Il ritorno a casa di Micia

Una bella storia di fedeltà ed amore, in cui ancora una volta protagonisti sono gli animali. Una gattina di tre anni ha percorso ben trentacinque km per arrivare alla casa in cui il padrone, di Piacenza, la portava in estate, a Ca’ Monte in Val Luretta.

A raccontare la storia di Micia, una bella felina dal manto nero, e’ stato il padrone Giorgio Verniaghi che al quotidiano Libertà ha spiegato di avere tenuto la gattina durante il periodo estivo a Ca’ Monte e poi di averla riportata a Piacenza, presso sua figlia.

Animali da esibizione: come supportarli

Gli animali si sa, sono dotati di grande sensibilità, probabilmente anche più degli uomini e per questo motivo, quelli che si esibiscono davanti ad un pubblico, sono sottoposti a pressioni particolari. Se a queste si aggiungono anche i duri allenamenti e le aspettative dei padroni, percepite benissimo, è chiaro che lo stress emotivo è dietro la porta. La preparazione del resto, è sempre molto impegnativa, così come l’addestramento e le prove e per gli amici a quattro zampe, è importante mantenersi in salute per poter concentrarsi al massimo e mostrarsi svegli quando devono eseguire dei comandi. Ancora, non sempre può risultare facile, essere costretti a ripetere sempre la stessa sequenza finchè non riesce a perfezione e facilmente possono insorgere noia e disinteresse ed il conseguente rimprovero da parte di colui che sta preparando il pet all’evento. Come avviene per le persone, pure un cane ad esempio, mostra eccitazione prima della manifestazione e quando arriva in pista, uno stato mentale non perfettamente stabile può causare dei problemi di concentrazione.

Animali, Camera ratifica convenzione salva-cuccioli UE

Buone nuove per i nostri amici tuttozampe, che da oggi, anche nel nostro Paese, saranno più protetti. La Camera ha infatti ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa relativa agli animali da compagnia, siglata a Strasburgo il 13 novembre 1987, con 489 voti a favore, 13 astenuti e nessun voto contrario.

La norma prevede pene più severe per il maltrattamento degli animali, con l’introduzione di un nuovo reato, traffico illecito di animali, punibile con pene che andranno dai tre mesi ai tre anni di reclusione e che prevederanno multe salate per i trasgressori, in una cifra compresa tra i 3.000 e fino ai 15.000 mila euro.

Inoltre, stando alla convenzione UE, ribattezzata salva-cuccioli, le attività di trasporto, commercio ed allevamento degli animali potranno subire, in chi commette reati contro gli animali, una sospensione che va dai tre mesi fino a tre anni.
La notizia della ratifica della Camera ha riscosso l’immediata ed unanime approvazione delle associazioni animaliste, che ormai da anni si battono contro la tratta di animali soprattutto dall’Est Europa e contro i soprusi e le atrocità commesse ai danni dei quattrozampe che troppo spesso restano impunite.

In Australia un dobermann salva bambina da morso di serpente

Doberman salva bambino

Doberman salva bambinoIl dobermann è della famiglia dei pinscher venuto di moda in Italia negli anni ’90 è considerato, erroneamente, cane da guardia dall’aspetto temibile, capace di dilaniare qualsiasi persona si avvicini al suo territorio.

Questa che stiamo per raccontarvi è una storia che sfata un brutto e falso mito, si è svolta in Australia terra di animali selvaggi.
Charlotte Svilicic, un bimbo di 17 mesi, stava allegramente giocando in giardino quando il doberman Khan, adottato dai suoi genitori una settimana prima, si è lanciato per afferrare con i denti il vestitino e scagliarlo lontano da un serpente.

Portare il proprio animale dal veterinario: quando è davvero necessario?

Se un animale appare meno grintoso e attivo del solito, potrebbe non essere perfettamente in salute. E’ vero che non bisogna mostrarsi estremamente ansiosi ed entrare immediatamente nel panico, ma neppure vantare disinteresse e  aspettare che la situazione peggiori. In molti, soprattutto all’inizio, si affidano ai rimedi floreali o a trattamenti alternativi, che pur non essendo potenti e ad azione veloce come gli antibiotici, possono riportare l’amico a quattro zampe, alla quotidiana allegria. Se, però, in breve tempo non si registrano miglioramenti significativi, ecco che diventa necessario portarlo dal veterinario. In particolare, poi, se:

È morto Paul, il polpo indovino

Vi ricordate il mitico Paul, il polpo che durante i Mondiali di calcio in Sudafrica aveva indovinato le squadre vincitrici dei match della fase finale, pronosticando anche la vincitrice della Coppa del Mondo, ovvero la Spagna? Purtroppo il simpatico animale è morto la notte scorsa, per cause naturali, nel parco acquatico “Sea Life “di Oberhausen, in Germania.

