Il piccolo e il grande schermo, sembrano non avere grossi scrupoli a maltrattare gli animali, almeno secondo il punto di vista di Enpa e Lav che, da sempre difendono i diritti degli esseri più teneri e indifesi che vivano vicino agli esseri umani. Dopo le polemiche mai del tutto spente, con il Grande Fratello, adesso sembra che anche Aldo,Giovanni e Giacomo con il loro film La banda dei Babbi Natale, non si siano fatti troppi problemi in merito. Il loro errore potrebbe essere stato quello di utilizzarli in modo scorretto nell pellicola, già da qualche giorno nelle principali sale italiane.
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Natale fuori casa, il cane dove lo metto?
Il periodo natalizio è alle porte, si parte per la montagna e, come accade durante le ferie estive, nasce l’annosa questione: dove lo lascio il cagnolino?
Io me lo porto dietro, da quando ho cani ho sempre pianificato le vacanze pensando prima a loro e poi a me, posso però capire che per vari motivi non tutti ne hanno la possibilità, ad esempio se si va in visita dai parenti che non lo vogliono oppure se si deve prendere l’aereo, cosa possibile ma piena di ostacoli ricordando che l’imbarco del quadrupede è a discapito del comandante del volo.
Gli stabilimenti e gli hotel pet-free sono in aumento però il problema di dove lasciare il proprio animale domestico riguarda ancora il popolo vacanziero, il giornale La Stampa se ne è occupato.
Cani e gatti da soli a Natale
Le pensioni sono piuttosto piene in questi giorni in cui ci avviciniamo a grandi passi verso il Natale 2010 e il Capodanno 2011. Non sono pochi, infatti, coloro che si spostano per trascorrere le vacanze con i familiari o, partono per fantastici viaggi di fine anno e cani e gatti rimangono comunque da soli. Che vengano lasciati fra le quattro pareti domestiche, accuditi da vicini e amici o che trovino rifugio in una struttura organizzata per tale tipo di eventi, resta comunque il fatto che per loro un cambio di ritmi può essere fonte di grande stress. Molti non accettano i cambiamenti e, in ogni caso, vanno aiutati a superare un momento considerato difficile. In effetti, pensandoci bene, non sanno neppure se rivedranno più la persona con cui hanno condiviso parte della loro esistenza e, in questo senso, può aiutare lasciare loro qualcosa di personale, come ad esempio un calzino.
I regali di Natale di Save The Dogs
Qualche tempo fa, qui sulle pagine di Tutto Zampe vi avevamo parlato del progetto Save The Dogs, un’associazione Onlus fondata da Sara Turetta, che si occupa di salvare ed aiutare i cani randagi in Romania, oltre che di far riconoscere per i cani e per gli altri animali da compagnia presenti sul territorio romeno, i diritti sanciti dalla Convenzione per i Diritti degli animali da compagnia di Strasburgo del 1987, un accordo ratificato dalla Romania nel 2004 ma mai entrato effettivamente in vigore.
In occasione del Natale 2010, Save The Dogs, all’interno del proprio shop online, propone una serie di gadget il cui intero ricavato sarà utilizzato per le spese di prima necessità per i cani ospiti dei rifugi dell’associazione presenti in Romania.
Nella descrizione di ogni gadget presente all’interno dello negozio online troverete l’indicazione di come verrà utilizzato il ricavato della vendita di quell’oggetto: ad esempio acquistando la tazza di Save The Dogs, al prezzo di 12 euro, permetterete all’associazione di sfamare un cane per 20 giorni.
Mamma cane adotta cinghiali
Nelle foreste attorno ad Amburgo, in Germania, due piccole cinghialine hanno perso la loro mamma, fino quando Laska, pastore alsaziana, le ha adottate.
Le due cucciole sono state chiamate Alice ed Emma, trovate e tratte in salvo da alcuni escursionisti sono state portate dai coniugi Heckers, famosi per il loro impegno a favore degli animali in difficoltà.
Gli Heckers hanno una cagnolona con tanto istinto materno, infatti da quando le due cucciole di cinghiale hanno varcato la porta di casa Laska ha cominciato a leccarle e le ha adottate.
Ha Wenjin e i suoi 1500 cani in Cina
Se vi ha impressionato la famiglia con ottanta animali esotici in casa allora rimarrete con la mascella slogata vedendo la foto scattata in Cina che apre l’articolo.
Vi abbiamo già parlato della Cina che, modernizzandosi, si sta aprendo ai pet, non più solamente cibo ma anche amici con cui condividere emozioni e parte della propria esistenza, la “signora dei randagi” lo ha capito, si è licenziata, ha venduto la casa e la macchina per prendersi cura di un numero immenso di cani, ben millecinquecento.
L’adoratrice dei cani con gli occhi a mandorla si chiama Ha Wenjin, prima di dedicare la propria vita agli animali era una donna in carriera, da manager in un’azienda è passata a direttrice di un rifugio privato per accogliere i cani abbandonati o randagi di Nanjing nell’est della cina.
