Trieste, task force contro le deiezioni canine

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Il nuovo regolamento comunale per la pulizia della città varato dal comune di Trieste, renderà più difficile la vita dei padroni che, incuranti di ogni regolamento e senso civico, lasciavano i propri cani liberi di sporcare con le loro deiezioni ogni angolo della città. La nuova normativa prevede la condanna ad una multa da 50 fino a 300 euro per chiunque verrà sorpreso non solo a non pulire la sporcizia del proprio cane, ma anche se il cane fa la pipì contro le ruote delle macchine in sosta.

Il provvedimento, piuttosto repressivo, sta già suscitando preoccupazioni e perplessità tra i circa 12 mila proprietari di cani registrati nella città friulana, soprattutto in considerazione dell’enorme difficoltà di impedire che Fido possa bagnare con la propria pipì le ruote di auto o motorini. Le multe verranno altresì effettuate se i cani urineranno sui portoni, sulle vetrine dei negozi, sulle panchine dei parchi, sulle fioriere e su qualsiasi altra cosa possa rientrare nel concetto di arredo urbano.

I commercianti e gli abitanti dei condomini si lamentano di dover provvedere ogni mattina a pulire con la candeggina l’entrata del negozio o il portone di casa ed è giusto che l’amministrazione tenga conto delle esigenze di tutti. Per far fare i bisogni ai propri quattrozampe resteranno a disposizione altri muri, gli alberi e i marciapiedi. Ci sono i proprietari di automobili e di motocicli che non gradiscono che le ruote dei loro mezzi vengano lordate dalla pipì dei cani e anche le loro esigenze vanno rispettate.

commenta in un’intervista sul quotidiano Il Piccolo l’Assessore comunale allo Sviluppo economico, Paolo Rovis.

Bergamo, strage di cani e gatti a causa di polpette avvelenate

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Alla fine il conto più salato lo pagano loro: a volte scacciati come se avessero la peste, in altri casi picchiati o, peggio, uccisi, e solo raramente al centro di coccole e attenzioni da parte dei padroni o dei passanti distratti. Dopo i canili lager, gli animali utilizzati come bersaglio dai malviventi e tantissimi altri casi forse mai scoperti e mai balzati agli onori della cronaca, ecco che questa volta torna l’incubo delle polpette avvelenate che, nel bergamasco, hanno fatto strage di animali. La zona interessata dal terribile evento è quella di Filago, dove sarebbero almeno dieci gli amici a quattro zampe, quasi tutti domestici, rimasti uccisi per avere ingerito della carne trattata con sostanze mortali e lasciata nelle strade, conficcata nei paletti.

Milano, al via la lotta all’accattonaggio con animali

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Le guardie eco-zoofile dell’OIPA hanno intensificato i controlli contro l’accattonaggio con animali, fenomeno diffuso e visibile soprattutto nelle grandi cittadine: troppo spesso infatti si vedono persone dedite all’elemosina che utilizzano animali per suscitare pietà nei passanti. L’ultimo episodio risale a pochi gironi fa, quando una donna di etnia rom in metropolitana a Milano è stata sorpresa a elemosinare con l’utilizzo di un piccolo meticcio (che per la cronaca le è stato tolto ed affidato al canile municipale).

Si ricorda che il Regolamento per la tutela degli animali del comune di Milano vieta espressamente l’accattonaggio con animali di età inferiore ai 4 mesi o comunque praticato con lo scopo di suscitare l’altrui pietà: il regolamento sopra citato ha lo scopo di tutelare il cane non solo al momento della raccolta di denaro ma anche e soprattutto in seguito, quando il cane divenuto adulto non suscita più la tenerezza nei passanti. Spesso tali cani adulti vengono fatti sparire, uccisi o emarginati.

Il Comune di Milano e l’OIPA Italia collaborano da anni per sradicare questo vergognosa pratica: in prima linea anche il Garante della Tutela degli Animali del Comune di Milano, il Dott. Gianluca Comazzi che ha commentato positivamente l’ultimo sequestro operato, ribadendo la necessità di reprimere illeciti che vedono coinvolti innocui animali, per tutelare la loro dignità ed il loro benessere.

Fido Park in Autogrill per chi viaggia con il cane

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Se vi state organizzando per fare un viaggio con il vostro cane, oltre a seguire alcune semplici regole per viaggiare in macchina con lui, sappiate che in 17 autogrill italiani esistono i Fido Park, delle aree di riposo e ristoro per i cani che affrontano viaggi più o meno lunghi in autostrada.

