Si fermano in parte i test scientifici sui grandi primati e l’Unione Europea chiede lo stop ad inutili sofferenze per gorilla, scimpanzè ed orangotango. Questi animali, infatti, troppo spesso diventano cavie da laboratorio e devono assolutamente essere protette da quella che, qualche volta, può diventare una violenza incontrollata. Ciò non deve impedire o fermare la ricerca contro le malattie, che sono ovviamente importantissime per la salute dell’uomo e possono anche portare ad un ulteriore aumento delle aspettative di vita.
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Pet therapy con i leoni marini per aiutare i bambini autistici
Fino ad oggi gli animali comunemente impiegati per la pet therapy erano quelli domestici, ad eccezione del cavallo che viene usato per l’ippoterapia; adesso, grazie ad un progetto di Idi, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, e Zoomarine, è iniziato un percorso di Terapia Assistita dagli Animali con leoni marini e foche rivolto a bambini di età compresa tra gli 8 e i 14 anni affetti da autismo.
Si tratta del primo esperimento del genere in Europa, nato dall’incontro delle esperienze in Pet Therapy del gruppo di lavoro guidato da Davide Moscato, professore di Neuropsichiatria infantile dell’Università di Roma, responsabile del Centro Cefalee dell’Ospedale San Carlo-Idi, e del know how ventennale di Zoomarine Portogallo, riconosciuto a livello internazionale per gli alti standard qualitativi nella gestione dei mammiferi marini.
I bambini autistici tendono spesso a chiudersi in se stessi e incontrare animali molto particolari può aiutare ad uscire dall’isolamento; in effetti rapportarsi da vicino con un leone marino o con una foca può avere un impatto molto positivo sul paziente.
Aidaa propone di togliere i cani a clandestini e rom
I cani, soprattutto quelli di grossa taglia e, quindi, potenzialmente più aggressivi e pericolosi, andrebbero tolti a coloro che, quasi certamente, li utilizzeranno a scopi criminosi. Ne è convinta l’Aidaa, l’Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente che propone di tenere d’occhio soprattutto i clandestini ed i rom. Ovviamente non si tratta di una forma di razzismo ma sarebbe più probabile per coloro che si trovano in un Paese straniero e con maggiori problemi economici, cadere nella tentazione di organizzare, ad esempio, delle lotte fra animali o delle scommesse a carattere illegale. Un rischio che aumenta se si parla di amici a quattro zampe dalle grandi misure o appartenenti a specie considerate molto forti.
Lacrime reali per la morte del cavallo Drizzle
Anche i reali inglesi piangono quando si tratta della morte improvvisa del proprio animale da compagnia: è di pochi giorni fa infatti la notizia della morte del cavallo del principe Harry d’Inghilterra, l’amato Drizzle. Si trattava di un delizioso pony femmina di dieci anni, con il quale Harry era solito giocare a polo nelle competizioni ufficiali e con il quale amava fare lunghe passeggiate nella verde campagna inglese.
Ma purtroppo Drizzle non ce l’ha fatta: durante una partita di polo che si stava disputando a Coworth Park, nel Berkshire, il cavallo è crollato a terra, collassando per un attacco di cuore. Pare che Harry avesse capito che l’animale non stava bene, per questo improvvisamente era sceso ed aveva abbandonato il campo da gioco, tra le lacrime e lo stupore generale.
Ossi crudi e bocconcini speciali per i cani
Non esiste cane probabilmente che non impazzisce di fronte ad un osso crudo, un’ottima occasione per unire due attività che adora: il gioco e il nutrimento. Il consiglio però è quello di acquistarne sempre di grandi che, soprattutto un cucciolo, possa rosicchiare tranquillamente senza il rischio di farsi male, anche seriamente. Mai dare ad un animale delle ossa cotte che si scheggiano e possono perforare gola e intestino.
Gli elefanti e le api
Una leggenda popolare vuole che gli elefanti, maestosi animali, abbiano timore del piccolo topolino: ma la storia del topo e dell’elefante pare debba avere vita breve. Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’università di Oxford, della fondazione kenyota Save the Elephants e del parco Disney’s Animal Kingdom e pubblicata sulla rivista Public Library of Science, ha infatti rivelato che il vero pericolo per i pachidermi sono le api, temutissime da questi animali.
