Ancora un altro orrore, ancora un’altra situazione terribile che ha coinvolto innocenti creature e per fortuna è stata scoperta in tempo: l’ennesimo canile lager si trovava dalle parti di Campagnano dove anche i gatti erano costretti a vivere in condizioni precarie, senza cibo e tra le proprie feci. Circa quaranta amici a quattro zampe sono stati trovati, tristemente smagriti e stesi a terra all’interno di piccole gabbie, senza più la forza di alzarsi in piedi: tutto intorno, poi, il cattivo odore provocato dalla totale mancanza di pulizia. In più, venti mici erano assetati e alcuni giù morti, erano rinchiusi in claustrofobici trasportini.
Gatti
La tricofizia: la micosi della pelle nei cani e nei gatti
La micosi della pelle nei cani e nei gatti, è molto più comune di quanto si pensi e in termine medico- veterinario, viene anche chiamata tricofizia. Tuttavia, appare in forme diverse negli amici a quattro zampe, un quanto nei primi si presenta con un carattere tipicamente circolare, in rilievo e di solito sulla testa. Nei mici, invece, è un vero e proprio fungo che scatena la formazione di cerchietti con la crosta. In più inizia una grande perdita di pelo, soprattutto sul muso, sulle orecchie, sul collo e sulla coda. A peggiorare le cose, purtroppo, c’è il fatto che è contagiosa e si trasmette non solo tra animali, ma anche verso gli uomini.
Pronto soccorso ed erbe curative per le ferite
Cani e gatti, soprattutto se sono piccoli o se si trovano davanti a un potenziale nemico, possono intraprendere una improvvisata lotta che può portarli a uscirne non proprio vincitori. In questo caso, quindi, i tagli sono anche piuttosto vistosi e, per evitare che si infettino, vanno ripuliti immediatamente. Se la ferita non è troppo profonda, non sanguina in continuazione e non è necessario l’intervento di un veterinario per l’applicazione dei punti di sutura, si può preparare in casa qualche rimedio curativo che rimargini al più presto la parte lesa.
Un video divertente ogni lunedì, gatto che si fa la doccia
Eccoci al nostro consueto appuntamento del lunedì con un video divertente che ha per protagonisti
Vacanze estive e animali: a chi lasciare il cane o il gatto
Se vi state preparando ad organizzare le vacanze estive e non potete portare il vostro cane o il vostro gatto con voi, è arrivato il momento di pensare a chi affidarlo durante la vostra assenza. Ovviamente, se avete qualcuno di fiducia che si può occupare di lui sarebbe la soluzione ideale, ma se ciò non è possibile, la prima possibilità è orientarsi su un albergo per cani o gatti, che sono sempre più numerose anche in Italia.
Queste strutture, oltre ad offrire un utilissimo servizio per chi deve viaggiare, aiutano a combattere il fenomeno degli abbandoni estivi di animali; le pensioni per animali sono dotate di ogni confort e gli amici a quattro zampe sono seguiti da personale altamente specializzato.
Per la scelta della pensione assicuratevi che essa sia dotata di un ampio spazio recintato nel quale il vostro animale possa passeggiarvi tranquillamente; inoltre, sarebbe buona norma che i gestori vi dessero la possibilità di scegliere una dieta personalizzata, in modo da non sconvolgere le abitudini alimentari del cane.
La pulizia dei denti nel gatto
I gatti sono ben più indipendenti dei cani, sono abituati insomma a cavarsela da soli e raramente chiedono aiuto agli uomini, se non per dare loro tanto affetto o per ottenere del cibo. Eppure ci sono dei punti del proprio corpo che non possono raggiungere e che richiedono molte attenzioni per evitare fastidiosi problemi, ai quali anche gli umani sono abbastanza abituati. Si tratta dei denti, in particolare, che vanno lavati e tenuti puliti e non soltanto per l’alito cattivo, di cui possono soffrire. Il micio, infatti, rischia di contrarre una malattia periodontale, piuttosto pericolosa per la sua buona salute ed è compito di un attento padrone, adoperarsi affinchè questo disagio non insorga e l’igiene scongiuri anche altri tipi di infezione.
