CSI Animali, una nuova serie su Animal Planet di Sky

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Ogni venerdì sera alle ore 21.00 su Animal Planet canale 422 di Sky va in onda CSI Animali, una nuovissima serie tv dove sulla scema del crimine i testimoni chiave per la risoluzione del mistero saranno degli animali! In CSI Animali non ci sono solo cani e gatti, ma anche testimoni come pesci e volatili, addirittura anche insetti: in ogni puntata poliziotti e scienziati al servizio della legge, oltre agli animalisti, spiegheranno come è stato possibile risolvere alcuni casi con il loro aiuto, spesso determinante.

Nella scorsa puntata è stata raccontata la storia del cane Chief: i suoi padroni sono stati uccisi a colpi di pistola al termine di una rapina presso un’abitazione privata, anche il cane è stato colpito ma fortunatamente solo ferito. I rapinatori killer però non sanno di essersi macchiati proprio con il sangue di Chief, che diventa il testimone chiave della vicenda: comparando i DNA dei maggiori indiziati gli scienziati trovano il riscontro che cercavano, e i due killer arrestati.

Oltre alla storia di Chief è stata anche raccontata quella del gatto Snowball, che grazie ai suoi peli lasciati sui vestiti dell’assassino della sua padrona, ha fatto incastrare il colpevole: le prove si possono trovare nei luoghi più impensati, lo sanno bene gli investigatori americani che di fronte a casi di omicidi efferati prendono in considerazione ogni singolo elemento, compreso appunto il pelo del micio di casa o la bava del cane fedele compagno di vita.

Il progetto didattico Fidasc “Un cane per amico”

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Proprio in questi giorni è stato presentato dalla Fidasc, la Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia, un corso di cinofilia dal titolo “Un cane per amico”; l’iniziativa è rivolta agli studenti della scuola secondaria di I e di II grado del Convitto Nazionale Mario Pagano di Campobasso.

Il progetto è stato ideato da Nicola Luzzi, Presidente del Comitato Provinciale Fidasc di Campobasso, con l’appoggio del Coni, per permettere ai giovanissimi di approcciarsi in modo corretto e consapevole alle discipline federali praticate sia con le armi sportive sia con i cani.

Padrone cede animali esotici al Centro faunistico di Modena

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Erano cresciuti in modo esponenziale e tenerli in casa per lui era diventato un vero problema, così ha deciso di cedere le piccole creature che aveva a lungo tenuto con se. E’ accaduto ad un cittadino di Bologna che, rendendosi conto che non era in grado di provvedere al sostentamento di un camaleonte e di un altro rettile, probabilmente un cukaualla, li ha ceduti al Centro fauna selvatica “il Pettirosso” di Modena. La storia è sempre la stessa: sono in molti a volere in casa degli animali curiosi e particolari che provengono da remoti luoghi del mondo. Magari pagano anche una fortuna, ma poi si accorgono che la loro libertà di movimento viene limitata, che la dieta di questi animali spesso non è quella classica e che il loro nutrimento va oltre le possibilità economiche e di tempo.

Storia d’amore, canina

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Una bella storia d’amore tra cani arriva direttamente da Asti, ed ha per protagonisti due cagnoloni di pura razza meticcia, Otto e Marta. La loro storia inizia in un triste canile piemontese, i due cani si annusano, si piacciono e decidono di trascorrere tanto tempo insieme. Mangiavano assieme nella stessa scodella, dormivano assieme, uscivano assieme, non si lasciavano mai.

Fino a quando però un bel giorno Otto viene adottato da una famiglia, giunta apposta presso il canile alla ricerca di un cane del quale prendersi cura: si tratta di una buona famiglia e Otto viene viziato e coccolato, dotato di una bella calda cuccia nuova e di tanto giardino nel quale correre. Tuttavia dopo i primi giorni il cane si sentiva solo, iniziava a vagabondare per il giardino alla ricerca di qualcosa, o di qualcuno. Di Marta.