Lucy King, direttrice dello studio, ha infatti evidenziato la reazione di un gruppo di elefanti dinnanzi alla simulazione del ronzio di uno sciame di api: a parte la paura ed il desiderio di fuggire scuotendo le grandi orecchie e le teste, i pachidermi avrebbero anche emesso un suono simile ad un sibilo, una sorta di richiamo per i compagni. Secondo i ricercatori, questi richiami sarebbero una risposta emotiva alla minaccia e servirebbero a coordinare i movimenti di gruppo, avvertire gli esemplari vicini e insegnare agli individui più giovani e inesperti a stare in guardia.
Lo studio è stato condotto dal team al fine di scoprire un modo per evitare la caccia agli elefanti in paesi come il Kenya, dove il rapporto tra queste specie e l’uomo è assai difficile: infatti gli elefanti affamati spesso si riversano sui campi faticosamente coltivati dagli allevatori locali, distruggendo il loro lavoro di mesi e mesi. Di contro gli allevatori si vendicano cacciando ed uccidendo gli elefanti: attraverso questa scoperta invece gli agricoltori potrebbero ornare i loro campi con alveari, proteggendoli dagli animali offensivi.
I cani ed i gatti possono davvero ritrovare la strada di casa?
E’ capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di ascoltare storie di cani e gatti che sono stati abbandonati o si sono smarriti lontano dalla loro casa, a volte anche a migliaia di chilometri di distanza, e hanno ritrovato la strada per tornare indietro. Ascoltando queste incredibili odissee a quattro zampe ci chiediamo spesso: “Ma come fanno?” ma forse la domanda dovrebbe essere ben diversa: “Possono veramente farlo?”
Anche se continuiamo a sentire storie di cani e gatti che attraversano interi continenti per tornare a casa, queste imprese spesso non sono ciò che sembrano. Una spiegazione plausibile è che l’animale ritrovi casualmente la strada di casa. Poiché ci sono solo quattro direzioni da prendere (est, ovest, nord e sud), alcuni animali possono finire in direzione di casa per puro caso. Inoltre, alcuni gatti che si pensa siano tornati indietro potrebbero anche non essere lo stesso gatto, bensì un gatto che gli somiglia molto!
Yogurt, aglio e fibre per mantenere il cane in buona salute
Una dieta sana e tanto buon movimento aiutano il cane a mantenersi in buona salute più a lungo: sembra una cosiddetta frase fatta, un luogo comune e, intanto, è assolutamente vero. Partendo dal principio che gli animali hanno bisogno di stare il più possibile all’aria aperta, l’uomo deve concentrarsi però anche sul cibo se vuole comportarsi da perfetto padrone. L’aglio, ad esempio, “all’amico più fedele” fa proprio bene e integrarlo al cibo ogni giorno è un’ottima idea. La pianta in questione, infatti, è in grado di combattere virus e parassiti e rafforza il sistema circolatorio e quello immunitario. Secondo alcuni tiene anche lontane le pulci, soprattutto se alla pappa se ne aggiunge 1/4 di spicchio tritato, per ogni 5 kg di peso.
Potenza, scagliava frecce sulle pecore al pascolo
La notizia di pochi giorni è apparsa sul quotidiano Libero e sulla Gazzetta del Mezzogiorno, ed ancora una volta sconvolge per la facilità con la quale l’uomo è capace di infliggere sofferenze agli animali per puro godimento personale. Un operaio appena 24enne della provincia di Potenza si divertiva a fare il tiro al bersaglio con delle pecore che appartenevano ad un suo vicino di casa, pastore di professione.
Il ragazzo pare che si divertisse a scagliare frecce con una balestra di precisione, puntando alla gola delle povere bestiole le quali morivano dissanguate oppure, se non colpite alla gola, vagavano ferite e doloranti per ore ed ore. Il pastore ovviamente ha segnalato le strani e sospette morti dei suoi animali alle forze dell’ordine, le quali dopo appostamenti vari in località Monte Li Foj dove il branco di pecore era solito pascolare, hanno potuto vedere il giovane all’opera, bloccandolo mentre cercava di dileguarsi a bordo del proprio automezzo.
Abordo dell’autovettura sono state trovate una balestra da caccia con ottica di precisione a led marca Scorpion e cinque frecce con punta a quattro lame per la caccia: l’arciere improvvisato dovrà ora rispondere dei reati di uccisione di animali e porto abusivo di arma atta ad offendere. Alle richieste di indicare il motivo di questo suo vizio, il ragazzo ha riferito ai carabinieri che lo aveva fatto per puro divertimento.
