Perché il cane ama i cattivi odori?

Perché il cane ama i cattivi odori? Ovvero, forse sarebbe meglio dire, come mai il nostro amico a quattro zampe sembra avere una passione smisurata per quelli che noi avvertiamo come lezzi maleodoranti?
Ce lo chiediamo spesso quando, dopo aver faticato ore ed ore, per lavare, spazzolare, ripulire fino all’ultimo pelo, profumare il nostro cucciolo, alla prima uscita da solo in giardino, o anche durante una passeggiata al parco con noi, il nostro pet si precipita sulla prima cacca che gli si para davanti, andandosela spesso a cercare, rovistandoci dentro con il muso, annusando, fiutando.

Lo stesso accade quando il cane, passeggiando con noi lungo un sentiero di campagna, avvista la carcassa di un animale morto, e mentre noi ci godiamo l’aria pulita e fresca, lui non vede l’ora di avvicinarsi a quel tanfo insopportabile quasi come un detective che debba scoprire le cause del decesso. Ebbene, da dove deriva tutta questa curiosità morbosa e tutto questo interesse per carcasse di animali morti, feci, rifiuti organici e quant’altro che emani un lezzo insopportabile?

Come prevenire la malattie più “costose” del cane

Abbiamo già parlato nel post di ieri di come scongiurare il rischio di incidenti che richiedano il pronto intervento nei gatti e di come prevenire le malattie che, oltre a mettere in pericolo la salute del nostro amico a quattro zampe, sono particolarmente dispendiose per quanto riguarda i costi dei farmaci o le terapie di riabilitazione.

Oggi parliamo invece dei cani, di quali siano le patologie che più lo mettono in pericolo di vita e che rappresentano inoltre una spesa onerosa per le nostre finanze. E vedremo, ovviamente, cosa fare per evitarle e prevenirle.

Cibi off-limits per il cane

cibo umano per cani

Dare al cane alimenti non adatti al suo metabolismo, che si tratti di cibo per gatti piuttosto che di avanzi dei nostri pasti, può essere deleterio per la sua linea, per la sua salute ed in generale per il benessere dell’intero organismo.

Alcuni cibi sono più insidiosi di altri per il nostro amico a quattro zampe. Non si tratta di alimenti esotici o strani, ma di pietanze che portiamo in tavola tutti i giorni e di sostanze che si trovano comunemente nelle nostre cucine. E’ bene dunque fare attenzione proprio ai cibi comuni e molto diffusi. Vediamo una lista, non esaustiva, dei principali rischi alimentari per il cane.

Cani “bagnino”: la storia del Terranova Liuba

All’inizio della stagione estiva e balneare vi avevamo parlato dei cani da salvataggio, degli speciali “bagnini” che, insieme a quelli in carne e ossa, avrebbero vigilato sulle nostre spiagge; e così è stato: già diversi bagnanti sono stati salvati dai cani da salvataggio, e oggi vogliamo parlarvi in particolare di Liuba, un bell’esemplare di Terranova che ha salvato un bambina di 12 anni che rischiava di annegare.

La vicenda si è svolta in una spiaggia di Porto Santa Margherita., quando i bagnini hanno notato in mare una bimba in difficoltà in balia di onde alte circa due metri; alla scena ha assistito anche Liuba, che era stata addestrata per intervenire in mare con qualsiasi condizione atmosferica, e infatti il cane si è subito tuffato in acqua raggiungendo la bambina, facendola aggrappare all’imbracatura che teneva sulla groppa e, ovviamente, riportandola a riva sana e salva.

Brambilla: spiagge per cani in ogni Comune

Tristi pensioni, parenti ed amici a cui chiedere il favore di fare da badante all’animale, costosi pet-sitter, vacanze arrangiate, rinunce alle località preferite perché non accessibili ai cani, addio! Novità importanti in arrivo per il popolo di vacanzieri con quattrozampe al seguito. Il Ministro Brambilla ha annunciato sul portale turistia4zampe.it un provvedimento per garantire almeno una spiaggia aperta agli animali in ogni Comune. Il prototipo dell’ordinanza è stato studiato dal ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla con il supporto del  «Comitato per la creazione di un’Italia animal friendly», organo istituito presso il ministero.

Per incentivare i Comuni ad aderire il più presto possibile, è previsto un riconoscimento in premio: l’appellativo di Comuni a cinque stelle garantito dal ministero del Turismo. I proprietari, ovviamente, saranno tenuti al rispetto di alcune regole basilari. Ad esempio, prima tra tutte, il cane per entrare nella spiaggia pet-friendly e accedere alla battigia dovrà essere regolarmente iscritto all’anagrafe canina.