L’iniziativa Fido Park è attiva già da qualche anno, promossa dall’associazione Anmvi, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, con la collaborazione di Autogrill Italia, proprio per aiutare cani e padroni ad affrontare nel modo più sereno possibile un lungo spostamento in automobile. Nelle aree Fido Park i vostri amici a quattro zampe potranno rilassarsi, correre un po’ per sgranchirsi le zampe, mangiare e bere, e per ogni esigenza sarà possibile chiedere la consulenza gratuita di medici veterinari professionisti che di solito sono reperibili nell’area soprattutto durante i week-end estivi nelle ore centrali della giornata, dalle 12:30 alle 14:30.

La lince iberica e i mille pericoli che mettono a rischio la specie

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La lince iberica è nella lista rossa tra gli animali in via di estinzione e, anno dopo anno, il numero di esemplari continua a diminuire in modo disastroso. Associazioni animaliste e amanti degli animali si battono da anni per tentare di scongiurare la sua scomparsa, ma la recente decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, sembra non aver difeso a dovere l’animale e, infatti, sono molte le polemiche in corso. Del resto l’Unione Mondiale per la conservazione della natura, L’Iucn, è stata chiara e ha confermato che è necessario intervenire subito, visto che ormai è sempre più raro avvistarne una. Il problema ulteriore si è presentato quando la Commissione Europea ha fatto presente che la strada che si trova nel Parco Naturale di Donana, in Andalusia, poteva essere pericolosa e causare ulteriori morti per investimento. Tuttavia l’appello non è stato ritenuto di importanza rilevante e il risultato è che la lince, se vorrà salvarsi la pelle, dovrà imparare ad attraversare la carreggiata da sola.

Al Sud e nelle isole aumenta il rischio di canili lager

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Quella dei canili lager è una piaga al momento non del tutto controllabile, che preoccupa non solo i cittadini amanti degli animali o le associazioni animaliste, ma anche e soprattutto le istituzioni che stanno facendo di tutto per stroncare il triste fenomeno sul nascere. Una tendenza negativa che, purtroppo, a quanto sembra, si registra con una maggiore incidenza nel Sud Italia e nelle isole, con un picco nella zona del ragusano e, ancora, a Rieti e a Cremona. Questo il quadro attuale delineato dal sottosegretario del ministero della Salute, Francesca Martini, che ha presentato la nuova task force contro il randagismo che sta per prendere il via.

Tessa, micio bon ton (Video)

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Tessa è un gatto veramente particolare: infatti è un esperto di bon ton. È l’unico gatto che mangia con le posate e le bacchette tipiche dei cinesi, ma non solo: Tessa si lava anche le zampine prima di iniziare a mangiare. La sua padrona, Faye Murrel, ha dichiarato di aver insegnato a Tessa a comportarsi in modo educato dopo che il figlio era andato via da casa: in due a tavola, dopo anni in cui erano stati in tre, si stava troppo larghi, per questo la signora ha deciso di insegnare al gatto a stare a tavola.

Tessa ha imparato ad usare le bacchette cinesi durante un viaggio in Oriente fatto con i suoi padroni. Nel video che vi proponiamo, la mitica gattina Tessa in azione, seduta in maniera impeccabile a tavola, pronta a gustare la sua pappa con la posata in mano. Ops, in zampa!

Animali domestici, segreti per risparmiare

Dog with moneyLa crisi economica degli ultimi anni, ancora in corso, ha costretto molte persone a risparmiare e tagliare sulle spese. Tra questi anche noi amanti degli animali dobbiamo spesso fare i conti con spese veterinarie, cibo, prodotti per l’igiene non sempre a basso costo se non si vuole risparmiare sulla qualità e dare il meglio ai nostri amici a quattro zampe. Per risparmiare gli esperti di economia domestica danno alcuni preziosi consigli per decurtare le spese per il nostro cane ed il nostro gatto, e più in generale per tutti i pets di casa:

  • Per quanto riguarda l’alimentazione informarsi, anche tramite il veterinario (a me hanno suggerito le marche migliori in ordine di prezzo), su quale sia il cibo di qualità più a buon mercato: anche se la differenza fosse di soli pochi centesimi (come accade spesso) e ci può sembrare irrilevante, in anni ed anni pochi spiccioli si trasformano in un risparmio considerevole, anche di qualche centinaia di euro.

