“L’adolescenza” negli amici a quattro zampe

Quante volte si affrontano i problemi legati all’adolescenza umana: gli eventuali disturbi comportamentali, la delicata fase di passaggio e i consigli su come affrontarla meglio? Eppure non si parla mai dello stesso periodo di vita negli amici a quattro zampe, nonostante presenti, più o meno, i medesimi disagi. La trasformazione da cucciolo all’età adulta, infatti, può essere problematica pure per qualunque pet ed è compito del bravo padrone stargli vicino con dolcezza, ma anche con determinazione, affinchè comprenda bene quali sono i limiti e quale il giusto atteggiamento.

Sicilia: ucciso un gatto a calci

Ormai e’ morto

Questa la frase di un ragazzo riferita agli amici, tutti con inflessione dialettale della Sicilia centro-orientale, dopo aver inferto un violento calcio ad un gatto che, ferito, ha perso molto sangue.

Aidaa: è nato l’avvocato degli equini

La nuova iniziativa dell’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animale e ambiente, si rivolge alla tutela degli equini, con la creazione del servizio on line dell’avvocato dei cavalli e degli asini. L’idea dello sportello, spiegano dall’Aidaa, è nato dall’indignazione per le numerose segnalazioni di maltrattamenti ai danni dei cavalli, dai rapporti del crescente fenomeno del randagismo equino e dalla volontà di manifestare per l’abolizione della macellazione dei cavalli e di promuoverli quali animali d’affezione, oltre a quella di eliminare il doping per gli equini da corsa.

Ambienti inquinanti per gli amici a 4 zampe: come riconoscerli

Spesso si sottovalutano le condizioni di salute di un animale, la sua fragilità fisica e la possibilità che si ammali come e più facilmente di un essere umano. E’ anche vero, che non bisogna essere ossessivi e preoccuparsi senza motivo, ma quando si vive o ci si trova occasionalmente in un luogo che può essere inquinante, è giusto proteggere in tutti i modi  il proprio amico a quattro zampe. Quelli che abitano con le persone, infatti, rischiano ancora di più di assorbire, respirare o consumare delle sostanze che possono essere tossiche, anche se magari non tutte hanno gli stessi effetti su di noi. Per fare un esempio classico, coloro che possiedono un giardino possono utilizzare dei fertilizzanti per le piante, che risultano dannosi per il benessere dei cuccioli e, a volte, anche degli esemplari più grandi. Lo stesso può valere per molti tipi di antiparassitari, interni ed esterni, ma è difficile che il padrone, anche se attento ci faccia caso o ne sia al corrente.

Tutela degli animali, italiani favorevoli ad intervento politica

Il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, lo ha sempre sostenuto: un’Italia pet-friendly farebbe certamente più gola ai turisti stranieri con pet al seguito. E ne sono convinti anche gli italiani che sarebbero favorevoli ad un maggior impegno della politica nella tutela degli animali. O almeno così pare, stando ad un recente sondaggio, condotto da Ipsos con il metodo Cati e la raccolta di mille interviste effettuate tra il 23 e il 24 ottobre, svolto proprio su commissione del Ministero del Turismo,

Per la precisione, i dati raccolti dall’indagine Gli italiani, il turismo, gli animali e la caccia parlano di un 88% degli intervistati che reputa “importante” l’intervento delle istituzioni a favore degli animali, che si tratti di quelli domestici piuttosto che della fauna selvatica.

Per il 77% degli interpellati da Ipsos è fondamentale che il nostro Paese si adegui al contesto europeo, sicuramente più evoluto, per quanto riguarda il rispetto nei confronti dei tuttozampe.
Questione di rispetto per gli animali, ma anche di reputazione, dal momento che ben l’83% degli italiani si dichiara fermamente convinto che la nostra immagine all’estero trarrebbe un vantaggio certo se nel nostro Paese si rispettassero di più gli animali.

