Vacanza da bollino nero anche per gli animali

Fine settimana da bollino nero anche per gli animali in vacanza al seguito delle famiglie: secondo le stime del movimento del turismo delle famiglie con animali di Aidaa saranno infatti circa 800.000 gli animali che si sono messi o si metteranno in viaggio al seguito delle loro famiglie verso le località di vacanza. In particolare si tratta di circa 750.000 cani diretti verso le località turistiche, dei quali circa 700.000 trasportati in auto, mentre 50.000 arriveranno in treno, aereo o con altri mezzi.

Per quanto riguarda i gatti, si prevede che siano circa 40.000 quelli in viaggio con la famiglia, comodamente al sicuro in appositi trasportini. Le vacanze degli amici a quattro zampe quest’anno dureranno mediamente nove giorni (rispetto ai dieci dello scorso anno) e gli esperti prevedono che complessivamente nell’arco dell’estate saranno circa quattro milioni gli animali che andranno in vacanza, con una spesa complessiva di oltre trecento milioni di euro. Oltre alla spesa per la famiglia infatti va aggiunta quella per l’animale: molto alberghi applicano una sovra tassa, ombrellone o ingresso in spiaggia, cibo, giocattoli, medicinali.

Saranno circa 600.000 cani e 180.000 gatti che passeranno la settimana di vacanza in una pensione a loro dedicata con una spesa complessiva di circa dieci milioni di euro. A questi già citati occorrerà poi aggiungere i circa 400.000 cani e 100.000 gatti che saranno lasciati alla cura di dog e cat-sitter o amici e parenti, per i quali i padroni sborseranno complessivamente venti milioni di euro per la loro gestione nel periodo di vacanza.

Si ai palii solo se non fanno soffrire gli animali

I palii possono essere organizzati ancora, ma gli animali non devono soffrire per maltrattamenti o affaticamenti eccessivi durante le gare. Lo conferma il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, da sempre una grande animalista che difende a spada tratta il benessere di tutte le creature viventi. Per questo ha ribadito: “Se la Catalogna ha rinunciato alla corrida anche noi possiamo rinunciare a qualche corsa o pali“. Le polemiche, come sempre, però, non sono mancate. Gli abitanti di Siena, ad esempio, si sono immediatamente risentiti ed hanno pensato che si riferisse a loro direttamente e, per questo sono insorti, convinti che la loro città resta la protagonista in tal senso, visto che ospita la più famosa kermesse di tale tipo. Del resto l’esponente del governo non parlava soltanto ed in particolare della corsa dei cavalli, ma anche a tutte le altre iniziative collaterali organizzate in occasione dell’evento. “Ci sono manifestazioni – ha continuato – che prevedono l’uso dei cavalli, asini e che spesso sono crudeli con questi animali e ormai non hanno certamente più senso e di cui anzi potremo volentieri fare a meno”.

Curiosità: il riscaldamento globale non fa più saltare i canguri

Qual è la caratteristica peculiare dei canguri? Quella di saltare anche se in un futuro prossimo questo potrebbe non accadere più. Lo rivela un nuovissimo studio pubblicato da qualche settimana sul Zoological Journal of the Linnean Society portato avanti da un gruppo di paleontologi australiani della Flinders University di Adelaide e della Murdoch University di Perth. Gli esperti non hanno fatto altro che prendere in osservazione i fossili di 35 specie differenti di questo marsupiale e di fare un confronto con le generazioni più moderne. Il modo di muoversi si è modificato parecchio ed, infatti, il salto adesso non è in alto ma in lungo e, addirittura, per procacciarsi del cibo è più semplice “camminare”, motivo per il quale le abitudini dell’animale stanno cambiando. La causa di tutto questo sarebbe legata al riscaldamento globale.

A Capri autobus vietati ai cani

Si fa un gran parlare dell’abbattere le barriere che impediscono ai proprietari di cani di viaggiare in lungo e in largo per la penisola, godendosi le vacanze in compagnia del fedele amico a quattro zampe. Eppure, nonostante gli sforzi per garantire più spiagge aperte agli animali, le numerose campagne contro gli abbandoni e le tante strutture pet-friendly di cui vi abbiamo parlato spesso in queste ultime settimane, ci sono ancora notizie che lasciano un po’ di amaro in bocca.