Pitbull lasciato solo, cade dal settimo piano e muore

Pitbull cane pericoloso

Lo hanno lasciato solo, in appartamento, ed è morto senza poter rivedere i suoi amati padroni. La storia straziante riguarda un pitbull che ha perso la vita a Roma, dopo essere caduto dal settimo piano. L’evento è ancora più terribile se si pensa che si tratta del secondo caso negli ultimi giorni: un altro amico a quattro zampe, infatti, si era lanciato nelle scorse ore dal terzo piano e sia il primo che il secondo, non avevano alcuna compagnia tra le quattro mura domestiche.

Quando il cane si rifiuta di mangiare…

Avere a che fare con un cane schizzinoso non è facile. Davanti alla solita ciotola storce il muso e se ne va, anche quando non mangia da ore. Che fare? Innanzitutto bisogna capire se il nostro amico a quattro zampe rifiuta il cibo perché è inappetente, e questo potrebbe essere il sintomo di una qualche malattia, o semplicemente perché non è di suo gradimento e non fa parte della categoria di cani che divorano di tutto, incluso il non commestibile.

Se la risposta è la prima, occhio soprattutto a notare sintomi associati come diarrea, vomito e perdita di peso. Una visita dal veterinario e la corretta diagnosi del problema scatenante la perdita di appetito (spesso con l’analisi delle feci), con la prescrizione della terapia adeguata risolveranno, di rimando, anche i disturbi di alimentazione del cane.  Se invece il cane è schizzinoso, perché è stato abituato ad un certo cibo specifico e non ama i cambiamenti nella dieta, o ancora è stufo dei soliti croccantini, bisogna correre ai ripari, per evitare che diventi denutrito.

Le allergie alimentari nel cane

Le allergie alimentari consistono in reazioni avverse al cibo che possono manifestarsi in seguito all’ingestione di alcuni alimenti; come succedete agli umani, anche i cani possono presentare o sviluppare delle allergie alimentari.

Le allergie alimentati sono frequenti nei cani, e pur non essendo stata finora riscontrata una predisposizione di razza, ci sono alcuni cani che soffrono più di altri, come ad esempio il Boxer, il Labrador Retriever, lo Spaniel inglese, il Pastore Tedesco, il Bassotto e il Dalmata. Questa patologia può comparire a qualsiasi età, anche se di solito i primi sintomi si manifestano prima del compimento del primo anno.

Tutti i cibi possono causare allergie alimentari, tuttavia, quelli le determinano più frequentemente sono la carne di manzo, il latte e i suoi derivati, le uova e la soia. Il principale sintomo che compare in caso di allergia alimentare è un prurito persistente non a carattere stagionale; all’inizio la cute del cane appare arrossata e successivamente compaiono croste, eczemi e cadute del pelo localizzate.

Cane morso da serpente, come comportarsi

Cose strane accadono. Me ne sono convinta negli ultimi mesi, sentendo di pantere che si aggiravano per Palermo, di pitoni che strisciavano nel soggiorno di ignari condomini milanesi, boa a spasso per le vie del centro e alligatori che spuntano da altrimenti placidi laghetti. Non siamo nella giungla, siamo in Italia, dove la manìa degli animali esotici tra quattro mura porta a sempre più frequenti episodi di fughe e abbandoni. E ogni volta che immagino la scena di qualcuno che si alza di notte per andare a bere in cucina e si ritrova davanti il pitone del vicino non posso fare a meno di trovarlo divertente. Credo sia molto meno divertente e anche pericoloso per chi lo vive.

Ad ogni modo, nel caso in cui vi troviate in vacanza in località, italiane e non, o tranquillamente seduti nel vostro soggiorno, e un serpente dovesse mordere il vostro cane è bene sapere come comportarsi. Ci vengono in aiuto i consigli degli esperti su cosa fare e soprattutto cosa non fare in caso il nostro amico a quattro zampe sia stato morso.

Il Vizsla, ovvero il Bracco Ungherese

Il suo nome è Vizsla, ma, questo maestoso cane da caccia da ferma, è conosciuto da noi come il nome di Bracco Ungherese a pelo corto. “Vizla” è una parola turca che significa “cercare”, e infatti questo cane discende da incroci di razze che accompagnavano diverse etnie indoeuropee negli spostamenti, e avevano il compito di aiutare l’uomo a cacciare la selvaggina, grazie al loro fiuto molto sviluppato.

La razza di cane autoctona ungherese si modificò nel corso sedicesimo secolo a causa dell’invasione dei turchi in Ungheria, ovvero quando il cane ungherese si accoppiò con il cane “giallo” turco: da questi incroci nacque il Vizsla.

Il Vizsla è sempre stato un cane molto amato dall’aristocrazia: da quella asburgica in primis, ma anche da quella italiana, basti pensare che questo animale è stato introdotto in Italia da Jolanda di Savoia, che era un’esperta cinofila.

Dodici sintomi per riconoscere il cancro nel cane

I cani si ammalano comunemente di cancro. Il cancro è una malattia che è caratterizzata da un gruppo di cellule tumorali che crescono incontrollatamente arrivando ad invadere e a distruggere gradualmente, più o meno velocemente, i tessuti adiacenti. La massa tumorale può anche diffondersi in aree distanti dalla zona colpita in origine attraverso un processo che prevede la formazione di metastasi.
Il cancro si può insidiare nella pelle, sotto la pelle ed incidere in qualsiasi luogo o organo del corpo.

I sintomi del cancro differiscono in base alla diversa localizzazione e al tipo specifico di cancro. L’aggressività del tumore dipende dal tipo di tumore, dall’ubicazione e dalla risposta soggettiva dell’animale domestico.
Per riconoscere tempestivamente il cancro nel nostro cane e intervenire con terapie mirate, assicurandogli in tal modo maggiori probabilità di guarigione, ci viene in aiuto la lista stilata dalla medicina veterinaria sui sintomi tipici di un tumore.

I cani intuiscono le reazioni dei padroni

I cani sono in grado di prevedere le reazioni dei padroni, grazie al loro alto grado di empatia nei confronti degli umani. Per chi possiede un cane ciò non è una grande novità, ma questo è anche il risultato di uno studio condotto da un team di veterinari del Hood College di Frederick nel Maryland, Stati Uniti, e pubblicato sulla rivista Applied Animal Behaviour Science.

Lo studio ha preso le mosse dal fatto che, esattamente come i bambini, anche i cani quando fanno una marachella o rubano un po’ di cibo, lo fanno in modo silenzioso per evitare di essere scoperti dal padrone e, probabilmente, puniti; ciò avviene perché sono in grado di capire e prevedere la reazione del padrone non appena si accorgerà dell’accaduto.

Quando il cane ha paura

A quanti di voi sarà capitato di avere a che fare con un cane pauroso, che si nasconde al minimo rumore e tende a non socializzare con gli altri cani ma a fuggire alla loro vista? Si tratta di una situazione veramente molto comune che non deve essere bè banalizzata nè trascurata: il cane deve superare le sue paure con il nostro aiuto. In primo luogo occorre tenere in considerazione che la paura può essere generata o da una scarsa socializzazione nei primi mesi di vita o da un evento traumatico che ha segnato il nostro cucciolo.

Un cucciolo cresciuto in un ambiente povero di stimoli potrà manifestare in età adulta una generale paura, insicurezza e timore in varie situazioni: il cane avrà quindi un atteggiamento preoccupato e ansioso nei confronti sia degli altri animali che degli esseri umani che delle novità in generale. Un cane che è sempre cresciuto in un ambiente tranquillo e sereno, catapultato in un luogo pieno di colori, suoni, persone, stimoli, certamente potrà manifestare ansie e timori.

Per curare la paura è importante infondere coraggio aiutando l’animale a capire che è al sicuro e che non ha nulla di cui preoccuparsi: un atteggiamento sereno e composto, per sdrammatizzare la situazione,, è perfetto ed infonderà calma anche al nostro amico a quattro zampe. Se ha paura degli altri cani non spingiamolo a tutti i costi verso di loro ma poniamolo in contatto con animali calmi e tranquilli, in modo che piano piano possa socializzare ed imparare a rispettare gli altri cani.

A Capri autobus vietati ai cani

Si fa un gran parlare dell’abbattere le barriere che impediscono ai proprietari di cani di viaggiare in lungo e in largo per la penisola, godendosi le vacanze in compagnia del fedele amico a quattro zampe. Eppure, nonostante gli sforzi per garantire più spiagge aperte agli animali, le numerose campagne contro gli abbandoni e le tante strutture pet-friendly di cui vi abbiamo parlato spesso in queste ultime settimane, ci sono ancora notizie che lasciano un po’ di amaro in bocca.

Come quella che circola in queste ore sul divieto per i cani di salire sugli autobus nell’isola di Capri. I cani vengono paragonati a oggetti ingombranti, come lo sono ad esempio le biciclette e non possono di fatto utilizzare il trasporto pubblico.