La gravidanza negli amici a quattro zampe

Come avviene per le persone, pure per gli animali un evento lieto come la gravidanza non deve essere considerato alla stregua di una malattia. Del resto la riproduzione fa parte della vita degli esseri viventi, quello che permette il perpetuarsi della specie e, affinchè non ci siano rischi di alcun genere, di solito basta che ci sia del cibo nutriente, un ambiente sano e pulito e la possibilità di muoversi. E’ chiaro, però, che un controllo medico è consigliabile, soprattutto se si ha l’impressione che ci sia qualcosa di strano, magari a partire dall’atteggiemento dell’amico a quattro zampe.

I cani sono terapeutici per i bambini autistici

cani autismo meno stress

cani autismo meno stressTuttozampe ha affrontato l’importanza della Pet Therapy in diversi articoli, uno studio canadese pubblicato sulla rivista Psychoneuroendocrinology avvalora l’importanza della zooterapia erroneamente ancora sottovalutata nel paese dello stivale.

Lo studio ha lavorato con 42 cani addestrati specificatamente ad altrettante famiglie con bambini autistici a cui sono stati tenuti sotto controllo gli ormoni associati allo stress sia prima che dopo l’arrivo degli amici a quattro zampe.

Il gatto dipinto di rosa: quando la moda diventa mania

La notizia è di qualche giorno fa e, del resto, non si tratta del primo caso e nemmeno dell’ultimo, per cui più che raccontare la storia di un evento al limite dello stravagante, è più interessante indagare sulle ragioni che portano una persona a colorare letteralmente la propria vita e il proprio pet di un colore acceso. Nello specifico e come è facile prevedere quando si tratta di una donna fashion e alla moda, la gradazione cromatica in questione è il rosa e la “colpevole” sarebbe Hello Kitty!

Aidaa: cani e condominio, gioie e dolori

E’ oramai scontro frontale tra i proprietari di cani che vivono in condominio (specialmente se vivono ai piani alti) e buona parte degli altri condomini in migliaia di palazzi italiani. Questa volta il motivo del contendere sono gli ascensori. O meglio l’utilizzo da parte dei cani (accompagnati dai loro padroni) degli ascensori condominiali. Sono almeno 20.000 i condomini italiani dove sono state proposte modifiche al regolamento assembleare per ”proibire l’accesso ai cani in ascensore”. A questi vanno aggiunti i circa 100.000 regolamenti condominiali contrattuali dove e’ gia’ proibito portare il cane in ascensore.

Negli ultimi due mesi le richieste di consulenza per questioni legate ai cani in ascensore sono aumentate notevolmente: nei primi nove mesi del 2010 allo sportello [email protected] di AIDAA sono arrivate oltre 1.400 richieste di consulenza rispetto alle 867 di tutto lo scorso anno. Dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA:

E’ una vera guerra non dichiarata tra i condomini molte le richieste di limitare se non di proibire l’uso dell’ascensore condominiale da parte dei proprietari con al seguito i propri cani, richieste che spesso sono speciose e legate come al solito alle solite beghe tra condomini che ben poco hanno a che vedere con i diritti dei cani. Noi cerchiamo sempre di trovare un punto di incontro tenendo conto dei diritti di tutti e molto spesso si trovano soluzioni che permettono di portare il cane in ascensore, magari aumentando un pochino le spese per le pulizie condominiali per i padroni dei cani.

Un cane in una famiglia piena di animali

Non è facile per un animale abituarsi immediatamente all’idea che, improvvisamente, si troverà a dividere la propria esistenza con altri simili o, peggio, con esemplari di differenti razze, senza comprendere bene quale sarà il suo posto e quale importanza ricopriranno le sue esigenze per il padrone. Soprattutto per cani e cavalli si tratta di un vero e proprio problema che devono tentaredi risolvere il più in fretta possibile, per capire il proprio livello di dominanza o di subordinazione. Il posto nella gerarchia è fondamentale soprattutto per il cibo, angoscia di tipo atavico in ogni amico a quattro zampe. Ecco perchè tale stato di stress e preoccupazione, non di rado causa episodi di aggressività, non tanto nei confronti dell’uomo, quanto verso le altre specie o i componenti che occupano gli stessi spazi vitali, con il solo rispetto maggiore per coloro che si trovavano in precedenza nella struttura familiare.