Come fare il bagno al gatto
Per i gatti che vivono in casa e saltano su divani e mobili l’igiene è indispensabile. Anche se i gatti provvedono da soli alla loro pulizia e generalmente sono idrofobi, ci sono dei casi in cui non si può proprio rimandare il bagnetto: ad esempio, se il vostro gatto è infestato dalle pulci.
Abbiamo già parlato in maniera approfondita di come fare il bagno al cane ed al gatto. Oggi vogliamo darvi le principali dritte per non trasformare in un evento traumatico, per noi e per lui, il bagno del nostro micio con una guida rapida e sintetica agli errori da non commettere. Scopriamola dopo il salto.
Occhi di gatto, mini-guida a disturbi, diagnosi, cure e prevenzione
I nostri amici gatti sono animali indipendenti per natura e definizione: amano esplorare il mondo e giocare. Sia che il gatto sia fuori a caccia piuttosto che a casa, la vista svolge un ruolo importante nella qualità della sua vita. Il monitoraggio della salute degli occhi dei nostri gatti può sembrare un compito difficile, ma conoscere sintomi e decorso dei disturbi visivi più comuni può aiutarci in questo compito. Vediamoli qui di seguito.
Infezioni: sono un problema comune nei gatti. Congiuntivite e arrossamenti si verificano spesso. Uno o entrambi gli occhi infiammati possono lacrimare.
Anche i gatti si scottano al sole
I gatti adorano stare distesi al sole. Naturale per noi pensare che non corrano rischi. Il pelo dovrebbe proteggere l’epidermide da scottature. In realtà anche i nostri amici a quattro zampe possono avere dei problemi se si espongono troppo ai raggi solari, soprattutto in questi giorni così afosi e nelle ore più calde. Oltre al classico colpo di calore, potrebbero insorgere degli eritemi, proprio come capita a noi umani.
Ad essere più esposti sono ovviamente i gatti glabri e di colore chiaro. La razza Spynx è particolarmente a rischio. Fortunatamente è raro che si verifichino delle vere e proprie ustioni. La pelle diventa rossa o bianca e quasi mai compaiono delle bolle. La diagnosi si basa sul periodo dell’anno e sul tempo di esposizione al sole: se siamo in estate e il gatto è stato molte ore disteso al sole, delle macchie rosse dovrebbero immediatamente farci pensare ad una scottatura. L’epidermide ha l’aspetto tipico di una scottatura.
La forfora negli animali: combatterla con i rimedi naturali
Non sono soltanto gli uomini a soffrire di eccessiva forfora, quell’insieme impietosa di scaglie bianche o più scure che si crea sulla cute e fra i capelli. Per gli animali è praticamente lo stesso, soprattutto per quel che riguarda i cani, i quali quando presentano tale problema, hanno pure un mantello unto e di odore particolarmente sgradevole. A causare il disturbo, o meglio il disagio, di solito sono degli squilibri dietetici, parassiti intestinali, carenze nutrizionali, bagni molto frequenti o, peggio, uno shampoo troppo aggressivo. Tuttavia, non va del tutto meglio ai gatti, soprattutto quelli domestici che vivono in casa, perchè tendono ad avere la pelle secca a causa dell’aria condizionata.
Come trasformare un gatto randagio in un animale domestico
Se vi siete decisi ad adottare un gatto randagio che da tempo gira nel cortile del vostro condominio o viene a mangiare nel vostro giardino, il primo passo da fare è conquistarne la fiducia. Ci vorrà del tempo e tanta pazienza.
I gatti abbandonati che hanno già avuto a che fare con delle persone saranno più disponibili a fare amicizia e la transizione da randagio a domestico sarà più semplice.
Vale la regola del prendetelo per la gola. Il gatto tornerà se trova da mangiare e capirà in fretta che siete voi ad offrirgli il pasto. Dopo un po’ diventerà un frequentatore abituale del vostro portico. A quel punto potrete avvicinarvi con cautela e gradualmente e pensare a costruirgli un rifugio all’esterno di casa vostra in modo che sia invogliato a restare.