Otto spariva tra le colline e tornava solo a tarda sera, triste, gli occhi bassi e la coda in mezzo alle gambe, quasi si sentisse in una gabbia, quando invece aveva appena conquistato la libertà: fino a quando in una fredda mattina di novembre Otto non ha più resistito ed è scapato via. La mattina seguente quando la volontaria del canile è andata a dare il buongiorno e a portare il mangiare ai cani, l’ha visto fermo, davanti alla cuccia di Marta.

RomaCavalli 2010: gli equini in mostra alla Fiera di Roma

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Chi ama i cavalli non potrà perdersi RomaCavalli 2010, il Salone Internazionale dell’Equitazione e dell’Ippica di Roma, che si terrà dal 9 all’11 aprile presso i padiglioni della nuova Fiera di Roma. RomaCavalli è una manifestazione imperdibile per gli appassionati di equitazione perché sono previste tre intense giornate di gare, incontri, presentazioni, spettacoli e animazione dove i cavalli saranno gli indiscussi protagonisti.

Questa prima edizione RomaCavalli è organizzata in  collaborazione con Unire, Unione Nazionale per l’incremento delle Razze Equine, ed è stata pensata per proposi non solo agli addetti ai lavori del settore, ma anche al grande pubblico, presentando l’eccellenza del mondo equino.

Dall’Australia a Taiwan in soli sei giorni, volo record per un gruppo di uccelli

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Sono riusciti a volare dal sud dell’ Australia a Taiwan in circa sei giorni, i quattro uccelli di riviera che hanno così compiuto una delle più grandi imprese migratorie mai registrate finora al mondo. Un viaggio no stop, non privo di difficoltà, che gli ornitologi hanno seguito grazie all’inanellamento con un piccolo congegno di geolocazione, come riportato sul sito dell’Ansa. La specie in questione fa parte dei voltapietre arenari, i quali hanno vinto ogni record di velocità, ma un grande successo è stato segnato pure dagli scienziati che per la prima volta in assoluto sono riusciti a monitorare una loro migrazione dall’inizio alla fine.

Campobasso, gara di solidarietà per i cani del canile

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Una bella storia di umanità ed amore verso gli animali questa volta giunge da Campobasso: infatti sono stati donati ben 12 quintali di mangimi per cani, destinati a finire nelle ciotole degli ospiti del canile municipale della provincia e delle zone limitrofe. I canmili interessati sono quelli di Mirabello Sannitico, Oratino, Ferrazzano oltre a quello della città di provincia dove sono stipati numerosi ospiti. Un totale di oltre 360 cani, rinchiusi in strutture ed in attesa di padrone.

La bella inziativa e gesto di solidarietà arriva dall’associazione Rapid Dogs Rescue di Mantova che ha anche organizzato una raccolta fondi terminata poche settimane fa che ha consentito di raccogliere fondi e cibo necessari per sfamare i cani anche per i prossimi mesi.

Chiaramente il nostro è un piccolo aiuto ma che consentirà ai cani di mangiare almeno per i prossimi 10 giorni. Inutile dire che, come al solito, le istituzioni che dovrebbero farsi carico della cura di questi cani, sono assenti, o riconoscono in parte le loro responsabilità, lasciando alle piccole associazioni come la nostra e ai volontari l’onere di provvedere, facendo leva chiaramente sull’amore che ognuno di noi ha nei confronti di quelle creature indifese e che non hanno nessuna colpa.

dicono dall’associzione.

Al Centro Fauna di Modena, è nato un piccolo gufo reale

GufoRealeSi chiama Anacleto ed è  il nuovo arrivato al Centro Fauna Selvatica “Il Pettirosso” di Modena. Il piccolo è figlio di una coppia di gufi reali che si sono stabilmente sistemati nella struttura, in quanto non sono più in grado di procacciare il cibo e in natura certamente morirebbero per la fame o diventerebbero loro stessi delle prede. Questo rapace un tempo veniva cacciato perchè metteva in pericolo le specie di interesse venatorio, ma oggi rischia lui stesso per via dei fili elettrici sui quali spesso va a posarsi. Soprattutto la notte, infatti, colpire i cavi può stordirlo o addirittura ucciderlo.

