L’animale più forte? Lo stercorario!

 

animale stercorario

Una curiosità che ci arriva direttamente dal mondo animale: pare infatti che l‘animale più forte sia lo stercorario, un piccolissimo insetto tipo scarabeo che, al contrario delle sue dimensione, è forzutissimo! Secondo uno studio britannico e australiano, pubblicato sulla rivista specializzata Proceedings of the Royal Society B, lo stercorario sarebbe in grado di sollevare oggetti che superano di ben 1141 il suo peso.

Una grandissima forza di sollevamento che forse non siamo in grado di visualizzare immediatamente: secondo lo studio infatti se un uomo avesse la stessa forza fisica di sollevamento  dimostarta dallo stercorario, sarebbe in grado di sollevare un elefante con un carico ulteriore di una tonnellata! Sembra incredibile, ma da cosa è data tutta questa forza?

Dagli studi effettuati emerge che la capacità di sollevamento di questo piccolo animaletto sarebbe data da ciò di cui si nutre: come noto lo stercorario si nutre di escrementi, che raccoglie durante il suo passaggio formando una palla continua dalla quale attinge nutrimento e nella quale depone le sue uova. E sarebbe proprio questa la chiave della sua forza: i minerali ed i nutrimenti contenuti negli escrementi altrui fornirebbero all’insetto  le energie necessarie.

Il cibo per gatti diventa ecologico

cibo per gatti ecologico

Dopo il clamore suscitato dalle dichiarazioni di alcuni esperti americani sul fatto che, a causa del sistema di produzione del cibo, un cane in famiglia inquinerebbe più di un SUV, è stato creato il Brick Pack, una confezione eco-compatibile per il cibo per gatti: insomma un ottimo compromesso tra ambiente e salute degli animali.

L’idea è stata del gruppo francese Royal Canin, specializzato nella produzione di alimenti per cani e gatti, che a fronte di tutte le polemiche relative all’inquinamento che producono le confezioni di cibi per animali ha ideato una soluzione rispettosa dell’ambienta.

Sequestrate 300 pellicce di procione di origine cinese

Procione

Ancora un caso di animali finiti nel mirino di uomini senza scrupoli, utilizzati soltanto per ottenere un guadagno di natura economica e privati del loro habitat naturale e del loro diritto a vivere liberi in mezzo alla natura. Questa volta, però, i procioni protagonisti della storia, chissà quanti in realtà, sono diventati oltre trecento pellicce e capi di abbigliamento che sono stati sequestrati dal Corpo Forestale durante una operazione coordinata dalla sezione investigativa Cites di Roma. Quest’ultima  costituisce un vero e proprio organo di difesa che riguarda la Convenzione sul controllo del commercio internazionale delle specie animali e vegetali selvatiche, minacciate di estinzione. I pezzi pronti alla vendita provenivano dalla Cina e stavano per essere immessi sul mercato.

Sambuca di Sicilia, è emergenza cani impiccati e torturati

caniUn luogo ameno in mezzo alla campagna, dove le grida silenzione degli animali torturati e seviziati, probabilmente, non potevano essere sentite da nessuno. Purtroppo non si tratta della trama di un film dell’orrore, ma di un fatto reale per quanto terribile che è accaduto a Sambuca di Sicilia, nell’agrigentino e, per la precisione, in una zona detta contrada Balata. Il raccapricciante ritrovamento è avvenuto all’interno di un pozzo e conteneva corpi di cani maltrattati forse quando erano ancora in vita e impiccati.

Il menù di Pasqua della Lav: no ad agnello e a uova di batteria

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In vista della preparazione del pranzo di Pasqua, la Lav, Lega Anti Vivisezione, invita tutti gli italiani a pensare ad un menù di festa che rispetti anche gli animali, e quindi raccomanda, di non portare in tavola uova di galline in batteria e arrosti a base di agnelli, capretti o altri animali.

A questo proposito, sabato 27 e domenica 28 marzo la Lav distribuirà la nuova Guida pratica alla scelta delle uova e il Menù di Pasqua a base di ricette vegetariane. La decisione dell’associazione di intervenire con dei consigli sul menù di Pasqua è dovuta al fatto che nei giorni che precedono la Pasqua, c’è un aumento della macellazione di ovini e caprini, soprattutto di agnelli.

Auguri a Sofia, elefante indiano che compie 40 anni!