Cani in ascensore, in aumento liti di condominio

L‘utilizzo dell’ascensore da parte dei cani (accompagnati dai loro rispettivi padroni, ovviamente) è uno dei pretesti più comuni tra i contenziosi in condominio dovuti agli animali domestici. Pensate che in Italia i dati parlano di almeno 20.000 condomini in cui l’assemblea ha proposto di apportare delle modifiche al regolamento interno, volte per l’appunto a proibire ai quattrozampe di prendere l’ascensore.

E sappiamo che circa 100.000 regolamenti condominiali contrattuali già lo proibiscono. Come è facile dedurre da queste cifre, i condomini si confermano luoghi decisamente poco dog-friendly.
Lorenzo Croce, presidente AIDAA, l’Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente, spiega all’ASCA che solo nei primi nove mesi di apertura dello sportello on-line [email protected], sono pervenute oltre 1.400 richieste di consulenza:

E’ una vera guerra non dichiarata tra i condomini. Molte le richieste di limitare se non di proibire l’uso dell’ascensore condominiale da parte dei proprietari con al seguito i propri cani, richieste che spesso sono speciose e legate come al solito alle solite beghe tra condomini che ben poco hanno a che vedere con i diritti dei cani.

La cina si apre ai pet, 1 miliardo di vegetariani?

Cane servito in Corea“Scusi signolina dagli occhi a mandolla, mi da due zampe di cane? Stasela viene a mangiale il mio nipotino maschio.”

Con la frase d’apertura non voglio strappar un sorriso e nemmeno essere sarcastico, a noi europei sembra impossibile ma è quello che accade in Cina quotidianamente, è anche quello che accade in Italia con altri animali non ritenuti pets cioè animali domestici, per me non dovremmo mangiare nemmeno quelli ma la voce di un vegetariano è assolutamente irrisoria, specialmente con quello che sta succedendo nella repubblica dal colore rosso.

A Febbraio avevamo parlato della rivoluzione che stava vivendo la cina nei confronti di cani e gatti tutti si ricorderanno il divieto durante le olimpiadi per non turbare le povere anime diversamente abituate a non cibarsi di animali domestici, questa volta i Cinesi si fanno spuntare un cuore e intraprendono una possibile amicizia con l’animale che fino al giorno prima era nelle loro tavole.

Gli amici a quattro zampe e lo stress

Non sono soltanto gli esseri umani a soffrire per lo stress quotidiano e a cercare relax e pace, al termine di una dura giornata lavorativa. Per altri motivi e per differenti modi di vedere la propria esistenza, infatti, pure gli animali sono molto sensibili ai cambiamenti repentini, agli imprevisti e alle situazione che percepiscono come minacciose e questo può, a lungo andare, causare dei problemi alla salute o dei disagi comportamentali, apparentemente ingiustificati. Ci sono momenti in cui, poi, questo stato d’animo è causato dalla paura e perciò, esiste una connessione diretta tra gli ormoni della “lotta o fuga” prodotti dalle ghiandole surrenali.  Queste ultime si trovano sopra i reni e portano il cuore a pompare una maggiore quantità di  sangue ai muscoli. Il battito cardiaco aumenta e si moltiplica lo stato di allerta. Se le ghiandole surrenali lavorano costantemente in questo modo, smettono di funzionare bene e il pet diventa incapace di reagire a situazioni che lo angosciano. Per questo è possibile notare che un animale che prima era scattante e grintoso, improvvisamente appare confuso ed ansioso.