Problemi comportamentali, addestramento e dieta
Un amico a quattro zampe, raramente nasce con forti problemi di tipo comportamentale, è più facile, invece, che nel corso della sua vita abbia subito qualche pesante trauma o che il padrone non lo abbia accudito nel modo giusto. In questi casi, inoltre, la mancanza di un adeguato addestramento non può fare altro che peggiorare la situazione. Può succedere pure che sia stato allevato da due persone diverse e che ciò lo abbia destabilizzato. In ogni modo, qualunque sia il motivo che lo faccia stare male dal punto di vista mentale, è necessario che sia ben chiaro chi è in casa il “capobranco” e che comprenda bene quali sono i suoi limiti, gli spazi dove non deve andare e così via dicendo. Questo sempre senza esagerare e, ovviamente, senza mai usare violenza.
Il cane che vive senza lingua
Solo chi ha subito un incidente può capire cosa significa vivere senza una parte del proprio corpo, Caine, un incrocio tra un boxer e un Rhodesian ridgeback, ha perso quasi tutta la lingua per un incidente domestico, ed è la dimostrazione vivente che tutto è possibile.
Inizialmente era destinato ad essere soppresso ma Ashley Taylor, la sua padrone che in foto lo “allatta” con un cucchiaione, non era affatto d’accordo con il veterinario e ha deciso che avrebbe insegnato a Caine a mangiare senza l’uso della lingua.
I regali di Natale dell’Enpa
Indecisi sul regalo di Natale? Se amate gli animali e volete fare un regalo che, oltre a fare felice chi lo riceverà, potrà dare una mano ad un’associazione che si batte per i diritti degli animali, scegliete un regalo dell’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali.
All’interno dell’EnpaShop presente sul sito dell’associazione, ci sono diversi gadget molto carini e con la caratteristica principale di essere di ottima qualità e prodotti nella tutela dei bambini, delle donne e, naturalmente degli animali.
Pippi, un gatto diventato sindaco
Pippi avrebbe avuto una vita breve e terribile se fosse rimasta per strada dove l’avevano crudelmente abbandonata e, invece, il suo destino è cambiato improvvisamente. Ritrovata da un volontario ancora piccola, è stata portata al gattile di Vigevano e curata dai due responsabili e dai volontari del Rifugio del Micio. Questo fino allo scorso anno, quando la gattina ha conosciuto un nuovo padrone in un impiegato del municipio di Gravellona Lomellina, un paese in provincia di Pavia. Da quel momento ha iniziato ad accompagnarlo al lavoro sempre più spesso, presenziando in ufficio come un dipendente modello e, in poco tempo, è diventata la mascotte dell’ente. La sua dolcezza e simpatia e, soprattutto, la sua affidabilità, hanno portato l’intera struttura a decidere all’unanimità di eleggerla “gatta sindaco”.
Pet Click, ecco Yoghi
Come resistere a Yoghi, 6 mesi, un bellissimo cucciolo di spitz? Angela, la sua proprietaria, lo definisce un terremoto!
Non si ferma un secondo, corre dappertutto e strapazza ogni cosa che trova in giro!
“Athos” è morto: non aveva voluto lasciare nave
Amava quella che ormai considerava in tutto e per tutto la sua dimora, nonostante fosse solo una nave che si muoveva tra le onde alte e voleva bene all’equipaggio che la occupava, ritenendo di avere tutto per essere felice. Per questo “Athos” quando, nei giorni scorsi la Jolly Amaranto, ha rischiato di naufragare non ha voluto abbandonarla, proprio come farebbe un comandante fedele al suo compito e alla sua professione. Da cinque anni la cucina in sala macchine era la sua cuccia e aveva visitato mezzo mondo: una vita particolare per un amico a quattro zampe. Il cane “d’altura”, quindi, è stata l’unica vittima della vicenda del cargo italiano, che miracolosamente è uscito senza grossi danni da una terribile tempesta in mare aperto, per poi affondare a poca distanza dal porto di Alessandria d’Egitto. Osservandola da lontano, il pet non se l’è proprio sentita di abbandonarla e ha deciso di tuffarsi nell’acqua gelida per ritornare a bordo, nonostante fosse ormai arenata sul fondale. Immediato il soccorso di uno dei marinai, ma ormai era troppo tardi.
Cani e Homeless: domani a Torino raccolta di cibo per i cani dei senza tetto
Una bella iniziativa quella proposta dall’ Oipa, associazione animalista italiana, in collabotrazione con la City Angels (associazione nata per la protezione ed il sostegno dei senza casa): insieme domani 16 dicembre raccoglieranno infatti cibo per i cani dei senza-tetto. Il punto di ritrovo e di raccolta è al Pronto Soccorso Club via Oristano 3, angolo Corso Moncalieri 502 a Torino. Marzia, guardia zoofrila dell’Oipa spiega:
Abbiamo chiamato la manifestazione Una scatoletta al giorno toglie la fame di torno, ma non si tratta solo di raccogliere cibo. Per il 130 senza casa torinesi si cercheranno anche adozioni a distanza, a 30 euro al mese o per un anno, o il pagamento delle spese veterinarie dei loro amici a quattro zampe.
Durante la serata si potrà acquistare la Homeless dogbag, una borsa con all’interno una coperta, una mantellina per la pioggia, ciotola e sacchetto di crocchette, che sarà una specie di vuoto a rendere. Di solito gli homeless sono piuttosto diffidenti ma all’iniziativa per i loro amici hanno reagito benissimo: