Ogni anno centinaia di cani vengono abbandonati in concomitanza dell’approssimarsi delle vacanze estive. L’animale di casa diventa un peso e viene lasciato al suo destino, di morte e stenti, da proprietari senza scrupoli. Esistono alternative, come i dog sitter, le pensioni e gli hotel per cani, affidare l’animale alle cure di parenti e amici che restano in città, o ancora optare per vacanze in agriturismo, in montagna, o al mare in località che abbiano a disposizione spiagge in cui è consentito l’accesso agli animali.
Le cifre degli abbandoni, probabilmente, potrebbero scendere in picchiata se ci fossero più strutture alberghiere e balneari petfriendly. Obiettivo arduo dal momento che, a complicare le cose, a volte ci si mettono pure le Regioni. Messa sul banco degli imputati da numerose associazioni animaliste, l’Emilia Romagna, mèta per eccellenza del turismo di massa estivo che da quest’anno rischia di non essere più una regione pet-friendly. Tutta colpa dell’ordinanza balneare 2009 che prevede numerose restrizioni all’ingresso dei cani in spiaggia, al punto che molte strutture turistiche, non riuscendo ad adeguarsi, vieteranno la presenza di animali nei lidi.
Trenitalia ed i cani. Un rapporto difficile e controverso. Dopo l’introduzione di vistose limitazioni all’ingresso dei cani su alcuni treni dello scorso anno, seguirono numerose proteste, anche piuttosto animate, che ripristinarono una sorta di tregua tra i possessori di cani e le ferrovie italiane. E oggi chi vuole viaggiare in treno con Fido al proprio fianco, che situazione si trova davanti? Secondo l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) il quadro non è molto incoraggiante. Tutto perchè Trenitalia imputa ai cani alcuni disservizi che in realtà sono dovuti all’incuria e all’inciviltà sia di alcuni passeggeri che alla manutenzione delle carrozze, visibilmente carente in igiene e decoro: