
Dai primi giorni del mese si è attivata una curiosa ed importante missione di alcuni volontari in decine di regioni italiane: salvare la vita ai numerosi rospi che attraversano le nostre strade e che purtroppo, restano molte, troppe volte, uccisi dalle macchine. I rospisti, come sono stati definiti, si incontrano la sera, muniti di un’attrezzatura formata da torce, giubbotti alta visibilità e secchi nei quali riporre gli animali salvati.
Perlustrano le strade principali, aiutando rospi e rane a non finire schiacciati sotto le ruote delle pesanti macchine che sfrecciano veloci e che non si riuscirebbero a rendere conto della loro presenza sulla strada. Si stima che dal 2003, anno della prima operazione salva rospi, ad oggi, siano stati 170mila gli anfibi salvati dai volontari.
Gli anfibi sopra citati si svegliano in primavera, con i primi caldi sentono l’esigenza di ricercare stagni o fossi o luoghi in cui vi è acqua per deporre le uova: ma la ricerca dello stagno non è facile, soprattutto per gli animaletti che vivono ai confini delle grandi città e che devono fare i conti con l’attraversamento delle strade, operazione rischiosissima! Per aiutare gli anfibi ignari del pericolo entrano in scena i rospisti: camminano lungo le strade, prendono i rospi, li mettono in un secchio e li portano dall’altra parte della carreggiata o nei fossi dove potranno vivere felici.