Forse non tutti sanno che il polpo Paul era italiano, in quanto era nato nelle acqua dell’Isola d’Elba, anche se è cresciuto in Germania: a solo quattro settimane di vita, la sua istruttrice, la dott.ssa Verena Bartsch lo catturò e lo portò in Germania dove lo addestrò, come recita il testo semi-serio letto dall’assessore al turismo del Comune di Campo nell’Elba, Lorenzo Baldetti:

E’ noto che, nel comune di Campo nell’Elba, Pier Paolo, detto Paolo, Octopus Vulgaris, di Luigino e di Maria, è nato il giorno 21 del mese di marzo dell’anno 2010, in località Porto Caccamo.

Simpatie patriottiche a parte: il polpo Paul era un animale estremamente intelligente e ricettivo; le sue doti di indovino hanno fatto il giro del mondo: otto pronostici giusti su otto partite, finale Mondiale compresa, anche se, ad onor del vero, più che di polpo indovino si dovrebbe parlare di polpo affamato.

In Calabria un nuovo centro di addestramento per cani

In Calabria è stato inaugurato un nuovissimo centro per l’addestramento dei cani della protezione civile: il centro e’ diviso in quattro aree, una di 600 metri quadrati è stata allestita la simulazione del crollo di una palazzina con 60 nascondigli diversi, costituito da blocchi di macerie, massi in pietra, colonne in cemento e detriti di varia natura, ricco di nascondigli di facile e difficile accesso.

In quell’ambiente il cane in fase di addestramento dovrà imparare a raggiungerle e segnalarle al conduttore. Una seconda postazione è riservata all’osservazione e ad attività anche senza animali, mentre in una terza zona della struttura si svolgeranno le attività in cui il cane impara l’ubbidienza.

Botticelle romane, raccolte 5.000 firme per abolizione sfruttamento cavalli

botticelle

Ancora polemiche su quello che ormai è il caso botticelle romane. Quest’estate noi di Tuttozampe avevamo seguito con apprensione le vicissitudini turbolente dei cavalli della capitale occupandoci della morte atroce di Birillo, a due passi dal Colosseo, e delle iniziative a supporto del benessere degli animali, costretti, anche sotto il sole cocente, a turni massacranti su stradine irte e tortuose. Una tra tutte aveva colpito favorevolmente la nostra attenzione: l’ambulanza veterinaria ed il pronto soccorso per i cavalli delle botticelle.

Iniziative insufficienti, evidentemente, a placare le ansie degli animalisti e dell’opinione pubblica sensibile al tema delle sofferenze dei cavalli e ben poco propensa, a giusto titolo, ad accontentarsi ancora del ritornello delle “botticelle non si toccano, fanno parte della tradizione di Roma”. Non dopo aver assistito impotenti ai tanti incidenti mortali di cui sono stati vittime negli anni i cavalli, costretti a lavorare in mezzo al traffico, e vittime del mancato rispetto delle regole per il benessere animale da parte dei vetturini.
D’altra parte anche la corrida è una tradizione e questo non è certo una giustificazione valida alla stupidità e alla barbarie insita in alcune pratiche che vanno avanti da secoli, e cui sarebbe bene finalmente anteporre la lucidità che dovrebbe contraddistinguere la contemporaneità.

Oggi, dicevamo, è ancora battaglia aperta sul caso botticelle: sul piede di guerra le associazioni ambientaliste e i cittadini contrari allo sfruttamento dei cavalli, supportati dal ministro del Turismo Michela Brambilla, che hanno presentato 5000 firme, ieri, in Campidoglio, per l’abolizione delle botticelle a Roma. La petizione popolare chiede al Comune, attraverso una delibera, il divieto dell’esercizio dell’attività a trazione animale. Dietro l’iniziativa ben diciotto associazioni animaliste, tra le quali l’Oipa e la Lav e gli schieramenti politici di PD e UDC.

