Castrare un cane, decisione condivisibile o meno, ma giustificabile per molte ragioni. Recidere completamente gli artigli al gatto per evitare rovini la moquette, tagliare la coda e le orecchie al cane per fini estetici, sono invece crudeltà assolute. E sull’onda di questa barbarie si colloca anche un altro intervento, ed è la prima volta che ne sento parlare, la notizia mi ha scosso non poco: la recisione delle corde vocali del cane affinchè non abbai dando fastidio ai vicini di casa.
Sono tanti i veterinari che eseguono quest’operazione senza battere ciglio, accogliendo le richieste di proprietari stanchi di continue denunce e rimostranze dei condomini insofferenti ai latrati. Non in Italia. Ma negli Stati Uniti. Precisamente a New York. Un fenomeno, quello di mettere il silenziatore al cane, in diffusione nella megalopoli americana, tanto che se ne è occupato persino il New York Times, riportando le testimonianze di chi lo ha fatto ed è convinto si tratti di un’ottima scelta, ma anche il crescente fronte del no, scandalizzato da una simile atrocità.