Veronese muore gettandosi nel canale per salvare il cagnolino

Canale

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«Lui per quel dannato cane avrebbe fatto qualsiasi cosa. Non aveva avuto figli e per lui quell’animale era davvero molto più che un semplice amico» esordisce in questo modo uno dei fratelli di Silvio che, ieri intervistato dal Corriere del Veneto, non si capacitavano dell’accaduto.

Silvio Berti era un amante dei cani, annegato nelle acque del canale di irrigazione Bon Giovanna a San Giovanni, nel disperato tentativo di salvare il suo cagnolino.

I Gatti della piramide, concorso fotografico

La colonia felina di Piramide Cestia a Roma lancia un’iniziativa veramente molto interessante e simpatica: un concorso fotografico per raccogliere i ritratti dei vostri felini di casa! Se avete colto l’espressione del vostro amico a quattro zampe che vi appare irresistibile, intrigante, buffa, poetica o sognante, mandate subito lo scatto per posta a I gatti della piramide, Via Luigi Robecchi Brichetti, 29 00154 Roma oppure all’indirizzo email: [email protected] specificando nel campo oggetto: Concorso felino I Gatti All’Ombra della Piramide 2011.

Tutte le foto dovranno essere inviate entro il dieci maggio 2011: durante la giornata della Manifestazione de I Gatti all’Ombra della Piramide, giunta quest’anno alla sua ottava edizione, una giuria popolare composta da tutti i nostri visitatori, voterà ogni foto e verrà proclamato il vincitore. Durante la manifestazione Licia Colò premierà i primi tre classificati e la foto vincitrice verrà pubblicata sulla Rivista Quattro Zampe

Lega il cane a pesi ginnici e lo getta in mare: multato ma libero!

PitbullQuando ho visto la foto (che trovate visitando il link della fonte) su GeaPress non volevo credere ai miei occhi: una persona ha legato dei pesi per la palestra ad un cane e l’ha buttato in fondo al mare.

Siamo a Trieste nel Settembre 2010, viene pescato un Pit bull nel mare di Trieste dotato di un microchip impossibile da leggere, la Polizia non si arrende e viene a capo di un cittadino italiano che ha vissuto lungamente in Austria, dove aveva microchippato il cane.

Pasqua 2011: allerta abbandoni

Dove festeggeranno la Pasqua 2011, la maggior parte degli italiani? Nonostante in molti continuano a dire che resteranno in famiglia, che non hanno i soldi per trascorrere le ferie lontani dalle quattro pareti domestiche, alla fine, come al solito è previsto un grande esodo. Se si calcola che la maggior parte degli abitanti del Belpaese, alleva un amico a quattro zampe, soprattutto cani, si capisce bene la preoccupazione delle varie associazioni animaliste, in merito al rischio abbandoni.

Sicuramente non siamo ancora in piena estate, quando questo triste fenomeno vive il suo massimo, ma è il caso di restare allerta. Lo scorso anno, in realtà, tra maggiore informazione e paura dell’inasprirsi delle pene, sono stati di meno i cattivi padroni che hanno lasciato soli al proprio segnato destino cani e gatti ma, alla fine, la tendenza non è affatto sparita.

Emilia Romagna: creata la mappa delle zone pericolose per i cani

Zone rurali, di caccia, ma anche pascoli, parchi e riserve naturali, aree urbane. La prima mappa regionale dei luoghi dove vengono ritrovati i bocconi avvelenati, pratica crudele sempre diffusa nonostante la normativa oggi preveda anche il carcere, propone una fotografia del fenomeno in Emilia-Romagna e puo’ costituire uno strumento per interventi di prevenzione e per rendere piu’ incisiva l’attivita’ di repressione delle Forze di Polizia.

La mappa e’ stata realizzata grazie alla collaborazione tra Regione Emilia-Romagna (assessorato Politiche per la salute e assessorato all’Agricoltura), Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, Corpo forestale dello Stato. Quel che emerge e’ che aumentano l’attenzione e la partecipazione attiva, con segnalazioni, di chi e’ proprietario di animali da compagnia e degli allevatori.
Grazie all’aumento delle segnalazioni, nel 2010 sono stati 748 i reperti recuperati (esche e animali morti per sospetto avvelenamento) e 688 nel 2009, quasi il doppio rispetto agli anni precedenti (il numero oscillava tra 300 e 400). Gli animali da compagnia (cani e gatti) sono i piu’ colpiti, seguiti da piccioni e animali selvatici.

