggia, in modo che umidità ed acqua non inzuppino tutto: l’ideale è una mangiatoia (ne esistono di piccole e graziose in commercio) anche da realizzare artigianalmente. Appena il cibo diventa molle o ammuffito sostituitelo immediatamente con del fresco, per evitare il proliferare di insetti e fastidi per i nostri ospiti.

Pensate anche ad una riserva di acqua, da lasciare ad esempio in un sottovaso, l’importante è che sia esposto al sole in mood che i giorni più freddi l’acqua non ghiacci, lasciando gli animali senza possibilità di bere. Ogni animale poi ha le sue preferenze in fatto di cibo: per gli scoiattoli si possono lasciare noci e noccioline, i ricci preferiscono invece mele, omogeneizzati di frutta, anche croccantini di carne. Evitate di fornire agli ospiti del vostro giardini latte o latticini che potrebbero creare problemi intestinali.

USA: tutto pronto per i soccorsi cinofili verso Haiti

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Dopo aver letto questo breve articolo su La Stampa, estratto da La Zampa, e con annessa fotogallery non potevo far altro che riportarlo qui e mostrarvi anche queste bellissime foto, visto che i nostri amici cani si dimostrano sempre indispensabili nella nostra vita, anche in momenti così estremamente difficili e apocalittici, purtroppo, come quando si parla di ciò che è successo ad Haiti.

Abbiamo sottolineato tante volte, rispetto ad alcune razze canine, le loro qualità speciali nell’aiuto degli esseri umani, ed ecco che anche quando si tratta di aiuti internazionali per chi subisce un disastro del genere che spuntano fuori i cani da soccorso, estremamente abili a ritrovare le persone sommerse sotto le macerie. Baxter, il Golden Retriever che La Zampa ci mostra in queste foto, ha una storia che rende il suo intervento ad Haiti ancora più speciale. Questo cagnolone fu infatti ritrovato randagio da una coppia californiana nel 2006.

Exotic shorthair, il gatto vincitore della mostra felina di Padova

Moro di Venezia

Lo scorso fine settimana si è tenuta l’Esposizione Internazionale Felina di Padova che ha decretato il gatto adulto più bello tra i 500 esemplari di razza pregiata presenti, ovvero Moro di Venezia, un gatto di razza exotic shorthair, di colore nero; Moro di Venezia non è stato l’unico a ricevere medaglie: il premio come miglior cucciolo se l’è aggiudicata un Persiano, mentre quella come miglior neutro un micio di razza Maine Coon. Dato che il vincitore principale è stato Moro di Venezia, vediamo insieme quali sono le caratteristiche della razza a cui appartiene, ovvero exotic shorthair.

L’exotic shorthair è una razza ottenuta dall’incrocio tra il Persiano e l’American shorthair; possiede la testa tonda e grande, con la fronte spaziosa, le orecchie piccole con la punta arrotondata e il naso corto; il corpo è grosso e tozzo, le zampe corte e la coda proporzionata al resto della fisionomia.

Questa razza di gatto è molto socievole e dolce, e si affeziona molto a tutta la famiglia e alla casa in cui abita; è un gatto tranquillo ma dal forte temperamento, ama uscire all’esterno ed è socievole con gli altri animali. L’exotic shorthair è il gatto perfetto per chi ama il carattere del Persiano, ma non ha tempo da dedicare alle cure del mantello a pelo lungo; è un gatto che sa andare d’accordo sia con le persone di una certa età, sia con i bambini, in quanto ama molto coccole e carezze.

Ginnastica pre parto per elefanti

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La vita degli animali selvatici, nati e cresciuti in cattività, è un argomento spinoso ed un grosso problema: queste specie infatti raggiungono bassi li velli di fertilità ed un desiderio di riproduzione limitato, che provoca sia un blocco riproduttivo sia una gestazione spesso difficile e rischiosa. Tutto il contrario degli obiettivi prefissati dagli zoo, di preservare le specie in via di estinzione attraverso una riproduzione spesso forzata. Per ovviare a tali due problemi, i gestori degli zoo di tutto il mondo si inventano di tutto!

Lo zoo di Amburgo si è preoccupato della salute delle elefantesse in dolce attesa: queste infatti, la cui gestazione è di circa 22 mesi, hanno grossi problemi che si manifestano al momento del parto e che spesso inducono il personale veterinario a ricorrere al cesareo. I feti infatti in cattività crescono troppo, il travaglio è spesso doloroso e molti nascituri restano incastrati tra l’utero e le pelvi. Per evitare tali morti premature, le elefantesse ad Amburgo vengono sottoposte ad una vera e propria ginnastica prenatale!

Camminate di circa 5-7 km giornalieri, movimento studiati che mirano a rafforzare la muscolatura e stretching per donare tonicità ai corpi lenti e massicci dei pachidermi: in tal modo le gestanti vengono mantenute in forma per i 22 mesi ed al momento del parto sarà possibile in molti casi evitare un taglio cesareo.

“I love my dog” stasera su Italia 1 si assegna il Collare d’Oro Friskies

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Stasera alle 21.00 sintonizziamoci tutti su Italia 1 per assistere a uno spettacolo in cui saranno protagonisti i nostri amici a quattro zampe, i loro padroni e il rapporto indissolubile che si crea all’interno di una relazione  speciale come quella cane-padrone. Stasera infatti, giovedì 14 gennaio, verrà assegnato il l’ambito premio della Friskies, il Collare d’Oro, durante la trasmissione I love my dog, presentata da Rossella Brescia insieme ai due simpatici comici Gianluca Impastato e Andrea Pucci.

Ai casting che si sono tenuti tra Roma e Milano si sono presentate centinaia di coppie cane-padrone, ma solo 6 coppie sono arrivate a questa finale e si sfideranno tra prove pratiche, tecniche, divertenti e giocose proprio per dimostrare alla giuria quanto il loro rapporto sia speciale e autentico. Il Collare d’Oro infatti non viene assegnato al cane più bello o a quello più bravo, questa non è una competizione di questo genere. La Friskies vuole andare a premiare la coppia, il cane così come il suo padrone, la loro unione forte e gioiosa, l’amore che provano uno per l’altro e che si rivela e si esplicita in queste prove che dimostreranno quanto il loro rapporto sia amorevole e corretto, intenso e profondo.

Storia di Joy: salvo per miracolo

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Joy è un dolcissimo cagnolino di pastore tedesco, affettuoso e spaventato: spaventato dalla crudeltà dell’uomo che ancora una volta è tornato a far del male agli animali. Siamo in Sicilia, a Caltanissetta: Joy una sera di qualche tempo fa viene colpito al muso da una fucilata, sparata a colpo ravvicinato. Troppo ravvicinato, forse meno di un metro.

Joy crolla a terra, con una lesione lacero contusa al muso, oltre al classico odore di bruciato e bruciature varie sparse vicino agli occhi. Fortunatamente Joy, dopo una chimata provvidenziale,  è stata trovata dai volontari di un’associazione per la tutela degli animali: si trovava a terra, sul ciglio della strada con il muso sanguinante. Nonostante la prognosi fosse riservata, Joy ce l’ha fatta a superare l’intervento di terapia chirurgica cui era stata sottoposta, per alleviare i dolori e per salvarle la vita!

Si è deciso di sedarlo per evitare altre atroci sofferenze mentre si procedeva a terapia di fluidi, esami del sangue per valutare il grado di emorragia e le condizioni generali, oltre ad una valutazione dei danni facciali: dopo un primo riposizionamento dei tessuti ossei (l’aria che espirava fuoriusciva dalla guancia), i veterinari hanno tentato di salvare l’occhio destro da una grave infezione

si legge sul sito dell’associazione Dogwelcome: questi hanno poi trasferito il cane a Milano per l’intervento maxilo facciale.

LAV, Lega Anti Vivisezione

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La LAV, Lega Anti Vivisezione, nasce nel 1977 con lo scopo di proteggere e affermare i diritti degli animali, abolire la vivisezione e difendere la biodiversità e l’ambiente, inoltre combattere la zoo mafia. La LAV si batte contro ogni forma di sfruttamento e violenza sugli animali, sull’ambiente, per il rispetto di ogni ecosistema, e in più  per il rispetto per il diritto alla vita che ogni essere vivente su questa terra merita (e che in più questa vita sia dignitosa e giusta e non ricca di dolore, di soprusi, maltrattamenti e sfruttamenti).

La LAV è la maggiore associazione antivivisezionista e animalista in Italia e una delle più importanti in Europa.

Ci sono sedi operative in ogni regione italiana, a cui è possibile rivolgersi per avere tutte le informazioni che si desidera avere, per conoscere l’operato e le azioni in corso.