Iene, una risata che vale più di mille parole

animali31Un nuovo studio, condotto dagli esperti della University of California di Berkeley in collaborazione con l’Università francese di st. Etienne, su 26 iene tenute in cattività, ha portato a risultati davvero interessanti. Sembra, infatti, che il verso di questo animali che assomiglia quasi a una risatina sadica e artefatta, in realtà sarebbe un preciso codice di linguaggio che vale più di mille parole. Non è un caso, infatti, che il suono più terribile e acuto sarebbe prodotto quando sta per sferrare un attacco mortale ai danni di una indifesa preda.

I maiali? Smaltitori naturali per rifiuti

 

Ad Ascea, piccolo Comune del Cilento nel Salernitano i maiali potrebbero essere utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti, ovviamente rifiuti umidi costituiti dagli avanzi di cibo che quotidianamente gettiamo nell’immondizia. L’idea è del sindaco del paese, Mario Rizzo e della giunta comunale: il costo annuo di smaltimento di tale tipologia di rifiuti ammonta a circa 200mila euro annui, una cifra veramente molto alta per una piccola amministrazione locale, da quì l’idea di trovare un’alternativa valida ed efficacer per risparmiare e ovviamente tutelare l’ambiente.

L’amministrazione comunale ha dunque deciso di creare un allevamente di maiali ai quali destinare l’umido prodotto dalle famiglie: in tal modo gli animali godrebbero di cibo a volontà (cibo comunque sano in quanto prodotto dalle cucine delle famiglie del luogo) mentre i cittadini troverebbero sollievo nella bolletta della tassa dei rifiuti che sarebbe di fatto alleggerita di una voce consistente.

Ma l’amministrazione di Ascea ha pensato molto più in grande: infatti l’allevamento, che sarebbe realizzato in un’area demaniale decentrata, sarebbe utilizzato anche per produrre biogas, grazie allo sfruttamento dei rifiuti organici prodotti dai maiali stessi. Insomma, inizierebbe un ciclo decisamente virtuoso, per il quale il Comune attende solo il via libera dell’Asl che dovrà pronunciarsi sulla possibilità o meno dello sfruttamento del biogas.

L’Associazione Volontari Canile di Porta Portese rischia di chiudere: urgente l’adozione degli animali

Associazione Volontari Canile di Porta Portese chiude

Brutte notizie per i 1.300 animali ospitati a Roma nel canile comunale della Muratella, in quanto, dopo 13 anni di gestione, l’Associazione Volontari Canile di Porta Portese, rischia di chiudere e di lasciare la gestione di tutte le attività a causa della mancanza di fondi.

La crisi, palesatasi a gennaio 2010 a causa di un bilancio previsionale più basso delle spese effettive, non è migliorata alla prima scadenza utile per incrementare i fondi, ossia il mese di marzo, quando il Comune di Roma avrebbe dovuto approvare il bilancio definitivo.

Purtroppo così non è stato, anzi, la situazione è andata peggiorando; Simona Novi, presidente dell’Associazione ha dichiarato:

Il bilancio definitivo non è stato licenziato ed in più il governo centrale ha emanato un decreto, il 3146A, che permette al Comune di Roma, unica città d’Italia, di differire nel tempo la presentazione dei conti definitivi.