Come quella che circola in queste ore sul divieto per i cani di salire sugli autobus nell’isola di Capri. I cani vengono paragonati a oggetti ingombranti, come lo sono ad esempio le biciclette e non possono di fatto utilizzare il trasporto pubblico.

I cani, in Iraq, sono malati di stress

I cani in Iraq sono stressati, sofferenti e angosciati. Del resto non è impossibile da prevedere una cosa del genere, visto che la guerra non può mai portarsi dietro nulla di buono. Non soltanto i soldati al fronte, quindi, vivono una situazione estrema o al limite, ma anche “l’amico più fedele”, lo accompagna in questa “discesa nell’inferno” e studi recenti hanno confermato che l’esperienza traumatica dei conflitti, può davvero trasformarli se non per sempre, almeno per lungo tempo. Quelli che arrivano negli Stati Uniti dopo la vita tra una sparatoria e l’altra, quindi, mostrano strani comportamenti che denotano un vissuto fatto di disagi e stenti e questo non è giusto per una creatura indifesa e sempre pronta a schierarsi dalla parte degli esseri umani.

Gli animali diventano dei soldati: L’Enpa si ribella

E’ incredibile quanto gli uomini possano mancare di rispetto agli animali, dimenticando quanto questi sono in grado di star loro vicino senza chiedere nulla in cambio e donando affetto anche quando moltissime persone non ne meriterebbero affatto. L’ultima novità, del resto non proprio una scoperta dell’ultima ora, riguarda i cosiddetti “animali-soldato“, un triste fenomeno che, purtroppo, è più diffuso di quanto si possa immaginare. Milioni di esemplari appartenenti alle più svariate specie, infatti, vengono utilizzati a scopi militari e, ovviamente, portano ad altrettante innocenti vittime mese dopo mese. L’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, non ci sta è ha denunciato l’accaduto, rendendolo noto a tutti. Tuttavia non si deve pensare che si tratti soltanto di cani che sono destinati a questo triste destino, ma anche esemplari meno domestici come i leoni marini, i delfini e le otarie.

Estate: aumentano le liti tra vicini a causa degli animali

Il tribunale degli animali istituito presso l’AIDAA non ha pace nemmeno in estate: anzi, nel solo mese di luglio le liti tra vicini a causa dei cani sono addirittura triplicate rispetto al 2009! L’AIDAA informa che le richieste di consulenza ed intervento nel mese di luglio sono state ben 6.200 e quasi tutte relative a liti condominiali o tra vicini di casa riferite all’abbaiare dei cani. Il dato curioso però è il fatto che non siano solo coloro che si sentono infastiditi dall’abbaiare degli animali a rivolgersi all’AIDAA ma anche i padroni stessi dei cani, incapaci di gestire il proprio animale domestico o terrorizzati dalle minacce dei vicini.

La questione dell’abbaiare dei cani anche quest’anno con l’arrivo dell’estate si ripropone come uno dei maggiori motivi di litigio in condominio tra vicini, tantissime le segnalazioni e le telefonate di proprietari di cani impauriti e di vicini arrabbiati, vale la pena però di ricordare che comunque nell’almeno 85% dei casi si tratta di questioni risolvibili con un poco di buon senso da ambo le parti. Noi abbiamo messo a punto un decalogo di semplici regole da seguire nei casi più semplici per risolvere le questioni di controversie di condominio, che si può chiedere gratuitamente alla nostra associazione. E se serve si può ricorrere agli educatori cinofili che possono essere di aiuto nei casi più gravi.

Dice Lorenzo Croce presidente dell’Aidaa.

Chi maltratta gli animali pagherà di più

Sugli animali negli ultimi tempi, per fortuna, anche la legge si sta muovendo per cercare di bloccare il triste fenomeno dei maltrattamenti e degli abbandoni. Un tema che viene affrontato praticamente ogni giorno adesso che è estate e le ferie stanno arrivando per tutti. In realtà, non esistono stagioni per coccolare un amico a quattro zampe e in tutti i dodici mesi chi si comporta male con queste tenere ed indifese creature deve essere punito in modo da non ripetere l’azione. Per questo motivo Federfauna, grazie ad una nota dal titolo “il sorpasso” punta l’attenzione sulle nuove norme che regolano i diritti della fauna. A queste vanno ad aggiungersi anche quelle del Codice Stradale che introducono il concetto di “stato di necessità” anche per quelli feriti, che devono assolutamente essere soccorsi come se si trattasse di persone, magari pure chiamando i mezzi di soccorso preposti a tale compito.