Campania, taglia su chi uccide i gatti randagi
Il fenomeno dell’abbattimento degli animali randagi è preoccupante, soprattutto data la sua diffusione in zone d’Italia come la Campania, che purtroppo detiene questo triste primato. Basti pensare che nelle ultime tre settimane tra Torre del Greco, Torre Annunziata ed Ercolano sono stati massacrati piu’ di 20 gatti randagi, secondo i dati raccolti e diffusi dal Commissario regionale dei Verdi in Campania. IL dato ancora più inquietante è come vi sia assoluto riserbo su coloro che compiono tale carneficina: un velo di omertà che non permette alle forze del’ordine di poter risalire ai colpevoli, punendoli adeguatamente.
I Verdi campani hanno perciò deciso di istituire una vera e propria taglia, facendo una colletta per offrire fino a 1.000 euro a chi li aiuterà ad individuare e denunciare i responsabili di questa carneficina. La notizia è stata diffusa dall’agenzia Ansa pochi giorni fa e subito ha suscitato pareri favorevoli tra alcune associazioni. In particolare Angelo Pisani, Presidente dell’associazione Noi Consumatori ha così commentato la vicenda:
Ottima iniziativa per la tutela degli animali randagi, negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un acuirsi della violenza sugli animali abbandonati, troppo spesso vittime di brutalità inaudite ad opera di persone senza scrupoli che fanno del male ai randagi perché li ritengono fastidiosi o per sadico divertimento. E’ giusto che chi commette questi reati venga punito severamente. Lo stesso vale per l’abbandono degli animali che si verifica ogni anno con la stagione estiva. Ma oltre alle condanne sono necessarie anche più strutture che accolgano animali per i mesi estivi e che si prendano cura dei randagi. Per arginare il fenomeno è, quindi, importante che le istituzioni competenti si mobilitino concretamente per la creazione di spazi appositi per gli amici a quattro zampe.
Gatti che si credono cani
Gatti che si credono cani, sembra il titolo di un film. In realtà è un atteggiamento molto diffuso tra i nostri amici felini che evadono spesso dallo stereotipo gatto e vestono i panni del quadrupede antagonista. Lo stereotipo, ovviamente, lo abbiamo costruito noi e vuole il gatto freddo, distante, interessato solo al cibo ed alle coccole, indipendente, opportunista. Ma è davvero così? Io stessa posso testimoniare che i miei gatti rispondono ai richiami anche quando non è l’ora della pappa.
E non sono affatto insensibili come si crede. Magari non scodinzolano e non fanno le feste, ma riescono comunque a trasmettere calore e lealtà. A pensarla così sono anche gli interpellati di un sondaggio realizzato da Petplace.com che hanno elencato tutti gli atteggiamenti, solitamente attribuiti al cane, che assumono anche i loro gatti.
Le regole per i gatti che vivono nelle colonie feline condominiali
Dopo le regole che dovrebbe rispettare un buon padrone di cane che abita in condominio, arriva anche il decalogo delle buone maniere del gatto; del resto, non è una novità: è risaputo che la maggior parte delle liti tra condomini avvengono proprio a causa degli animali domestici.
Ciò non dovrebbe meravigliare nessuno, soprattutto considerati i numeri, dato che si parla di 300mila colonie feline situate nei condomini; inoltre l’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambienti, ha reso noto che agli sportelli dell’associazione sono arrivate oltre 5.000 richieste di consulenza legale; ecco perché l’Aidaa ha deciso di stilare un elenco di regole atte a salvaguardare la tranquillità del gatto e quella degli umani.
Innanzi tutto, grazie alle legge 281 del 1991, i gatti che vivono negli spazi condominiali hanno il diritto di territorialità, al libero transito, quello al ricovero e all’alimentazione, e non possono essere spostati se non per motivi sanitari. È assolutamente vietato, e in questo caso non servirebbe una legge ma basterebbe il buon senso, maltrattare, spaventare, ferire o uccidere i gatti in nessun modo, e se ciò accade, è perseguibile penalmente anche con la reclusione fino a 2 anni.