Combattere le zanzare con i pipistrelli
Le zanzare non sono gradite a nessuno: il rumore, l’insistenza e, soprattutto, i fastidiosi morsi, rendono questo insetto forse il peggiore di tutti; inoltre molte persone soffrono di allergie legate alla puntura e, in rari casi, possono trasmettere delle malattie come la malaria, anche piuttosto complesse da debellare. In questi anni, milioni di rimedi fai da te o soluzioni chimiche sono state provate ma, alla fine, loro non accennano a diminuire e, non appena arriva la bella stagione, ecco che si riprensentano come se nulla fosse. Adesso, settimana dopo settimana, si sta facendo strada una soluzione, relativamente nuova, che sta facendo letteralmente impazzire le vendite soprattutto on line. Il rimedio si chiama bat-box ed è costituito da una casetta di legno, destinata ad ospitare i pipistrelli. Si perchè alla fine sembra che proprio la natura venga incontro agli uomini e solo loro sembrano riuscire a nutrirsi di una quantità di zanzare degna di nota.
Al Parco zoo di Napoli, festeggiato il compleanno della leoncina Gloria
Il Parco zoo di Napoli, noto per contenere al suo interno da molti anni alcune delle specie più interessanti presenti al mondo, in questi giorni ha festeggiato un lieto evento: il compleanno della leoncina Gloria, tenero cucciolo che fa impazzire i turisti in visita nella struttura. Ma cosa regalare ad un felino che certamente ha dei gusti differenti rispetto agli uomini? I proprietari hanno pensato ad una soluzione che,ovviamente, l’ha fatta felice e ha fatto venire l’acquolina in bocca agli altri esemplari: una mega torta di carne da ben dieci chilogrammi. Si tratta, tra l’altro, di un pasto unico al mondo, in quanto a grandezza e, in più, solo per lei è intervenuto un coro organizzato dagli animatori di Edenlandia.
Marea nera, pericolo per uccelli migratori e aree ornitologiche
La marea nera che da giorni sta investendo il Golfo del Messico e che, purtroppo, non accenna a diminuire, mostrandosi come un disastro ambientale di proporzioni grandissime, sta impegnando diverse migliaia di volontari. La Lipu, in particolare, sta lavorando per aiutare gli uccelli selvatici, ma ovviamente anche tutti gli altri animali interessanti dal flusso di petrolio. A preoccupare particolarmente sono 25 aree ornitologiche che si trovano proprio sulla linea di costa del Golfo, dalla Louisiana al Sud della Florida. Sono zone cosiddette Iba, cioè Important Bird Areas e, quindi, è indispensabile tenerle d’occhio in quanto vi nidificano molte specie di uccelli.
Caccia all’assassino del cinghiale Piero
La notizia, apparsa sul quotidiano il Secolo XIX, secondo cui il Nucleo Guardie Zoofile, Associazione Amici Animali Abbandonati, nella persona del presidente Elvio Fichera, avrebbe offerto una taglia di ben 500 euro a chiunque saprà fornire notizie utili per smascherare chi ha ucciso il cinghiale Piero (nella foto Ansa). Il cinghiale Piero era custodito all’interno di un recinto a Mignanego, dove era divenuto il beniamino di tutti: tuttavia, una sera il recinto venne aperto da ignoti e Piero trovando la porta aperta, fuggì.
Piero una volta divenuto libero, si era stabilito in un terreno boscoso della frazione Chiesa dei Giovi dove si cibava di frutti, senza dare tanto fastidio ai contadini che proprio su quei terreni avevano le loro culture: Fichera, come riferisce al quotidiano, tuttavia era “malvisto da molti proprietari dei terreni circostanti“.
Piero non era un animale selvatico, ma domestico. E quindi andava tutelato come animale d’affezione per il quale valgono tutte le leggi connesse. Non dimenticando che il luogo dove è stato ucciso è zona con divieto di caccia: sicuramente è stato ucciso da qualche bracconiere, è difficile che si sia allontanato a cercare qualche femmina in questa stagione.
Continua Fichera a proposito della scomparsa del cinghiale.
Tre casi di rabbia silvestre in Alto Adige
Tre volpi sarebbero risultate positive alla rabbia silvestre in Alto Adige, secondo quanto riferisce il Centro di referenza di Padova. Nello specifico, due sono state trovate senza vita nel territorio comunale di Dobbiaco e Badia e l’altra è stata abbatutta sempre in quest’ultima area. Ovviamente, senza inutili allarmismi, sono subito scattati i controlli e i divieti a portare lontano dai centri abitati e nei comuni coinvolti dal caso o adiacenti ad essi, vaccinazioni per i gatti, tenuti sotto stretta sorveglianza.