Lei che alla pubblicità, più negativa che positiva per la verità, non può proprio rinunciare, nei giorni scorsi si è resa protagonista di un atto di generosità nei confronti degli animali, che oltre a riportarla ancora una volta agli onori della cronaca, ha evitato la morte certa di creature innocenti. Almeno secondo il racconto di Paris Hilton, sembra che da oggi oltre ad una serie di maialini e chiwawa, nella sua “collezione” ci saranno anche venti coniglietti. Per carità, in effetti la biondissima ereditiera ha sempre dimostrato una sorta di amore per gli amici a quattro zampe e non solo, tanto da aver fatto costruira una specie di castello per i suoi cani, dotato di tutti i comfort, solo che dato il suo essere così bizzarro, a volte si fa fatica a comprendere un lato tanto affettuoso e delicato.
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Il gatto è l’animale da compagnia più diffuso in Gran Bretagna
Lo confermano svariate ricerche e da anni i risultati non cambiano: i gatti sono gli animali da compagnia più amati e diffusi in Gran Bretagna. Questo non vuol dire che nel resto del mondo, non ci sia spazio negli appartamenti per questo amico a quattro zampe ben più indipendente del cane, ma è proprio in tale Paese che i felini vanno per la maggiore. Di fronte agli impegni lavorativi, il micio è più in grado di muoversi in casa senza soffrire troppo, anche se non gli manca certo la sensibilità e la voglia di dare affetto al proprio padrone. Vivere insieme agli esseri umani, inoltre, sviluppa in questo animale una maggiore socialità e senso di fiducia, visto che allo stato selvatico appare, invece, troppo solitario, nonostante la madre rimanga con i piccoli almeno fino ai due anni.
Eredità agli animali, AIDAA: 35 miliardi di euro solo in Italia
Il giudice di di Milano, Damiano Spera, potrà anche aver sentenziato che quando perdiamo un animale non c’è alcun danno morale, ma se sempre più italiani decidono di lasciare i loro beni agli animali domestici piuttosto che a familiari ed amici, qualche legame affettivo dovrà pur essersi stabilito tra i tuttozampe e le persone. Molto stretto, direi, a giudicare dalla cifre diffuse dall’AIDAA, l’Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente, sulle eredità di cui sono potenziali beneficiari cani, gatti & co: pensate un po’, ben 35 miliardi di euro.
E diciamo potenziali, perché si tratta di stime calcolate sulla base di un sondaggio rivolto ad un campione di 3.000 famiglie italiane su un totale di 10 milioni di famiglie che detengono animali domestici.
Dai risultati si evince che il 20% degli intervistati vuole stanziare una cifra per il mantenimento degli animali dopo la dipartita o ancora dare in beneficenza denaro ad associazioni che si occupano della tutela e della difesa dei diritti degli animali.
Il 6% intende lasciare tutta o parte dell’eredità ad un tutore che si prenda cura del cane piuttosto che del gatto anche se, tra il dire ed il fare, ci sono di mezzo figli, parenti ed amici che solitamente vengono privilegiati, come è giusto che sia, al momento di farlo davvero il testamento e non di rispondere ad un semplice sondaggio.
Cavalli in corsa verso la libertà intrappolati da elicotteri, succede in America
Sono 40.000 in tutto, sparsi fra dieci Stati americani, e continuano a correre verso la libertà, sovrastati da elicotteri che li inseguono per intrappolarli, tarpando quelle criniere al vento, ultime reduci di un passato tormentato.
Stiamo parlando dei branchi di cavalli ancora liberi presenti sul suolo americano. La loro è una storia che affonda le sue radici al XVI secolo quando gli Spagnoli importarono i primi mustang in Messico che formarono branchi liberi.
La storia dell’evoluzione della caccia per impossessarsi della libertà del cavallo è lunga e burrascosa. Dai cowboys con il lazo del Far West agli elicotteri che oggi, nel deserto californiano, cercano di spingere i cavalli verso trappole tecnologiche, utilizzando un cavallo-giuda che guida il branco verso una trappola ad imbuto. La corsa verso la libertà si trasforma così in una corsa senza senso, di chilometri e chilometri, incontro alla prigionia.
Stagione venatoria 2010-2011: già raccolte 100.000 firme per abolirla
Ieri è iniziata la stagione della caccia 2010-2011 che si chiuderà il 31 gennaio e che già all’inizio che si preannuncia piena di polemiche, considerando anche le 100.000 firme raccolte per abolirla e dal corteo organizzato a Venezia dal Ministro del Turismo Michela Brambilla, dell’oncologo Umberto Veronesi, già ideatori del Manifesto per la coscienza degli animali. A proposito della caccia, ecco cosa si legge nel Manifesto:
La coscienza animalista è una grande ricchezza di cui andare orgogliosi. Al centro c’è il rifiuto deciso della barbara pratica della caccia da parte di una schiacciante maggioranza dell’opinione pubblica che non deve più essere ignorata. Chi si dedica a questa attività non solo nuoce agli animali del Pianeta, ma provoca anche grave danno all’ambiente.