Segnali positivi: l’aquila reale ritorna sull’Appennino

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L’inquinamento e gli spazi verdi che diminuiscono sono fra i motivi principali che allontanano gli animali dalle aree dove un tempo regnavano incontrastati. Eppure tra una scomparsa ed una migrazione, ecco che a volte qualche segnale positivo arriva, con il ritorno di alcune specie. Ultimamente, ad esempio, le aquile reali si sono rifatte vedere sull’Appennino tosco-emiliano. A favorire questa tendenza positiva, ovviamente, anche l’aiuto indispensabile da parte dell’omonimo Parco Nazionale e delle associazioni impegnate nella difesa delle specie viventi, in prima linea la Lipu. Di quest’ultimo gruppo fanno parte anche Mario Pedrelli e Michele Mendi, già famosi per essere riusciti, qualche tempo fa, in una impresa complicata quanto meravigliosa. Entrambi, infatti, furono in grado di fare adottare agli abitanti dei comuni di Riana e Casarola, una coppia di aquile e sensibilizzarli riguardo alle tematiche animaliste.

Cani ambientalisti, la deforestazione vista da Fido

cani alberiDa quando il riscaldamento globale è diventato un tema caldo, la nostra sensibilità verso l’ambiente è cresciuta a dismisura, in concomitanza con una maggiore attenzione dei media, dell’opinione pubblica e delle istituzioni verso pratiche ecosostenibili un po’ i tutti i settori.

Un maggiore interesse, anche da chi in precedenza era del tutto indifferente all’argomento, è sorto soprattutto intorno alla conservazione del patrimonio forestale. Gli alberi, infatti, sappiamo catturano l’anidride carbonica presente nell’atmosfera, rallentando i mutamenti climatici e contribuendo a migliorare la qualità dell’aria, soprattutto nelle città.

Il manifesto per la coscienza degli animali

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E’ ufficialmente stato presentato a Milano il manifesto per la coscienza animale, voluto fortemente dal ministro per il turismo Michela Vittoria Brambilla e da molti esponenti della nostra cultura e società, come il professor Umberto Veronesi, Vittorio Feltri, le scrittrice Dacia Maraini e Susanna Tamaro ed il regista Franco Zeffirelli. Si tratta di una vera e propria campagna in difesa degli animali, che intende contrastare in particolar modo il mondo della caccia, chiedendone l’abolizione, per la tutela dell’ambiente e della specie che vi abitano.

Oltre alla caccia nel manifesto si parla anche di stop alla vivisezione e di reinserimento nell’ambiente naturale degli animali da circo e zoo. Riportiamo qui il testo del manifesto, tutti coloro che lo condividono possono sottoscriverlo sul sito http://www.lacoscienzadeglianimali.it.

Il rispetto per la Vita è una delle grandi conquiste dell’uomo, è un segno di civiltà. E la Vita non è solo la “nostra” Vita, ma anche quella di tutto ciò che ci circonda. Chi rispetta la Vita deve rispettarne ogni forma. Chi è crudele con gli animali lo è anche con gli esseri umani. Gli animali hanno un elevato livello di consapevolezza, coscienza, sensibilità e molti di loro hanno la capacità di sviluppare sentimenti.

Stop a canili lager e randagismo

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I canili lager, purtroppo, ormai sono all’ordine del giorno e la cosa più tragica è che, probabilmente, molte strutture di questo tipo non sono neppure state scoperte e continuano a provocare la morte e la sofferenza di decine di innocenti animali. Il randagismo, del resto, è un’altra piaga del settore contro la quale bisogna intervenire subito. Al fine di migliorare questa situazione, quindi, il Ministero della Salute, ha deciso di mettere in campo una Task Force che possa creare una rete capillare in tutto il territorio italiano.

Liberato il delfino spiaggiato nel Lazio

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Hanno lavorato per tre lunghe ore nei giorni scorsi, senza risparmiarsi, gli uomini della Capitaneria di Porto di Montalto guidati dal sottocapo Aldo Patruno, per aiutare un grosso esemplare di delfino che si era spiaggiato a Pescia romana. In questo modo, sono riusciti a mettere in libertà il cetaceo che, forse aveva perso la strada ma che, comunque, mostrava buone condizioni di salute. Un metro e mezzo di lunghezza per una creatura molto bella che è stata vista in difficoltà, per la prima volta, da un pescatore che ha prontamente segnalato il fatto alla Capitaneria, per fare scattare immediatamente i soccorsi.