Disporre di una mappa dei ritrovamenti di esche e animali avvelenati consente di dedurre in maniera piu’ precisa le motivazioni di chi ricorre ai bocconi avvelenati. Gli avvelenamenti nelle aree urbane riguardano l’insofferenza verso i piccioni o verso gli animali da compagnia; per i cani e i gatti perdura ancora la triste pratica della ritorsione nei conflitti di vicinato, ma sempre piu’ essi sono obiettivi diretti di una insofferenza verso gli animali da compagnia.

Aidaa: un milione di firme per fermare la pena di morte per i cani

Una raccolta firme per fermare la pena di morte dei cani dei Paesi dell’Unione Europea e per sostenere il documento di proposta della nuova convenzione europea intitolata “Nuovi diritti per gli animali in Europa”. Per raggiungere questi obiettivi servono un milione di firme e la raccolta è iniziata già da qualche mese grazie agli sforzi di Giuliana Poletti responsabile del Centro Contro la Sperimentazione Animale, che ha diffuso l’iniziativa in alcuni stati Europei quali Spagna, Germania e Ungheria.

Nelle prossime settimane, inoltre, la raccolta firma raggiungerà a tutela del documento “Nuovi diritti per gli animali” in Europa anche altri Paesi quali Romania, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Olanda e Polonia, con l’obiettivo di raggiungere entro la fine del mese di giugno un milione di firme da recapitare  a Bruxelles e alle sedi delle delegazioni nazionali dei Paesi dell’Unione Europea.

Sperimentazione su animali, apre centro per metodi alternativi

Sperimentazione sugli animali: alla ricerca di metodi alternativi, potrebbe essere questo il titolo del nuovo capitolo della saga che vede contrapposte, da una parte le associazioni animaliste ed alcuni schieramenti politici che si scagliano da tempo contro l’utilizzo di animali nella ricerca, specie se si tratta di cosmesi et similia, dall’altra chi poco si cura del benessere degli animali da laboratorio.

Un nuovo capitolo, dicevamo, sancito con la firma, da parte del Sottosegretario alla Salute, l’onorevole Francesca Martini, del decreto che istituisce quello che è a tutti gli effetti il primo ”Centro di Referenza Nazionale per i metodi alternativi, benessere e cura degli animali da laboratorio”. La struttura sorge presso l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia ed Emilia Romagna con sede a Brescia.

L’obiettivo finale del Centro, in linea con la Direttiva 63/2010/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, è adi arrivare progressivamente a sostituire completamente i metodi alternativi all’utilizzo degli animali nella sperimentazione.

Enpa: no all’uso di collari elettrici

L’Ente Nazionale della Cinofilia italiana, è stata invitata dall’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali, a ritirare la proposta avanzata nel corso dell’audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, durante la quale ha rilanciato sull’uso del collare elettrico, prospettando l’organizzazione di corsi di formazione dedicati al presunto quanto pretestuoso giusto utilizzo del dispositivo.

L’Enpa plaude invece ai parlamentari della Commissione Affari Sociali, che, nella proposta di legge alle modifiche della legge 281/1991 in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, attualmente in discussione, all’articolo venti comma D hanno stabilito che allo scopo di garantire la tutela della salute, l’incolumita’ pubblica ed il benessere degli animali, e’ vietato detenere, cedere a qualsiasi titolo e utilizzare collari elettrici o altri strumenti atti a determinare scosse o impulsi elettrici.

A due anni dal terremoto dell’Aquila un gatto torna a casa

Libro Aquila

Gatta e preteLa speranza è sempre l’ultima a morire, dopo due anni dal tremendo sisma che ha colpito l’Aquila una gatta è riuscita a trovare il suo padrone. Vedendo il suo padrone si potrebbe dire che Nerina non ha perso la fede, si era smarrita durante le scosse del terremoto perdendo la tracce di Don Giovanni Gatto.

Il parroco racconta la sua storia alla Tribuna di Treviso: durante una notte Nerone è scappato di corsa dalla sua casa spaventato dal terremoto, con lui c’erano la sua cagnolina, che abbaiando aveva salvato il prete guidandolo tra le macerie della canonica crollata, una certosina che si è salvata e che ora vive a Caonada dai genitori e Nerina, di cui il parroco non aveva più notizie.

Un cimitero virtuale per il riposo dei cuccioli

La perdita dei nostri fedeli amici a quattro zampe può lasciare un vuoto insopportabile, ma ricordarli ed elaborare il dolore dovuto alla loro  improvvisa assenza nelle nostre vite può essere d’aiuto.

Con questa mission nasce il cimitero virtuale Il riposo dei cuccioli, voluto dall’assessore all’Ambiente del Comune di Catanzaro, Domenico Iaconantonio, e realizzato dalla grafica Barbara Rotundo.