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Domenica scorsa al Bioparco di Roma è stato festeggiato un lieto compleanno, quello di Sofia, un elefante asiatico femmina che ha compiuto ben 40 anni di vita! Per l’occasione è stata anche organizzata una bella festa, soprattutto dedicata ai bambini che hanno imparato a conoscere queste straordinarie e longeve creature, gli elefanti. In particolare ai bambini è stato mostrato il funzionamento della proboscide dell’elefante e delle sue orecchie grandissime, ed è stato anche permesso loro di dare da mangiare ai pachidermi insieme ai guardiani.

Il direttore generale della Fondazione Bioparco di Roma, Tullio Scotti a tutti gli intervenuti ha anche spiegato fenomeni tristemente noti come il bracconaggio, la riduzione degli habitat naturali, la biodiversità e il ruolo fondamentale dei parchi e dei giardini zoologici per la corretta conservazione delle specie a rischio estinzione.

Tali temi, di scottante attualità, sono importanti soprattutto in relazione al fatto che proprio in queste settimane nel Qatar si sta tenendo la conferenza dei paesi aderenti alla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate: in particolare il tema trattato è relativo alla nuova commercializzazione dell’avorio in paesi africani come la Tanzania.

Quali sono i cani più intelligenti?

cani più intelligentiAmici dei cani che del vostro fedele pet fate un vanto, ritrovandovi spesso ad elencare con gli amici tutte le prodezze di cui il vostro cucciolo è capace, oggi potreste avere un’ulteriore prova dell’effettiva intelligenza del vostro animale domestico. Recenti ricerche hanno appurato che il cane comprende fino a centocinquanta parole e che è in grado di contare fino a quattro o cinque, all’incirca.

E fin qui, niente di specifico, si parla del genere cane. Ma questi test hanno riguardato più di una razza canina e allora, dai dati raccolti, è stato facile risalire alle razze di cane più sveglie nell’eseguire gli ordini o con il punteggio più alto nei test di intelligenza. Il tutto per cercare di scoprire, tra tutte le razze di cani catalogate, quali siano le più intelligenti. E qui si scatenerà di sicuro la vanità di più di un proprietario, soprattutto se nella lista figura anche la razza del proprio di cane. Ma scommetto che siete curiosi. E allora non vi lascio troppo sulle spine. Procediamo.

Venezia: multa a chi nutre i piccioni

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Venezia, Piazza San marco, ogni giorno gremita di turisti che, tra una bellezza architettonica e l’altra, non perdono occasione per dare qualche pezzetto di pane ai piccioni che popolano la piazza: si tratta di un vero e proprio rito, divenuto irrinunciabile. O forse no. Nella città di Venezia infatti vige il divieto assoluto di dare da mangiare ai piccioni, pena una multa che può arrivare fino a 500 euro.

Il regolamento di igiene urbana veterinaria ha istituito una vera e propria lotta al volatile, reo di essere portatore di molte malattie, circa 60, tra le quali Salmonellosi, Criptococcosi, Istoplasmosi, Ornitosi, Aspergillosi, Candidosi, Clamidosi, Coccidiosi, Encefalite e Tubercolosi, trasmissibili sia all’uomo che agli animali domestici. Non è necessario il contatto diretto in quanto gli agenti atmosferici come il vento, i ventilatori o altro, possono trasportare la polvere infetta delle deiezioni negli appartamenti contaminando gli oggetti di uso quotidiano ed innescando i processi infettivi.

Tuttavia alcuni cittadini veneziani hanno deciso di opporsi al divieto chiedendo l’annullamento di alcuni passaggi del regolamento: è stato quindi depositato un ricorso straordinario al Capo dello Stato contro il Comune di Venezia, nella figura del sindaco Massimo Cacciari. Nel ricorso si specifica che i colombi sono divenuti ormai parte del patrimonio statale e che il controllo degli stessi deve avvenire con metodi naturali, per preservare la specie.

Animali rari, il commercio viaggia su internet

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Flora e fauna sono molto importanti per mantenere intatti i delicati equilibri che regolano la vita sulla Terra, ma moltissime specie sono tutt’oggi a rischio estinzione senza che venga fatto molto per evitare una totale scomparsa di buona parte delle specie, soprattutto quelle rare. Esiste un impegno concreto da parte delle associazioni in difesa della biodiversità, ma solo la forza comune di istituzioni e cittadini potrà portare a risultati positivi. Purtroppo, a peggiorare questo stato di cose è arrivato anche internet, di solito veicolo di importanti informazioni, ma in questo caso mezzo di trasporto sicuro e veloce per il commercio di esemplari rari. I controlli in rete, infatti, sono meno serrati ed è più facile che il tam tam delle notizie porti acquirenti in poche ore. Dati allarmanti, a questo proposito, sono stati forniti dal Cites, Convention on International trade in endangered species che è in corso a Doga, in Qatar.