Oltre all’amore per gli animali e per l’ambiente, le polemiche riguardano anche la questione della sicurezza, soprattutto perché, secondo le varie associazione, nella scorsa stagione venatoria, sono stati 23 i cacciatori morti e oltre 53 quelli feriti, senza contare le vittime tra i cittadini.
I cani della camorra, una morte randagia tra combattimenti illegali e atroci sofferenze
Cani tenuti al buio, affamati, assetati, con sul corpo segni evidenti di morsi e lotte feroci, visibilmente impauriti e aggressivi per difesa. Questa la scena terribile che si è presentata due giorni fa davanti agli occhi del nucleo di carabinieri della compagnia Stella, guidati dal capitano Piercarmine Sica, all’ingresso in una baracca abusiva a ridosso del rione Sanità, a Napoli.
All’interno la temperatura era irrespirabile: colpa del sole battente sulle lamiere tutto il giorno. I cani latravano da qualche tempo ed i loro lamenti hanno insospettito gli agenti che hanno forzato il lucchetto.
Nella baracca gabbie perlopiù vuote, solo tre occupate, una da uno yorkshire e le altre da due meticci, altre ancora ospitavano dei canarini.
Di acqua, cibo, luce ed umanità neanche l’ombra. Gli animali sono stati trasferiti all’ospedale veterinario di Frullone. Ora si indaga per identificare i carcerieri, battendo su varie piste: forse sono cani della camorra, utilizzati per lotte clandestine, o cani allevati illegalmente.
Avellino: ancora animali abbandonati in un cassonetto
Sei cuccioli di cane e la loro madre, abbandonati in un cassonetto della spazzatura sono stati salvati dai carabinieri a Montella, nella zona dell’Alta Irpinia. Gli animali, che al momento del ritrovamento si trovavano tutti in stato di disidratazione e forte denutrizione, oltre ad essere sprovvisti di microchip, si trovavano all’interno di uno scatolone chiuso con del nastro isolante e abbandonati all’interno di un cassonetto dell’immondizia.
Senza l’intervento dei carabinieri sarebbero sicuramente morti: i cagnolini di razza meticcia, sono stati accuditi e nutriti dal personale intervenuto, quando ormai erano allo stremo delle forze e accaldati. Subito i sette animali sono stati presi in consegna dai veterinari dell’asl competente, che hanno dichiarato che sono probabilmente stati abbandonati il giorno prima dai legittimi proprietari.
La vendetta di Kitty, torna al cinema un film dedicato agli animali
L’odio profondo che colpisce cani e gatti che non sono cresciuti insieme è cosa risaputa e ormai protagonista di molti detti popolari e la voglia dell’uomo di vederli, per una volta, collaborare, si è tradotta dieci anni fa in un lungometraggio divertente legato proprio alle due specie. Lo stesso che adesso ritorna nelle sale cinematografiche per il secondo capitolo, stavolta intitolato “Cani e Gatti-La vendetta di Kitty,” il sequel. I botteghini americani in quel periodo guadagnarono parecchio e adesso sperano di bissare il successo ed è già possibile vedere su internet il trailer italiano.
Milano: domenica sarà la capitale del Cane simpatia
Domenica Milano ospiterà tante zampette di amici a quattro zampe che percorreranno la passerella della sfilata canina organizzata dall’associazione di volontariato Diamoci La Zampa, da 22 anni impegnata sul fronte della prevenzione contro l’abbandono e il randagismo. La sfilata a partire dalle ore 15.00 si terrà a Parco Forlanini, sarà aperta a tutti, cani di razza e non: elemento essenziale della giornata sarà la simpatia.
Saranno premiati il cane più simpatico gigante, il più allegro Pesi medi, il più scavezzacollo Mini e il cucciolo più discolo. E vincono anche il più ciccione (Premio Panzerotto), il più magrolino (Premio Smilzo), quello con le orecchie più lunghe (Premio Dumbo). Ma ci sono anche il Premio Skizzo e Buonanotte, che vanno rispettivamente al cane che avrà sfilato velocissimo e a quello che invece se l’è presa più comoda. Non mancheranno anche due premi tradizionali: quello Fedeltà, per il quattrozampe da più anni con il suo compagno umano e quello per il nome più buffo.