Gli animali che spruzzano urina per la difesa del territorio

Molto spesso gli animali spruzzano urina per segnare il proprio territorio, una “pratica” piuttosto fastidiosa per gli esseri umani, soprattutto quando riguarda aree chiuse o ristrette. Nei gatti questo non è un problema, mentre per tutti gli altri esemplari, si tratta di un vero e proprio marchio che indica il proprio passaggio o la propria presenza. La situazione diventa quasi insostenibile se un altro animale viene introdotto o invade quello che è considerato un dominio personale. Una soluzione, in questo caso, potrebbe essere quella di riorganizzare gli spazi in cui vivono gli amici a quattro zampe, per non far sentire nessuno minacciato. Non sono rare le situazioni però in cui un mico adulto non si riesce ad adattare a vivere con altri gatti e, in questo caso, la soluzione migliore sarebbe farli restare separati.

Pamela Anderson si spoglia per i diritti degli animali

Ci risiamo: Pamela Anderson torna a spogliarsi, ma questa volta per una giusta causa, ovvero la campagna dell’associazione americana Peta, acronimo di People for the Ethical Treatment of Animals, per scoraggiare il consumo di carne.

I cartelloni pubblicitari ritraggono la 43enne ex bagnina di Baywatch in bikini con le diverse parti del corpo marcate come pezzi di carne da macello e con la scritta “Tutti gli animali hanno le stesse parti, fate qualcosa di buono e diventate vegetariani”.

Gli animali che vengono trattati come gli esseri umani

Certi atteggiamenti, profonde emozioni e modi di fare, caratterizzano solamente l’essere umano, ma non corrispondono quasi mai e comunque non nella stessa misura, agli animali. Essi sono diversi da noi ed è bello così: ogni essere vivente, del resto deve avere delle proprie peculiarità e differenze. Non tutti i padroni, però, se ne rendono conto e consciamente o inconsciamente, vorrebbero trasformare il proprio pet in un piccolo bambino da allevare o in un amico con cui confidarsi. La grande sensibilità degli amici a quattro zampe, favorisce tale convinzione e allora cominciano i guai perchè ci si ritrova a conoscere degli esemplari simili alle persone con cui vivono nel modo di muoversi, di guardare e, nel peggiore dei casi, di abbigliarsi. Si perchè non sono rare le situazioni in cui si vedono passare degli improbabili esseri non meglio identificati con tanto di pelo colorato, ciuffi arricciati o in stile punk e mollettine colorate da più parti. L’effetto è divertente, ma a volte bisogna anche pensare alla salute psico-fisica del proprio animale.

Pet Pop, un social network tutto per loro

Pet Pop è un nuovo Social Network per gli amanti degli animali, che offre l’archiviazione video, immagini, creazione di gruppi e inserimento di segnalazioni in Forum appositi. Qualunque sia la passione dei navigatori e qualunque sia l’animale domestico che si è deciso d’adottare, Pet Pop vi permette di confrontarvi con altre persone che condividono la vostra stessa passione.

Ogni utente può inserire la foto del proprio animale domestico, dai cani ai gatti alle iguane ed ai furetti, ed inserire i video dei momenti trascorsi insieme: oltre a ciò ogni utente potrà anche interagire in discussioni create in appositi forum o creare da se nuove discussioni.

Taranto: ancora una villa-lager per gli animali

allevamento intensivo

Esistono moltissime persone al mondo che darebbero la vita per il proprio animale o per salvarne uno in pericolo, ce ne sono altrettante, invece, che non solo non si sentono vicine a queste tenere creature, ma neppure sono in grado di rispettarle. I secondi, purtroppo, a volte sembrano avere la meglio sui primi, nonostante i continui controlli da parte delle associazioni a tema o dei volontari. L’ennesimo caso per il quale ogni commento è superfluo, riguarda una villa di Taranto, dove gli amici a quattro zampe, venivano tenuti in condizioni “incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”. Per questo è scattata tempestivamente la denuncia, una volta accertato il fatto, da parte dei carabinieri della stazione di Crispiano, nei confronti del proprietario che era un rispettabile medico del luogo. Il cinquantaquattrenne, infatti, sarebbe stato il responsabile di condizioni al limite delle decenza, con escrementi lungo il pavimento e quattro mura domestiche che erano diventate un lager per creature indifese.

Conosciamo il nostro cane, segnali di calma (parte 1)

cane tranquillo

cane tranquilloLa foto di Jason Poturica introduce un argomento molto importate che pochi possessori di cani conoscono: i segnali di calma.

Partite dal presupposto che i lupi e i suoi discendenti prima di arrivare al conflitto fisico eseguono, come ci insegna Abrantes, una serie di rituali atti a ridurre tensioni e prevenire il verificarsi di aggressioni, impariamoli e, ove possibile, utilizziamoli.