La spedizione di animali

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In Italia è generalmente vietata la spedizione di animali vivi, per tutelare le esigenze e la salute degli stessi: tuttavia sono tanti i negozi online che si occupano della vendita di animali in tutta la penisola, animali che ovviamente vengono recapitati direttamente al domicilio dell’acquirente, o per posta o tramite il orriere. Come capire allora con quali modalità è possibile effettuare spedizioni di animali?

La normativa internazionale che regola la materia è quella della IATA, Internation Air Trasport Association, che intende rispettare la della salute ed il benessere degli animali spediti: in particolare nel caso della spedizione di pesci vivi, l’imballo avviene inserendo un terzo d’acqua in un sacchetto di plastica , due terzi di ossigeno ed il tutto deve essere chiuso ermeticamente.

I sacchetti vengono poi inseriti all’interno di scatole di polistirolo riportanti espressamente la dicitura Pesci Vivi, le quali devono proteggere il contenuto da sbalzi termici. Piccole quantità di pesci non possono poi essere spedite nel periodo invernale a causa delle temperature troppo rigide.

Save The Dogs Onlus contro il randagismo dei cani in Romania

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Triste primato per la Romania: è il primo paese europeo per numero di cani randagi: ben 2 milioni su 22 milioni di abitanti. A cercare di alleviare questo problema che non sembra avere soluzione, sono impegnati gli operatori della Onlus italiana Save the Dogs, che da quasi dieci anni lavorano nel Sud-Est del paese per cercare di alleviare il problema, utilizzando soprattutto il metodo della sterilizzazione, che tra l’altro, è l’unico considerato efficace dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sara Turetta, presidente di Save the Dogs spiega:

La gestione del problema in Romania purtroppo non è cambiata da due anni a questa parte. Sono pochissimi i comuni che hanno scelto di sterilizzare. La maggioranza continua a eliminare i cani con campagne di avvelenamento o con rastrellamenti che li portano nei canili pubblici da dove nessuno esce vivo. 

Lavatrice per cani

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Una simile notizia non poteva che provenire dal Giappone, paese sempre alla ricerca di stranezze sia per gli umani che per gli animali. L’ultima novità consiste in una specie di lavatrice creata apposta per i cani, per poterli lavare e strigliare senza sporcare il bagno di casa ma inserendo comodamente l’animale all’interno di una cestello del tutto simile a quello di una normale lavatrice.

Il prezzo per una pulizia completa del cani è di circa 10 dollari, e comprende una lavata di shampoo o di altra lozione per rendere il pelo morbido, phon e piega: l’addetta alla pulizia dell’animale non deve fare altro che far entrare il povero animale nella macchina e selezionare il programma desiderato. Dopo un’attesa di circa 30 minuti il cane potrà uscire dalla lavatrice, lavato, profumato e pettinato, pronto per essere riconsegnato al proprietario.

L’invenzione è stata presentata al Dog World, un supermercato per animali di Tokyo che per ora ha l’esclusiva della lavatrice per cani: gli stessi proprietari del negozio poi assicurano che il sistema è sicuro e non crea problemi al cane. Lo shampoo non irrita gli occhi, l’acqua ha una temperatura di 35 gradi, l’asciugatura è leggera e la lavatrice contiene al suo interno una percentuale di ozono che garantisce per il pelo dell’animale un ammorbidente naturale.

Gatta ci cova, domani Genova capitale delle gattare

gattiGatta ci cova…2 ovvero Tutti matti per i gatti. Un appuntamento imperdibile per i gattofili liguri, ma anche per chi è di passaggio a Genova, quello previsto per domani 23 marzo alle ore 15 e 30, presso Piazzale San Benigno, in Sala Chiamata del Porto.
Un dibattito che affronterà temi come i diritti degli animali, le colonie feline ed i gatti domestici. Interverranno Cristina Morelli, presidente dell’Osservatorio sugli animali della Regione Liguria e presidente regionale dei Verdi Liguria, e Edgar Meyer, presidente di Gaia Animali & Ambiente.

Oggetto principale dell’incontro saranno le colonie feline che popolano e spopolano nel capoluogo ligure. Forse non tutti sanno infatti che a Genova la figura della gattara è istituzionalizzata.