I rospi avevano previsto il terremoto a l’Aquila

rospo_comuneAnche gli animali più piccoli e immaginati come più “insignificanti”, possono nascondere grandi doti e magari chissà, un giorno i rospi da sempre considerati brutti a vedersi e scacciati come se avessero la peste, potrebbero prendersi una bella rivincita e diventare degli anfibi ricercati e tenuti nei giardini acquatici.Tra i tanti studi mai del tutto confermati, che prevedono la possibilità che molti animali possano sentire in anticipo l’arrivo di una catastrofe, sembra che adesso ne sia stato portato avanti uno che affermerebbe che proprio i rospi avrebbero capito che stava per arrivare il terremoto a l’Aquila, il 6 aprile del 2009.

Zoo, le fotografie di Alessia Cerqua in mostra a Roma

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Dal primo aprile e fino al 13 dello stesso mese, presso la Galleria d’arte di Roma sita in pizza Santa Cecilia, è stata allestita una mostra fotografica di Alessia Cerqua, realizzata con il patrocinio della LAV, Lega Antivivisezione. La mostra si intitola Zoo: l’autrice ha voluto esplorare il mondo degli animali rinchiusi dentro a delle gabbie, mostrando gli spazi delimitati dalle sbarre che delimitato la vita quotidiana degli animali che affollano i nostri zoo.

Le gabbie annientano l’istinto degli animali, la loro capacità e voglia di movimento, li rendono succubi dell’uomo, in un ambiente asfissiante e claustrofobico che disorienta l’essere vivente. Alessia Cerqua ha voluto trasmettere il senso di oppressione e di sofferenza nel quale versano gli animali costretti in spazi angusti e non appropriati, la loro malinconia, gli sguardi laconici.

Il progetto fa parte di un lavoro di più lunga durata, sul comportamento degli animali, in particolare degli animali in cattività. Con questo lavoro volevo raccontare le condizioni in cui si può trovare un essere vivente privato della sua libertà. Credo che gli animali siano esseri sensibili, consapevoli, dotati di un proprio mondo interiore, e non fenomeni da baraccone da mettere in vetrina per il divertimento di un pubblico pagante.

Ho avuto la fortuna in questo progetto, di avere il supporto e il patrocinio della LAV, Lega Antivivisezione, grazie alla quale sono venuta a conoscenza di realtà che ignoravo, realtà tristi, umilianti, che mi piacerebbe continuare a raccontare. Ammetto che le mie foto non sono obiettive, c’è una presa di posizione netta nei confronti degli zoo, ma credo che la fotografia non sia solo testimonianza, ma un modo per dare voce al proprio pensiero sul mondo

Alla scoperta del volo dei pipistrelli

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Il pipistrello, animale notturno per eccellenza, è stato oggetto di uno studio coordinato dall’americano James Simmons dell’università di Brown, Stati Uniti: in particolare Simmons ha voluto studiare la capacità di volo del pipistrello e la sua capacità di evitare ogni ostacolo pur non vedendolo. Si è così scoperto che i pipistrelli massimizzano l’ecolocazione, riuscendo così a cacciare le prede e navigare grazie all’emissione di ultrasuoni di cui captano i segnali riflessi, anche in ambienti affollatissimi.

In pratica è come se ogni pipistrello disponesse dentro al suo cervello di una vera e propria stazione radio, della quale sintonizza le frequenze al momento del volo, fino a trovare la migliore: i pipistrelli in tal modo adattano le frequenze alle quali emettono i loro ultrasuoni per volare anche in ambienti affollatissimi di oggetti o propri simili, evitando perfettamente ogni ostacolo. Il risultato della ricerca è stato reso noto e pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle scienze americana, Pnas, ed è stato accolto con grandissimo interesse.

Infatti lo studio delle frequenze utilizzate dai pipistrelli potrebbe essere estremamente utile per l’uomo, per progettare più efficienti sistemi sonar e radar utili all’uomo per navigare correttamente in ambienti che potrebbero indurre in errore. Per portare a termine lo studio gli scienziati hanno riprodotto all’interno di un laboratorio una finta foresta, nella quale sono state inserite delle catene di ferro, tra il pavimento ed il soffitto, che fungevano da ostacolo.