Un luogo virtuale dove poter ricordare il proprio animale domestico scomparso.

Tempo di Pasqua, tempo di abbandoni

Abbandono Cani

Le stime del movimento turistico delle famiglie con animali parlano chiaro: ottocentomila le famiglie che nel fine settimana di Pasqua si metteranno in viaggio con i propri animali in vista del ponte. Un dato allarmante vista la triste tendenza a sbarazzarsi di Fido nel periodo di vacanze, contando che saranno circa 750.000 cani che seguiranno le famiglie che hanno scelto di passare fuori casa per il ponte di Pasqua.

Cani e luoghi pubblici: in Iran rischio divieto

Tempi estremamente duri per i cani in Iran che rischiano davvero la vita, forse come non mai.Il pericolo è quello che scatti il divieto di accesso per gli amici a quattro zampe nei luoghi pubblici. In questi giorni sono trentanove i parlamentari locali che hanno presentato  un disegno di legge in merito e adesso si attendono ulteriori sviluppi della vicenda.

Del resto, per quaste tenere creature, è sempre stata complessa la convivenza nei paesi arabi, in quanto in linea di massima il cane è considerato un animale impuro e, quasi sempre, ucciso o maltrattato. Proprio in Iran, ad esempio nel disegno di legge vengono riportate le seguenti parole in merito all’adozione di un cane: “è considerata una pratica occidentale,  che nulla a che fare con i valori iraniani“. Ecco il motivo per il quale si vorrebbero emanare tutta una serie di non-diritti per bipedi cinofili e per i loro cuccioli.

Genova: entra in vigore la legge sulla protezione degli animali

Con l’entrata in vigore della legge sulla protezione degli animali (il 12 aprile scorso) sono ufficialmente attive le nuove disposizioni che regolano i rapporti uomo ed animale nel comune di Genova.  Non saranno tutelati solo cani e gatti, come solitamente avviene. I 51 articoli stabiliscono nuove norme di comportamento nei confronti di ogni tipo di essere vivente: a partire da insetti come le formiche fino ai classici animali domestici.

Sarà infatti vietato distruggere formicai nei parchi pubblici, cosa che cerca di sensibilizzare la popolazione al rispetto di ogni animale in relazione al suo ruolo di equilibrio ecologico, come sottolinea Edgard Meyer, esponente animalista che ha lavorato al nuovo codice insieme al comune. Si cambia registro anche per i gatti di città, tutelati grazie ad una nuova figura a loro dedicata, per i cani, che dovranno essere tenuti in ambienti idonei, ma anche per le aragoste (divieto di esporle vive), per i pipistrelli (istallazione di appositi “nidi”) e per i topi, attraverso un approccio più soft che punti più sulla pulizia della città che sulla derattizzazione come soluzione al problema sanitario.

Le norme introducono anche il divieto di nutrire i cinghiali selvatici che si avvicinano troppo alla città, cosa che non andrà giù ai tanti fan dell’ormai defunto cinghiale Piero, divenuto una star proprio nel genovese e l‘utilizzo della falconeria per allontanare piccioni e gabbiani. L’obiettivo, secondo Edgar Meyer, animalista e collaboratore dell’assessorato al Benessere Animale del Comune di Genova, nonché ideatore del regolamento stesso, è quello di  costruire la convivenza trovando un punto di equilibrio fra tutte le specie che abitano i centri urbani”. E di passare così “dall’antropocentrismo al biocentrismo.

Norvegia: il governo vuole chiudere gli allevamenti da pelliccia

VivisezioneUna buona notizia dal nord europa, nel corso del congresso del partito laburista norvegese arriva una mozione a sorpresa che farà felici tutti gli animalisti: il governo vuole chiudere gli allevamenti da pelliccia.

Nonostante un piccolo dissidio interno, la maggioranza dei delegati ha votato a favore di una graduale riconversione dell’industria degli allevamenti di animali da pelliccia. L’ideale è sicuramente bello però il lavoro da fare è ancora molto, al momento vi è una richiesta che deve tramutarsi in una azione politica. Il fattore che fa ben sperare è la posizione che partito laburista che ha vinto le elezioni quindi ha la maggioranza.

La Norvegia conta 300 allevamenti di animali da pelliccia, in buona parte sono attività integrate in altre di tipo agricolo, fatto che dovrebbe agevolare la conversione.
Non mancano le polemiche e secondo la minoranza, che si è creata all’interno del partito laburista, l’industria degli allevamenti ha dato prova di apportare migliorie significative rispettando tutte le regole di legge. Su questo punto ribattono però i 125 delegati che si sono espressi per la riconversione.