Il recente sondaggio sulla caccia, commissionato dal Ministero del Turismo, conferma ancora una volta un dato molto incoraggiante: la stragrande maggioranza degli italiani è contraria alla caccia. Una contrarietà che si fonda su molteplici aspetti: da un lato l’inutile massacro di milioni di animali, oltre ai gravi rischi per l’incolumita’ pubblica e non da ultima l’alterazione degli equilibri ambientali. Lo afferma in una nota la LAV- Lega Anti Vivisezione facendo riferimento al sondaggio Ipsos, intitolato ‘Gli italiani, il turismo, gli animali e la caccia’.
Secondo tale sondaggio ben l’88% degli italiani ritiene importante che la politica intervenga a tutela degli animali, domestici o selvatici, mentre il 77% crede che il nostro Paese debba adeguarsi a un piu’ evoluto contesto europeo di tutela e rispetto nei loro confronti. Massimo Vitturi, responsabile del settore caccia e fauna selvatica della LAV a tal proposito commenta:
La maggioranza contraria alla caccia, che emerge dal sondaggio del Ministro Brambilla, e’ letteralmente schiacciante rispetto ai cacciatori, che rappresentano solamente l’1% della popolazione! In un Paese democratico la caccia sarebbe gia’ stata abolita da tempo. Grazie a questo sondaggio anche le massime istituzioni nazionali hanno preso atto che il rispetto degli animali e dell’ambiente interessa la gran parte dei cittadini, e non e’ appannaggio esclusivo delle associazioni animaliste ed ambientaliste.