Nel XVII secolo la passione per i cani da caccia cresce a dismisura. Abbiamo già conosciuto la discendenza dai lupi e ci siamo tuffati in un breve excursus storico, adesso concludiamo questo viaggio nel mondo dei cani nella storia, concentrandoci prima sull’apprezzamento e sull’amore che l’uomo nutriva e nutre per questo fantastico animale, per poi arrivare a una nota triste quando si parla di guerra, proprio come accade per noi esseri umani.
Eravamo nel XVII secolo, in Francia per la precisione. Qui i vari Re Luigi avevano mute per la caccia, i famosi bianchi del re, che accompagnavano i sovrani nelle battute, con il loro fare elegante, proprio come tutta la corte che partecipava alla caccia. A parte questo ormai quello dei cani era diventato un mercato, c’erano scambi, vendite, gare canine, corse, e un po’ tutti si appassionarono a questo fantastico animale che da sempre racchiude in sè molte caratteritische diverse. E’ bello e amichevole, nobile e modesto, forte, fedele, intelligente. L’uomo ama il cane, e i nobili e i sovrani decidono di imprimerlo nella storia, attraverso i dipinti.