Chernobyl: dopo 25 anni gli animali stanno ancora male

Sono trascorsi 25 anni dal disastro di Chernobyl, ma l’incidente che provocò l’immissione nell’aria di un gran numero di particelle radioattive continua a causare danni non soltanto agli esseri umani, ma anche agli animali. La biodiversità in generale, continua a soffrire degli effetti di quel tragico evento e a confermare questo dato, arrivano i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista “Ecological Indicators”. Sembra, addirittura, che le popolazioni di mammiferi ed uccelli in tutta la zona siano in forte e continua diminuzione, segno che le condizioni di vita non sono ottimali.

Abbandoni estivi animali: registrato un sensibile calo

Forse i tanti appelli da parte delle associazioni animaliste e dei Comuni, come ad esempio la campagna del Comune di Roma, hanno dato i loro frutti, oppure, e questo è da auspicare, e migliorata la coscienza dei proprietari degli animali, fatto sta che a metà estate e con agosto appena iniziato, è stato registrato un sensibile calo degli abbandoni degli cani.

A fornire i dati è l’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, che ha diffuso dei dati che dimostrano che ci sono meno cani abbandonati ed accolti nei ricoveri; per darvi un’idea, pare che nel corso di questo fine settimana sono entrati nei canili 172 cani in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; l’Aidaa ha reso noto che:

E’ andato molto meglio invece il settore delle segnalazioni relative ai cani abbandonati e vaganti su strade ed autostrade italiane; nel fine settimana le comunicazioni di cani vaganti sulle strade italiane sono stati 121 rispetto ai 221 dello stesso periodo dello scorso anno con una diminuzione reale del 46,2% rispetto al dato del primo fine settimana di agosto dello scorso anno.

Anche per quanto riguarda gli avvistamenti di cani vaganti c’è stato un miglioramento: dai 409 dell’anno scorso ai 296 della settimana scorsa; per quanto riguarda la concentrazione dei casi di abbandono, si registrano maggiori segnalazioni nelle regioni del centro-sud.

Tutti in partenza: ecco come coccolare gli amici a quattro zampe

E’ il momento, il clou dell’estate è arrivato e milioni di italiani sono in partenza o prossimi ad arrivare alla meta delle proprie vacanze. Con il grande esodo, anche parecchi amici a quattro zampe seguiranno i padroni, anche se un buon numero di essi, invece, resterà in città da familiari o all’interno di strutture specializzate. Controllate le proprie automobili a livello di olio, acqua, freni e pneumatici, quindi, è ora di pensare anche a come coccolare Fido e farlo sentire a proprio agio pure lontano dalle proprie abitudini.

17 cuccioli sequestrati per traffico illecito

Ancora traffici illeciti di cuccioli, questa volta che giungono dall’Est, per un fenomeno molto triste che, evidentemente, non conosce ferie estive e che, anzi, proprio in questo periodo gode di un ulteriore momento molto favorevole a livello economico. Tutto è partito con la denuncia di un gruppo di veterinari di Pistoia, insospettiti dalla reale provenienza di alcuni cani. In questo modo, proprio in tale area è stato fermato un commercio che arrivava dall’Europa e gestito da una coppia.

Ma i cani ridono?

Sappiamo con certezza e siamo in grado di riconoscere quando i nostri cani sono felici, tristi o spaventati. Riguardo al ridere, invece, l’argomento è ancora piuttosto dibattuto. E lo è da molti anni ormai. Charles Darwin, padre della teoria dell’evoluzione, affrontò la questione nel suo libro L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali, pubblicato nel 1872.

Nel testo darwiniano si osserva che il labbro superiore durante l’atto del sorriso nel cane appare ritratto, come se stesse ringhiando, di modo che i canini siano esposti, benché l’aspetto generale dell’animale mostri chiaramente che in quel momento non è affatto arrabbiato.
In molti ricollegano questa sorta di ringhio pacifico ad un sorriso, ma lo stesso Darwin affermò che non esisteva nessuna sicurezza a riguardo tale da poter affermare che, anche i cani, come noi, ridono.