In palio altri due premi, per il cane Più simpatico adottato da un canile e per quello Più simpatico adottato dalla strada. Nel tardo pomeriggio Best In Show, dimostrazione di gare di Agility ed obbedienza: tutti i partecipanti potranno provare gratuitamente l’agility, per scoprire magari che il proprio amico a quattro zampe è portato per tale disciplina. In giuria Davide Cavalieri di Radio Bau e Marco Moresco della rivista Pets&TheCity.
Cane caduto da traghetto Moby, interviene la Martini
Ricordate la vicenda del cane caduto dal traghetto e non soccorso tempestivamente, o almeno stando a quanto riferito dai proprietari dell’animale, di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa? Riassumendo la vicenda, per chi si fosse perso questo triste episodio, il traghetto Moby, in viaggio da Portoferraio verso Piombino, il 30 giugno scorso non si era fermato in tempo per soccorrere Tita, cagnolina imbarcatasi insieme ad una coppia di coniugi di Collodi (Pistoia), e finita accidentalmente in mare sfuggendo al loro controllo. E non si era fermato perché non previsto dal regolamento.
Torniamo a parlarne perché su quanto è accaduto è intervenuto il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini proponendo
una immediata modifica del Codice di Navigazione che recepisca la norma di civiltà già inserita nel Codice della Strada in materia di obbligo di soccorso agli animali.
Se questo vuoto normativo non sarà al più presto colmato, in questi gravi casi i milioni di proprietari di cani non avrebbero altra scelta che gettarsi in mare in aiuto del loro cane, dato che solo in presenza di ‘uomo in mare’ esiste un immediato protocollo obbligatorio di recupero. Personalmente se vivessi un dramma così con il mio cane attualmente non avrei scelta.
Protezione degli animali: via libera del Senato alle modifiche della Convenzione Europea di Strasburgo
Il Senato ha dato il via libera al Ddl del Governo che ratifica di fatto la Convenzione Europea di Strasburgo per la protezione degli animali: in particolare oggetto di attenzioni è la modifica della parte del testo relativa alla pena per chi sottopone un animale a mutilazioni fisiche ed il traffico illecito di cuccioli dai Paesi dell’Est. Il sottosegretario alla salute Francesca Martini esprime soddisfazione per la modifica ed auspica un iter rapido verso la ratifica definitiva (Fonte Il tempo).
Considero fondamentale che finalmente anche il Senato abbia dato il via libera ad un testo che senza dubbio rappresenta un passo in avanti di civiltà. Nel sottolineare che ritengo vada accelerato l’iter completo di approvazione del provvedimento, con l’ulteriore passaggio alla Camera dopo le modifiche del Senato, mi preme evidenziare come la parte riguardante l’introduzione illegale di cuccioli dai Paesi dell’Est, battaglia condivisa con il ministro degli Esteri Franco Frattini, abbia ricevuto pieno consenso da entrambi i rami del Parlamento. E’ necessario promuovere un cambiamento culturale che veda la relazione uomo-animale come indice di civiltà.
Inizia la caccia, ferito un gatto
La stagione venatoria è iniziata ormai da qualche giorno, e come ogni anno non sono mancate le polemiche, soprattutto sulle date di apertura nelle varie regioni, sulla possibilità o meno di cacciare specie protette e in via d’estinzione e di colpire a morte la fauna selvatica nei periodi di riproduzione.
Noi di Tuttozampe vogliamo occuparci degli effetti collaterali della caccia, degli incidenti che colpiscono animali innocenti, e non che gli uccellini non lo siano, ma delle pallottole che vanno a finire su specie che non rientrano tra quelle che si possono impallinare con il beneplacito dello Stato: i gatti, ad esempio.
In Svizzera non si bada a spese per la cura degli animali domestici
Secondo un recente sondaggio, in Svizzera abitano circa 2,8 milioni di animali da compagnia, e che siano cani, gatti, roditori o pesci, sono molto amati dai loro proprietari, i quali arrivano a spendere fino a 150 franchi al mese per la loro cura.
Il sondaggio è stato effettuato su un campione di circa 2.500 persone, il 60% delle quali ha dichiarato di spendere, appunto, di non badare a spese per la cura dei propri animali domestici; vediamo esattamente le cifre del sondaggio:
Il 74% dei partecipanti al sondaggio afferma di essere proprietario di un animale domestico. Quasi la metà vive con un gatto, il 30% con un cane e il 7,4% con cane e gatto. I nuovi animali da compagnia, quali roditori e rettili, sono anch’essi ben rappresentati con un 7,4%.